(ASI) Perugia- “Circa il 23% dei bambini umbri è sovrappeso, l'8% è considerabile obeso, mentre il 2% è addirittura affetto da obesità severa, sono dati allarmanti su cui abbiamo ritenuto importante intervenire, sia sotto il profilo della pratica sportiva che dell’educazione alimentare": lo ha detto il vice presidente della Giunta regionale dell’Umbria, con delega allo sport, Fabio Paparelli, nel corso del gruppo di lavoro inter-istituzionale che si è riunito, nei giorni scorsi, per attuare il protocollo d’intesa finalizzato a promuovere l’attività motoria e la salute tra la popolazione giovanile e nella scuola primaria.

Alla riunione era presente, tra gli altri, il presidente del Coni Umbria, Domenico Ignozza. Il protocollo, che sarà operativo da settembre alla ripresa del nuovo anno scolastico, fu siglato lo scorso aprile alla presenza della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, del Presidente Nazionale del Coni Giovanni Malagò, del Magnifico Rettore dell'Università di Perugia Franco Moriconi, del Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale Domenico Petruzzo e del Presidente Regionale del Comitato Paralimpico Francesco Emanuele.
“Dal protocollo, a cui abbiamo lavorato come assessorato allo sport insieme alla direzione regionale salute e a quelle dell'istruzione e dell'agricoltura – ha ricordato l’assessore - , è scaturito uno specifico progetto integrato nell’ambito del Piano regionale della prevenzione alla salute che ha l’obiettivo di promuovere l'attività fisica dei bambini che frequentano la prime classi di tutte le scuole primarie dell'Umbria, circa 90. L’iniziativa - ha aggiunto Paparelli - ha incontrato grande apprezzamento nella scuola umbra. Oltre il 98% degli istituti è infatti pronto ad attivare il progetto che, attuandosi nelle scuole primarie della regione dotate di palestra ed essendo del tutto gratuito, costituirà anche una garanzia della lotta alle diseguaglianze. Va infatti ricordato – ha concluso Paparelli - che la crisi economica ha drasticamente compromesso la possibilità delle famiglie di garantire l’attività sportiva ai propri figli in quanto si tratta di una pratica spesso abbastanza onerosa, soprattutto per le famiglie più numerose".
“Con questa iniziativa – ha sottolineato il Presidente del Coni Umbria Domenico Ignozza - frutto del lavoro sinergico tra istituzioni e mondo dello sport andremo a completare il ciclo previsto dal Coni su scala nazionale e promosso in collaborazione con il MIUR, che coinvolge le terze, quarte e quinte classi della scuola primaria di primo grado, con due ore di attività fisica realizzate dalle insegnanti di ciascuna classe, coadiuvate da un tutor. Il progetto prevede infatti – ha ricordato il presidente - l'introduzione nel normale orario curricolare scolastico di due ore di attività fisica alla settimana, svolte in collaborazione con professionisti laureati in scienze motorie, selezionati dal Coni sulla base di un bando attivato in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale”.
Il bando è stato pubblicato il 20 luglio scorso e riguarda l’assegnazione per incarico di “Esperto – specialista di Educazione Fisica nell’ambito del programma regionale di interventi per migliorare lo stile di vita dei bambini umbri per l’anno scolastico 2015/2016” e rimarrà aperto fino al 27 agosto. La domanda di selezione può essere presentata dai candidati in possesso dei prerequisiti minimi ovvero, diploma di laurea quadriennale in scienze motorie o della laurea in scienze motorie L22 o del Diploma ISEF, compilando l’apposita scheda disponibile sui siti istituzionali: www.umbria.coni.it e http://istuzione.umbria.it.
Nell’ambito del progetto è inoltre prevista la promozione dei prodotti locali a filiera corta, come previsto nel Piano di sviluppo rurale per l’Umbria 2014-2020, quali strumenti essenziali di una sana alimentazione e il coordinamento della distribuzione di frutta a scuola nell'ambito del progetto nazionale "frutta nelle scuole", così come altri interventi volti a diffondere l'educazione alimentare e la sana alimentazione dei bambini e delle loro famiglie attraverso il coinvolgimento del Centro C.U.R.I.A.Mo dell'Università degli Studi di Perugia, delle Aziende Sanitarie insieme alle reti per la promozione della salute.


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