(UNWEB) “Ad oggi nessuna certezza sulla riapertura del punto nascita all'ospedale di Spoleto. Il Pronto Soccorso riapre, ma per i casi di particolare gravità e urgenza verrà disposto il trasferimento a Foligno. L'area materno infantile rimane totalmente sguarnita. Eccola la ripartenza dell'ospedale San Matteo dopo che la presidente Tesei aveva promesso un potenziamento alla fine dell'emergenza e la riattivazione di tutti i servizi”: lo dice il capogruppo regionale del Movimento 5 stelle, Thomas De Luca.
“Al di là dei toni trionfalistici utilizzati dalla propaganda, a cui ormai la destra ci ha desolatamente abituato – afferma De Luca -, emerge un quadro ben lontano dall'auspicato percorso di ritorno alla normalità più volte ribadito durante il periodo di riconfigurazione del nosocomio spoletino come Covid hospital. Accanto alla ripresa degli interventi programmati di chirurgia generale e ortopedia, si parla anche della riapertura del reparto di urologia che in realtà l'ospedale di Spoleto non ha mai avuto. L'Asl inserisce tra le riaperture anche il Pronto Soccorso che si avvarrà h24 di medico di guardia e specialisti di riferimento, ad esclusione però del cardiologo e dei casi di particolare gravità e urgenza per i quali verrà disposto il trasferimento a Foligno. Ma l'aspetto più sconcertante riguarda il punto nascita che, di fatto, non riaprirà fino a settembre e sul quale non ci sono certezze. E' stato già comunicato che fino ad allora in ostetricia resterà la Rsa non più Covid dopo che, fortunatamente, è stato dimesso l'ultimo paziente guarito dal virus”.
“Non riusciamo a capire – prosegue - come in queste condizioni, l'Asl e la Regione possano sbandierare la riapertura dei servizi dell'ospedale. Superata la fase emergenziale della pandemia è necessario che quelle comunità, che hanno maggiormente contribuito a fronteggiare questi drammatici momenti, abbiano perlomeno la certezza di riacquisire tutti i servizi sanitari soppressi. Chiediamo in questo senso massima chiarezza e trasparenza”.