201221630 3023343457902672 4723061423713292671 n(UNWEB) Nella sessione riservata al Question time (interrogazioni a risposta immediata) della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, il consigliere Paola Fioroni (Lega) ha chiesto gli intendimenti della Giunta regionale rispetto alla “riqualificazione ed implementazione dell’ospedale ‘San Matteo degli Infermi’ di Spoleto”.

Nello specifico è stato chiesto all’assessore Luca Coletto di conoscere eventuali azioni della Regione circa “il potenziamento, la specializzazione e l’implementazione dei servizi offerti nella struttura nosocomiale del ‘San Matteo degli infermi’, anche in virtù del nuovo Piano socio sanitario regionale”. Ma anche “quali sono gli intendimenti per la realizzazione del Piano di integrazione sinergica tra gli ospedali di Spoleto, Foligno e della Valnerina, tante volte annunciata nel passato, ma mai realizzata”. “Rispetto a quando è stata presentata l’interrogazione – ha detto Paola Fioroni in Aula - adesso è palese la riconversione dell’ospedale, con la riattivazione di vari reparti, ma l’atto ispettivo resta attuale perché nel frattempo l’ospedale si è specializzato sempre di più, in conseguenza dell’emergenza. Ha mantenuto anche numerose prestazioni e, con le varie ordinanze di riconversione, addirittura 26mila prestazioni, vuol dire che è un ospedale che funziona. Sono già stati fatti interventi strutturali di adeguamento, ma necessita ancora di ulteriori interventi e deve entrare nella logica del nuovo piano sanitario. Con il suo vasto bacino di utenza necessita di servizi importanti e anche di integrarsi con l’ospedale di Foligno, anch’esso Dea di primo livello. Per questo ritengo opportuno conoscere quale sia il disegno per il futuro di questo ospedale e quali sono gli intendimenti per la sinergia con Foligno”.

L’assessore Coletto ha risposto che “l’ospedale di Spoleto è uno dei sette dove il Ministero ha deciso di investire per una riorganizzazione delle terapie intensive come Dea di primo livello, le implementazioni susseguenti sono perciò necessarie e, aggiungo, dovute. Abbiamo un debito di riconoscenza verso questo ospedale e va ricollocato secondo prospettive che saranno definite al più presto, nell’ottica della differenziazione delle identità dei vari plessi: non potrà essere uguale a quello di Foligno, che si trova a dieci minuti di macchina. Quello di Foligno-Spoleto sarà un polo unico che poggia su due gambe con compiti diversi, con l’emergenza-urgenza a Foligno e il recupero di tutte le funzioni ospedaliere a Spoleto, dando continuità a chirurgia, oncologia, radioterapia, anche con un nuovo generatore lineare per potenziare le prestazioni, da 30 a 40 al giorno. È prevista la riattivazione del punto nascita, stiamo recuperando personale per ginecologia e pediatria. L’ospedale San Matteo degli infermi sarà un caposaldo della regione e servirà tutta la Valnerina”.

Nella replica conclusiva, Paola Fioroni si è dichiarata soddisfatta della risposta dell’assessore e ha condiviso le considerazioni sull’importanza del ruolo che riveste il nosocomio spoletino e sull’opera di rafforzamento della struttura.


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