(UNWEB) “Autoproduzione e condivisione dell'energia prodotta da fonti rinnovabili; efficientamento e riduzione dei consumi energetici”. Questi i princìpi alla base della proposta di legge sulle “comunità energetiche” annunciata dal capogruppo del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca secondo cui "un insieme di soggetti che consumano e condividono energia pulita, in uno scambio tra pari, rappresenta un'attività incentrata sul valore dell'energia prodotta e non sulla realizzazione di un profitto".
“La comunità energetica – spiega - è un soggetto giuridico fondato sulla partecipazione volontaria e aperta, i cui membri o soci possono essere persone fisiche, autorità locali, comprese le amministrazioni comunali, o piccole imprese. I clienti da semplici ‘consumer’ diventano dei ‘prosumer’, ovvero produttori e consumatori allo stesso tempo, con il vantaggio di avere meno sprechi per la rete di distribuzione. In pratica energia a prezzi più bassi, un deciso taglio delle emissioni e una maggiore autonomia”.
Per De Luca, "le comunità energetiche rappresentano, oggi, un modello innovativo, nella direzione dell'autonomia energetica e nella costruzione di un nuovo paradigma fondato sulla cooperazione virtuosa e la crescita sostenibile. La Regione – avverte - dovrà impegnarsi attraverso gli incentivi a sostenere finanziariamente la fase di costituzione delle comunità energetiche, che potranno anche stipulare delle convenzioni con Arera, al fine di ottimizzare la gestione e l'utilizzo delle reti".
Il capogruppo pentastellato rileva come si tratti di “una misura fortemente incentivata nel PNRR nazionale dove sono state individuate risorse per 2,2 miliardi di euro per accelerare lo sviluppo di comunità energetiche e sistemi distribuiti di piccola taglia. Auspichiamo che l'Assemblea legislativa colga quanto prima questa opportunità visto che il Piano elaborato di nascosto nel gabinetto della governatrice Tesei, inspiegabilmente, l'ha ignorata”.
Secondo De Luca si è trattato di “un errore clamoroso che porterebbe alla perdita di risorse fondamentali e a cui va posto immediato rimedio. Il tutto nell'ottica del raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e della transizione energetica. Il Governo nazionale – aggiunge - tramite le comunità energetiche punta ad installare circa 2.000 MW di nuova capacità di generazione elettrica in tutto il paese con una produzione stimata di circa 2.500 GWh annui e con l'obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra di circa 1,5 milioni di tonnellate di CO2 all'anno”.
“Le comunità energetiche - commenta De Luca - rappresentano un tassello fondamentale per l'obiettivo europeo di arrivare a raggiungere nel 2030 una riduzione del 55 per cento delle emissioni di CO2 in atmosfera. In Italia c'è oramai un quadro normativo delineato che rende possibile lo sviluppo di questi sistemi collettivi di autoconsumo da fonti rinnovabili. L'Europa ce lo chiede, il nostro pianeta anche. Per quanto riguarda l'Umbria – conclude - serve soltanto agire al più presto".