La Terza commissione consiliare, presieduta da Eleonora Pace, ha svolto una audizione di molteplici soggetti operanti nel campo della scienza e dell'istruzione sulla proposta di legge “Norme per la valorizzazione e la diffusione della cultura scientifica e tecnologica”, di iniziativa del consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria).
(UNWEB) Perugia, La Terza commissione consiliare, presieduta da Eleonora Pace, ha svolto una audizione di molteplici soggetti operanti nel campo della scienza e dell'istruzione sulla proposta di legge “Norme per la valorizzazione e la diffusione della cultura scientifica e tecnologica”, di iniziativa del consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria).
Il proponente Andrea Fora (Patto civico) ha spiegato che la proposta di legge vuole “ridare centralità alla diffusione della cultura scientifica e tecnologica a partire dagli ambienti scolastici, con l’obiettivo di giungere a una fruizione quanto più possibile di massa delle conquiste della cultura, dei contenuti legati ai saperi, quindi favorire la comprensione della scienza sottolineandone la centralità per uno sviluppo sostenibile, sostenendo la crescita della ricerca scientifica e rivendicando alla scienza e alla tecnologia il carattere di attività culturali nelle quali recitano un ruolo importante creatività e immaginazione”.
Sarà la Giunta regionale, con un apposito regolamento, a individuare e mettere in rete i soggetti beneficiari di un provvedimento come questo, affinché divengano erogatori di servizi legati alla diffusione della cultura scientifica e tecnologica. In questo si riconosce e si valorizza l’opera di Fondazioni, musei, consorzi, associazioni culturali pubbliche e private che operano nella conservazione del patrimonio scientifico umbro, per arrivare a un Elenco regionale dei soggetti della cultura scientifica e tecnologica
Nel corso dell'audizione, in videoconferenza, sono intervenuti: Roberto Rettori, delegato alla divulgazione scientifica dell’Università degli studi di Perugia; Francesco Gatti, presidente della Fondazione Post, accompagnato da Irene Biagini e Anna Rebella; Leonardo Alfonsi, direttore di Psiquadro impresa sociale; Rita Coccia, Dirigente di ITIS Volta Planetario; Massimo Manini, presidente cooperativa di comunità Surgente; Pierluigi Mingarelli, direttore Laboratorio scienze sperimentali di Foligno.
Tutti hanno plaudito all’iniziativa di legge, chiedendo risorse adeguate a sostenere la rete della cultura tecnico-scientifica che vadano anche al di là di quelle preventivate nel bilancio regionale, comprendendo quelle che arriveranno dall’Unione europea per gli investimenti su aree attigue come la digitalizzazione e la salute pubblica, arrivando a rafforzare con premialità le varie azioni di sistema. Nello stesso Piano di sviluppo rurale, relativamente ai finanziamenti dei vari bandi, possa essere ricompresa l’educazione scientifica come nuovo servizio di base per le popolazioni delle zone rurali. Una legge “intersettoriale” che non solo agevoli la divulgazione della cultura scientifica e tecnologica ma migliori la stessa qualità della vita dei cittadini. Riconosciuta la giustezza della previsione di un apposito piano triennale per avere una visione più ampia e una più adeguata programmazione delle risorse e degli obiettivi. È stato chiesto di inserire nel tavolo scientifico previsto non solo figure provenienti dall’ambito tecnico scientifico ma anche una figura di tipo umanistico che possa fare da raccordo. Dal punto di vista della digitalizzazione, parola chiave anche nel Piano di ripresa nazionale, servirebbe anche, è stato sottolineato, una migliore connessione uguale per tutti.
SCHEDA
La proposta di legge prevede otto azioni per conseguire le finalità della norma: “Sostenere le istituzioni, le strutture permanenti e le organizzazioni presenti nel territorio regionale, dotate di specifiche e solide competenze professionali, impegnate nella diffusione, condivisione e comprensione pubblica della scienza e della tecnologia; sensibilizzare tutti i soggetti impegnati nella ricerca e nella diffusione della scienza e della tecnologia, in modo da creare un collegamento diretto tra cultura scientifica, impresa e scuola, ed eliminare l'attuale frattura tra mondo della ricerca e delle applicazioni, da un lato, e società, dall'altro; garantire un'efficace e corretta diffusione capillare della cultura scientifica certificandone autorevolmente la qualità; incoraggiare la ricerca nel settore delle scienze, delle tecniche e dell'industria, facendo entrare i loro contenuti nella cultura di base dei cittadini; stimolare l'attivazione di centri di orientamento e di informazione capaci di favorire la più larga partecipazione dei cittadini alla discussione sul ruolo della ricerca scientifica e tecnica come elemento fondamentale per uno sviluppo sostenibile; favorire l'instaurarsi di rapporti di collaborazione permanente anche con istituzioni di altri paesi, per mettere in comune risorse, realizzare progetti comuni, scambiare materiali, esperienze e competenze; contribuire a tutelare e valorizzare il patrimonio tecnico-scientifico e industriale della nostra regione, sostenendo l'impegno delle istituzioni e di tutti i soggetti che allestiscono esposizioni didatticamente accurate e accessibili al grande pubblico; promuovere azioni di sistema per favorire la creazione di itinerari e programmi di turismo scientifico che possano attrarre in Umbria flussi di visitatori interessati a temi legati a scienza e tecnologia”.
La legge auspica infine lo stanziamento di risorse da destinare a quei progetti che meglio si rendono funzionali alla realizzazione delle sue finalità e l’istituzione dell’Elenco regionale dei soggetti della cultura scientifica e tecnologica, per “facilitare la conoscenza del mondo della scienza e della tecnologia da parte della società e l'instaurarsi di rapporti di collaborazione permanente, anche a livello nazionale e internazionale, allo scopo di realizzare progetti comuni e favorire lo scambio di materiali, esperienze e competenze”.
Nella proposta di Fora, si rende necessaria una programmazione triennale dell’offerta culturale e scientifica. I soggetti devono mettersi in rete e creare opportunità di fruizione del sistema. Anche piccole realtà possono essere accompagnate affinché diventino un valore di sistema per la regione, sia per quanto riguarda l’offerta commerciale che turistica. Previsto anche un Comitato tecnico scientifico che farà le sue valutazioni sul processo con esperti di livello internazionale e di comprovata competenza nelle scienze. Viene previsto il solo rimborso spese per le attività di valutazione.