(UNWEB) Adriana Galgano. Presidente di BLU dichiara: “Rispetto alle voci che si susseguono sulla vendita di quote dell’Aeroporto dell’Umbria, chiediamo al CDA della Sase e alla Regione chiarimenti. Abbiamo domandato e continuiamo a domandare come mai il piano industriale della Sase non contiene indicazioni delle risorse reperibili con il Fondo di compensazione per gli aeroporti, finanziato nella manovra di bilancio 2020 o dall’Europa e si insiste a chiedere tutte le risorse ai soci.
Tra l’altro, le premesse sul quale è costruito il piano industriale non si sono realizzate, quindi ci aspettiamo a breve un aggiornamento, in particolar modo finanziario. Bene le rotte estive, ma certamente possiamo migliorare. Non abbiamo niente in contrario all’entrata di un nuovo socio competente e solido, ma non vogliamo certamente che manovre poco trasparenti si traducano in un danno patrimoniale per gli attuali soci della Sase e quindi per i territori dell’Umbria. A quando pare, non saranno consentite costruzioni di altri aeroporti, perciò aumenterà il valore degli esistenti. Non vorremmo vedere proprio adesso, in cui Governo ed Europa stanziano risorse per gli Aeroporti, i soci costretti a svendere.“ Nilo Arcudi, Presidente di Perugia Civica, dichiara: “Come era facile immaginare l'Aeroporto di Perugia viva una nuova situazione di difficoltà economica e finanziaria a cui certamente non è estranea la drammatica crisi che vive il settore turistico. Sono anni però, ben prima della crisi dovuta alla pandemia, che esprimiamo preoccupazione rispetto alle prospettive industriali di una infrastruttura strategica e decisiva per lo sviluppo di Perugia e dell'Umbria quale è certamente l'Aeroporto. Abbiamo sempre ritenuto che lo sviluppo dell'Aeroporto fosse decisivo per lo sviluppo turistico, economico e sociale di Perugia e più in generale della Regione. Il gap infrastrutturale e la difficoltà di accesso e di collegamento è certamente uno dei punti deboli per l'Umbria, è necessario che le istituzioni, le forze politiche ed economiche si interroghino davvero su cosa fare e come costruire politiche infrastrutturali che possano collegarci al resto d'Italia ed all'Europa. Solo così si può costruire sviluppo e crescita. Noi continuiamo a credere, nonostante tutto e nonostante i troppi errori fatti in questi anni, che l'Aeroporto sia fondamentale e strategico per la nostra città. Crediamo che con un piano industriale moderno ed innovativo e con una ripartenza del settore del turismo l'Aeroporto possa ancora diventare un fattore strategico di sviluppo del nostro territorio. Perugia non può fare a meno nei prossimi anni del suo Aeroporto per giocare le tante sfide decisive che ci attendono.” Francesca Renda, Consigliera delegata per il comune di Perugia alle infrastrutture extraurbane dichiara: “Per la nostra Perugia è fondamentale avere un’infrastruttura aeroportuale strategica e funzionante; non si può prescindere da essa per lo sviluppo economico, turistico e cinematografico della nostra città e dell’intera regione. Dobbiamo guardare ad esempi virtuosi, quali Pisa che con una popolazione di 90 mila abitanti puntando sulle rotte low-cost, ha reso il proprio aeroporto il primo della Toscana, Ancona che nel 2020 ha ottenuto dalla Commissione Europea, prima regione in Europa, aiuti per le start-up di nuovi voli verso l’aeroporto delle Marche e Pescara che aumentando anno dopo le rotte e di conseguenza il traffico passeggeri ha raggiunto la cifra di 703.000 utenti pre Covid. Basta scuse è arrivato il momento di fare scelte coraggiose per il benessere dei cittadini e dei nostri territori.”