179513704 2987593448144340 8952414958132964 n(UNWEB) “Da circa 14 mesi non percepiamo alcun tipo di ristoro. Un terzo delle aziende sta chiudendo. Siamo completamente dimenticati e abbandonati”. È il grido d'allarme lanciato questa mattina in Seconda Commissione, presieduta da Valerio Mancini, da parte di operatori del comparto del pubblico spettacolo e dell’intrattenimento.

Dai rappresentanti del Silb (sindacato italiano locali da ballo) e da Assointrattenimento Umbria è emersa la richiesta di interventi immediati da parte di ogni livello istituzionale e quindi la previsione di contributi straordinari per le partite Iva con il loro codice Ateco, che non sarebbe mai stato ricompreso – come hanno sottolineato - nei ristori fin qui previsti da ogni livello istituzionale.

Importante la dichiarazione, a margine degli interventi degli operatori, di Stefano Pastorelli (capogruppo Lega) che ha annunciato specifici contributi da parte della Giunta regionale, anche per questo comparto, sin dal prossimo mese di maggio.

“Nel territorio regionale sono 70 le attività del comparto che danno lavoro – come è stato rimarcato da Fabio FAINA (presidente Assointrattenimento) - a migliaia di persone che operano con diverse mansioni”. La raccomandazione che ha rivolto alla Regione e agli organi di controllo preposti è stata quella di “arginare forme di abusivismo, possibili soprattutto in questo periodo”, oltre ovviamente ad aiuti economici non più procrastinabili.

Enzo MUSCINELLI (presidente Silb Umbria) ha ribadito la necessità di un contributo a fondo perduto “come hanno fatto altre Regioni. Si tratta – ha spiegato – di un aiuto essenziale per il proseguimento dell’attività e per fare fronte al pagamento di tasse, locali e non, che comunque siamo chiamati a pagare. È anche necessario poter prevedere linee di credito a medio e lungo termine per poter riaprire le nostre attività”.

Per Graziano GIACCAGLIA (Silb Umbria) è stato erroneamente sottovalutato il lavoro del comparto poiché “garantisce occupazione e consumi. Alla Regione chiediamo interventi mirati su discoteche e locali di intrattenimento danzante. Chiediamo di essere tutelati al pari di altre categorie”.

Gabriele D’AMBRA (vice presidente nazionale Assointrattenimento), nel sottolineare il fatto che “saremo gli ultimi a riaprire” ha chiesto “aiuto alla Regione per non arrivare ad una lenta e inesorabile morte. Noi garantiamo da sempre una gestione del divertimento dei giovani con regole rigide rispetto alla sicurezza e all’igiene. Chiediamo con forza anche la sospensione delle tasse Imu e Tari”.

A margine degli interventi, Michele Bettarelli (Pd) ha concordato sul fatto che il comparto “da parte di tutti i livelli istituzionali non è stato tenuto nella giusta considerazione. Vanno trovate soluzioni concrete nell’immediato. Serve atto di indirizzo chiaro che non impegni solo Comuni o Governo, ma anche la Regione, attraverso risorse congrue e provvedimenti concreti. Sarebbe auspicabile un atto condiviso in tal senso con la Terza Commissione”.

Il presidente Mancini ha assicurato la massima attenzione alle richieste emerse dall’audizione, annunciando di aver organizzato, attraverso una interlocuzione diretta con l’assessore regionale Michele Fioroni, un incontro con lo stesso assessore di alcuni rappresentanti delle due associazioni già la prossima settimana. Rispetto al pagamento della ‘Tari’, Mancini si è impegnato a porre la questione al presidente di Auri, Antonino Ruggiano, che parteciperà a breve, in audizione, in Commissione rispetto al tema dei rifiuti.


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