(UNWEB) La Terza commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Eleonora Pace, ha dato parere favorevole (con l’eccezione dei consiglieri del Pd Bori e Bettarelli, che non hanno partecipato al voto) al regolamento predisposto dalla Giunta regionale relativo a “Requisiti, criteri e modalità per il rilascio dell’autorizzazione per Centri antiviolenza (Cav) e Case rifugio”.
Accolte le osservazioni tecniche redatte dagli uffici dell’Assemblea legislativa e pervenute alla Giunta, che le prenderà in considerazione al momento della stesura definitiva dell’atto.
Il regolamento cerca di disciplinare tutte le ipotesi e fattispecie giuridiche. Esso definisce l’ambito di applicazione e la definizione dei requisiti di Centri antiviolenza e Case rifugio. Viene stabilita una definizione dei Cav, delle loro funzioni di garanzia di protezione e di attuazione del progetto personalizzato volto alla fuoriuscita delle donne dalla violenza, delle loro articolazioni in residenziali e non residenziali. Stabilisce alcuni principi fondamentali come il possesso di competenze multidisciplinari del personale impiegato, la chiarezza delle informazioni rese dal personale alle utenti sin dal primo contatto, il rispetto della sfera di riservatezza delle donne e l’accessibilità da parte di tutte le donne e i propri figli senza limitazioni. Il testo stabilisce i requisiti strutturali e i requisiti organizzativi per i Centri antiviolenza residenziali (struttura di ospitalità temporanea in grado di offrire accoglienza e protezione alle donne vittime di violenza e ai loro figli minori e di salvaguardarne l’incolumità fisica e psichica) e non residenziali. I Cav dovranno dotarsi di una Carta dei servizi, contenente tutte le informazioni sui servizi disponibili che dovrà essere consegnata alla donna, a cui allegare una scheda di valutazione del servizio offerto, resa in forma anonima.