(UNWEB) “La partecipazione del consigliere regionale leghista Valerio Mancini alla manifestazione dei ‘No Vax’, tenutasi ieri nella città di Todi, è un atto grave che non può passare inosservato”: è quanto affermano, in una nota, i consiglieri del gruppo PD, Tommaso Bori, Michele Bettarelli, Simona Meloni, Fabio Paparelli, Donatella Porzi.
“Questa sua esplicita adesione all’evento ‘no mask e no vax’ - osservano - è tanto più inquietante se pensiamo che Mancini, oltre ad essere un esponente storico della Lega in Umbria, fa parte della Commissione Sanità dell'Assemblea legislativa e, in passato, ha avuto persino l’ambizione di ricoprire la carica di assessore regionale alla Sanità e al Sociale. Non è un caso - ricordano - , che, lo stesso, sia stato l'unico ad aver votato contro la risoluzione unitaria in cui veniva deciso di dare evidenza all’avvenuta vaccinazione dei Consiglieri e che, già un mese fa, sia stato tra gli organizzatori di un evento a cui hanno preso parte esponenti e relatori del mondo no vax”.
Riteniamo quindi – proseguono i consiglieri del Pd - che egli debba ufficialmente chiarire le sue posizioni, tenuto conto che i ‘No paura day’, a cui ha preso parte, non sono altro che assembramenti di individui in cui, senza mascherine, senza distanziamento e senza nessuna regola, si farnetica su l’inutilità dei vaccini e sull’inesistenza del Covid”.
“Con la complicità del consigliere leghista - ricordano gli esponenti Dem -, questo fine settimana, la città di Todi è stata teatro dell’ennesima tappa di questa insulsa manifestazione senza che il Sindaco della città abbia fatto nulla per impedirlo. Ancora una volta - sottolineano – l'immagine della città viene ad essere oltraggiata, come nel caso del prossimo festival organizzato da esponenti della ultradestra, e, ancora oggi, associata a messaggi a dir poco deliranti”.
“Riteniamo dunque – scrivono i cinque consiglieri del Pd - che questa cialtronata antiscientifica rappresenti uno schiaffo alle numerose famiglie umbre e tuderti che sono state colpite dal Covid, al personale sanitario, a chi ha lottato in terapia intensiva oltre a chi, in particolare, ha perso un proprio caro. Tutto ciò appare ancora più inaccettabile e vergognoso, data l’evidente complicità di pezzi delle istituzioni regionali e comunali facenti capo alla destra umbra a trazione leghista. Per questo - concludono - attendiamo che i vertici della Regione e della Lega si dissocino formalmente, chiarendo una volta per tutte da che parte stanno".