Mancini(UNWEB) "Mi fa piacere che i consiglieri del Partito democratico, Tommaso Bori e Michele Bettarelli, abbiano preso le difese dei cacciatori in merito al probabile rincaro delle quote pro capite per i danni causati dalla specie cinghiale, peccato che dimostrino di avere la memoria corta, dato che la responsabilità dell’aumento è da imputare alla gestione degli ATC, i cui vertici sono stati scelti nella passata legislatura regionale”. Così il consigliere regionale Valerio Mancini (Lega) che ricorda anche il suo ruolo all’interno del Partito, quale “referente regionale del dipartimento caccia”.

“La gestione virtuosa dell’ATC 2 – osserva - dimostra che è possibile non vessare con ulteriori tasse i cacciatori, pertanto ritengo che sia necessario attuare con massima urgenza un cambio ai vertici degli altri due Ambiti Territoriali di Caccia dell’Umbria, anche in considerazione della mancata approvazione del bilancio dell’ATC 1 nella prima convocazione di seduta, dove è mancato il numero legale”.

“In questi anni, la Lega ha sempre manifestato pieno sostegno ai cacciatori, in ogni battaglia, intervenendo in loro difesa anche quando lo scorso anno è stato chiesto un ulteriore balzello per iscrivere le squadre ai settori. Invece di accanirsi ulteriormente con chi pratica la caccia al cinghiale, che già paga un’ulteriore contributo oltre al costo della licenza – scrive Mancini -, sarebbe opportuno sostenere questa attività, fondamentale per la salvaguardia dell’agricoltura, dell’ambiente e per la sicurezza dei cittadini”.

“Questo atteggiamento vessatorio nei confronti dei cacciatori a livello regionale, non è più tollerabile. Farò tutto ciò che è nelle mie possibilità – assicura e conclude Mancini - al fine di tutelare i cacciatori, anche non votare il Calendario venatorio, se sarà utile a mandare un messaggio chiaro che il cambio dei gestori degli ATC non è più rimandabile”.


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