de luca thomas(UNWEB) Nel question time odierno il consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Thomas De Luca, ha interrogato l’assessore Luca Coletto per sapere “se esista un vero progetto di rilancio per il potenziamento dell’ospedale di Assisi che provveda a risolvere le gravi criticità in cui si trova, indicando risorse certe e tempistiche per far fronte alle problematiche più urgenti, relative all’assunzione di personale sanitario in grado di garantire la continuità dei servizi, alla manutenzione necessaria alla struttura, alla riparazione delle strumentazioni diagnostiche danneggiate ed inutilizzabili, al potenziamento del Pronto soccorso, al ripristino del Punto nascita e di un servizio di Chirurgia generale a pieno regime”.

“Sempre più pressanti – ha detto De Luca - sono le denunce sulla situazione in cui versa l’ospedale di Assisi che oltre a soffrire di una carenza di personale sanitario dovuta anche alle mancate assunzioni promesse più volte dalla Giunta regionale e tutt’ora al palo, viene denunciata una mancata manutenzione della struttura sulla quale a più riprese è stato richiesto un intervento. In crisi soprattutto la chirurgia ridotta ormai a una sola unità medica, il servizio della Medicina generale, che a sua volta necessita di personale sanitario, per poter garantire i servizi necessari. Sono necessari spazi nuovi e nuovi professionisti dell’urgenza strutturati in una Unità operativa complessa. Da qualche settimana poi è cresciuta la preoccupazione e sono stati lanciati allarmi anche sulla potenziale chiusura del Pronto soccorso anch’esso sotto organico e che appare essere utilizzato come una centrale di smistamento e per il quale si chiede un concreto potenziamento sin da subito. La situazione di abbandono è evidente alla luce delle denunce che vengono lanciate da comitati, cittadini e da rappresentanti delle istituzioni preoccupati per l’immobilismo nell’attuazione di misure adeguate di rilancio. Dalle strumentazioni per la diagnostica inutilizzabili in attesa di riparazione, alla mancata integrazione di medici e del personale infermieristico, viene fatto notare come un solo cardiologo sia presente su tutti i turni e come le mancate manutenzioni di cui l’ospedale avrebbe bisogno verrebbero disattese, non dimenticando che una riqualificazione dovrebbe necessariamente comportare l’adeguamento antisismico del nosocomio. A tutto questo si aggiunge la mancata sostituzione di alcuni macchinari e il mancato reintegro di alcune figure chiave che stanno compromettendo la continuità nell’erogazione dei servizi. L’Assemblea Legislativa – ha ricordato De Luca - ha approvato una mozione che impegna la Giunta regionale ad intervenire per un progetto di valorizzazione e potenziamento dell'ospedale di Assisi, anche in forza del progressivo depauperamento delle strutture e la chiusura di servizi fondamentali come quelli del punto nascita e dalla chirurgia generale. Tale mozione è però priva di impegni concreti circa un reale progetto di rilancio e di alcuna indicazione su quali siano le linee che intenda seguire la giunta regionale per il rilancio del nosocomio”.

L’assessore Coletto ha detto che “la manutenzione viene costantemente effettuata, con la dovuta attenzione ultimamente al contenimento dell’emergenza epidemiologicca e alla sanificazione degli impianti. Nell’ultimo triennio speso 1 milione e mezzo di euro, cui si sono sommati interventi straordinari di adeguamento degli impianti elettrici per 250mila euro. Sono in corso ulteriori investimenti per la riqualificazione energetica per 350mila euro con l’installazione di un cogeneratore. La spesa complessiva per la manutenzione ammonta a 2 milioni e 100mila euro. Per investimenti e strumentazioni diagnostiche sono state acquisite e consegnate apparecchiature per circa 80mila euro, aggiudicata la procedura per l’acquisto di un tavolo operatorio per 42mila euro, cui si aggiungono procedure di acquisto per altri 63 mila euro, per un totale di 186mila euro. Riconfermato l’intervento per 155mila euro per l’acquisto del microscopio operatorio per oculistica, dell’ecotomografo multidisciplinare ad alta fascia per un importo stimato di 55mila euro, moc a ultrasuoni per il servizio di radiologia, costo stimato circa 25mila euro. Sulle assunzioni procedure di reclutamento sono in corso sia per medici che infermieri, con le note difficoltà di reperimento. Per quanto riguarda le apparecchiature elettromedicali, negli ultimi tempi l’unica criticità è stata il guasto dell’ortotomopantografo ed è in atto una procedura di acquisizione dell’ultimo modello. Per la questione relativa al punto nascita, com’è noto, il decreto ministeriale impone chiusure determinate a livello centrale per mancanza di nascite. Altre possibilità vengono dal Pnrr, che prevede 50 milioni per incrementi dei servizi e rinnovamento delle apparecchiature, più 1 milione per il progetto ‘sanità a portata di mano’ che interessa l’ospedale di Assisi. Quella del Pronto soccorso in estate è una questione endemica, sopperiremo anche quest’anno come abbiamo sempre fatto, ma circa lo spostamento di pazienti gravi l’ospedale di Assisi è di base non può assistere tutti, i gravi vanno nei Dea di primo livello”.

Nella replica conclusiva, De Luca ha detto: “capisco che lei viene da fuori, ma Assisi non è un centro qualsiasi, non solo per l’aspetto simbolico, è uno dei più importanti siti turistici con milioni di presenze, il servizio non è solo per il bacino di utenza di 60mila persone, ma la struttura deve dare risposte a milioni di persone. Lei presenta lista della spesa con strumentazioni che deve avere ogni ospedale di comunità. Lei dice faremo, vedremo, ma l’Assemblea legislativa ha assunto impegni su un atto peraltro della maggioranza, quindi deve dare un cronoprogramma di interventi e la lista di azioni da mettere in campo. Necessario garantire i livelli essenziali. Se fare l’assessore è attività limitata a leggere le poche righe scritte dagli uffici, potremmo risparmiare i soldi degli stipendi. Invece di dare valore alla politica si danno risposte tecniche, ma bisogna assumersi responsabilità in un caso come quello di Assisi, dove non è possibile garantire la funzionalità essenziale di un pronto soccorso che deve essere anche una vetrina per l’Umbria.


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