pdf(UNWEB) La scelta del Vicesindaco del Comune di Deruta, Giacomo Marinacci, di promuovere ed avviare la raccolta firme per il referendum sull’eutanasia costituisce un fatto di enorme gravità. Il mescolare ruoli istituzionali ed attivismo politico su una delicatissima questione di coscienza, mostra come Marinacci sia irrispettoso per quella parte di cittadinanza che si sarebbe aspettata una presa di posizione più discreta e meno militante da parte della persona più in vista dopo il Sindaco", ha dichiarato Saimir Zmali coordinatore regionale del Popolo della Famiglia Umbria.


"Chiediamo con forza a Michele Toniaccini, in qualità di capo istituzionale del Comune di Deruta, di prendere una posizione su questo episodio, evitando che un Vicesindaco usi il suo ruolo per propagandare apertamente un unico schieramento ideologico", ha continuato Zmali sottolineando che, sul tema del referendum, per il Popolo della Famiglia non c’è nulla di umano nel aiutare le persone a morire.
"Se sul tema dell'eutanasia, che per alcuni si contrappone all'umano primato del diritto ad essere sempre curati, un amministratore che entra in campagna elettorale attiva dovrebbe avere il coraggio di dimettersi, o andare in aspettativa, visto che esiste questa opportunità per i dipendenti pubblici", ha concluso Zmali interrogandosi anche su una propaganda generale ormai impazzita e schizofrenica: da un lato si chiede l’obbligo vaccinale per non morire, dall’altro promuovono l’eutanasia legale per non farti vivere.


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