(UNWEB) “La Regione Umbria, su proposta dell’Assessore Luca Coletto, spenderà 300 mila euro per tentare di recuperare le 61mila prestazioni sanitarie arretrate che sono un duro colpo alla salute degli umbri e per cui finora non si è fatto nulla, quando da un anno abbiamo chiesto un piano per le liste d’attesa”. È quanto rendono noto i consiglieri del gruppo regionale PD, richiamando “la delibera 638, approvata due giorni fa dalla Giunta regionale, con la quale si autorizza a sottoscrivere una convenzione con Agenas, per un supporto gestionale, economico, finanziario e contabile, specie per quanto riguarda le funzioni di misurazione, analisi, valutazione e monitoraggio delle performance”.
“Si tratta di un fatto grave che certifica il fallimento di questa maggioranza nell’ambito delle politiche sanitarie – sottolineano i consiglieri regionali del Partito democratico - e svela un’evidente incapacità a predisporre un Piano di razionalizzazione e di efficientamento della spesa sanitaria in relazione agli obiettivi di bilancio. Questo sorta di auto-commissariamento, che destituisce un intero servizio regionale dalle proprie funzioni direzionali e programmatorie, costerà ai cittadini umbri la bellezza di 300 mila, che andranno ulteriormente a gravare sul bilancio della sanità regionale già fortemente deficitario”.
“Tenuto conto – continuano i consiglieri del gruppo Pd - che l’attività della Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) a cui è stato affidato il servizio, si occuperà anche dell’elaborazione del Piano sanitario regionale, della definizione e della valutazione degli obiettivi dei Direttori generali delle Aziende, arrivando ad esprimere anche pareri di natura organizzativa e gestionale, ci domandiamo, a questo punto, a cosa serve un Assessore alla Sanità. Coerenza vorrebbe – concludono - che il primo livello di risparmio si adotti proprio su quelle funzioni politiche ormai rese, nei fatti, sostanzialmente inutili per la comunità umbra”.