217558779 3045627602340924 3775947689237675944 n (UNWEB) L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato l’Assestamento del bilancio di previsione della Regione Umbria 2021-2023 con 13 voti favorevoli (Lega, FdI, FI, Tesei presidente) e 8 contrari (Pd, M5S, Patto civico, Misto).

EMENDAMENTI. 

Respinta a maggioranza (13 sì - 8 no) la proposta del consigliere Michele Bettarelli (Pd) che stanziata 35mila euro per finanziare la legge regionale 3/2007 sul Commercio equo e solidale. 

Approvata (19 sì - 2 astenuti, Paparelli,Bettarelli-Pd) la proposta dell’assessore Paola Agabiti che stanzia ulteriori 245mila euro per il contributo una tantum a favore delle famiglie; ulteriori 20mila euro per le famiglie delle vittime degli incidenti mortali sul lavoro; 25mila euro per il cofinanziamento del Fondo per le politiche giovanili.

ORDINI DEL GIORNO. 

Bocciato (13 sì - 8 no) il documento firmato da Pd, M5S, Patto civico, Misto che chiedeva alla Giunta di reperire i 2,8 milioni necessari per il pagamento delle indennità Covid a tutto il personale sanitario umbro, compresi i professionisti non dipendenti. 

Respinto (11 no - Lega, FI, Tesei presidente; 2 astenuti - FdI; 8 favorevoli - Pd, M5S, Patto civico, Misto) il documento a firma Michele Bettarelli (Pd) - Thomas De Luca (M5S) che chiedeva di reperire risorse per promuovere la campagna di vaccinazione contro il Covid 19 e di introdurre, “in via di autodeterminazione”, il Green pass per tutti gli organi elettivi durante l’attività politica in presenza sia dell’Assemblea legislativa che delle Commissioni.

L’ASSESTAMENTO.

L’atto è stato illustrato in Aula dal presidente della Prima commissione, Daniele Nicchi, che ha spiegato un intervento da circa 20 milioni di euro: “di questi circa 11,3 milioni di euro saranno destinati al trasporto pubblico locale, con oltre 6,8 milioni come contributo alle aziende di trasporto per il rinnovo del contratto di lavoro nazionale; 150mila euro per il 2021 come contributo una tantum a favore delle famiglie per i nuovi nati; 150 mila euro per ciascuno degli anni 2021-2023 all’Istituto superiore di studi musicali di Terni ‘Giulio Briccialdi’; 200 mila euro per il 2021 come contributo ai Comuni per il completamento degli adempimenti tecnici e amministrativi connessi agli eventi sismici del 1997; 67 mila euro a favore dell’Unione dei Comuni per le funzioni conferite del lago Trasimeno a copertura delle minori entrate per la riduzione del 30 per cento del canone demaniale lacuale dovuto dalle attività economiche per l’utilizzo delle pertinenze idrauliche e delle spiagge; 40 mila euro per ciascuno degli anni 2021-2023 al ‘Centro di Documentazione e Ricerca Antropologica in Valnerina’ (CEDRAV); 250mila euro per gli anni 2021-2023 per gli interventi in materia di diritto allo studio universitario; 150mila euro per il 2021 per interventi di messa in sicurezza civile ed ambientale della Protezione civile; 100mila euro per spese di funzionamento del Centro di Protezione civile; 282 mila euro per spese relative alla sede del segretariato del Programma delle Nazioni Unite per l’acqua; un milione di euro per gli anni 2022 e 2023 per l’affidamento dei servizi connessi alla riscossione e gestione della tassa automobilistica che non potrà più essere affidata all’Aci; 5 milioni per le regolazioni finanziarie del maggiore gettito della tassa automobilistica da riservare allo Stato”.

La relatrice di minoranza, Donatella Porzi (vice presidente Prima commissione – Pd), ha rilevato che “l’assestamento si basa sul recupero della tassa di circolazione, la riduzione degli oneri sull’ammortamento dei mutui, la riduzione della spesa per il personale ed altre spese non meglio specificate. Sono stati stanziati 11 milioni per il trasporto pubblico locale, a dimostrazione che questo servizio non può essere finanziato con i soli contributi nazionali. Aspettiamo con fiducia l’istituzione dell’Agenzia regionale per il Tpl, che potrà far risparmiare cifre importanti. Nel documento c’è scritto che per coprire le spese legate al Covid si svincolano risorse che potevano essere utilizzate prima per lo scopo per il quale sono state assegnate all’Umbria. Positivo il bonus natalità anche se difficilmente potrà essere risolutivo senza misure per favorire l’occupazione. Non si affronta il capitolo sanità mentre sui giornali abbiamo letto che gli incentivi per il personale sanitario sono stati bocciati dal Ministero. Avremmo potuto chiedere una modifica all’Assestamento per garantire una copertura a quegli incentivi, ma ci siamo limitati ad un ordine del giorno che riconosca a coloro che hanno affrontato la pandemia con grande spirito di sacrificio si possa riconoscere quanto promesso”.

Paola Fioroni (Lega): “Nell’assestamento ci sono fondi per la natalità, per la protezione civile e per altri capitoli importanti garantendo il bilancio. Sono state tagliate molte spese. La situazione socio economica nazionale e regionale è molto complessa. Ma questa amministrazione riesce a coniugare politiche di contenimento della spesa ad interventi di stimolo del tessuto economico. Questo percorso virtuoso consente interventi in favore dei cittadini della nostra regione. Ricordiamo che è stata fatta chiarezza sui conti della sanità umbra e sul disequilibrio strutturale che ora dobbiamo correggere. È stato già avviato un percorso che porterà al controllo della spesa, a partire da quella farmaceutica e all’abbattimento dei costi per l’emergenza-urgenza, fino alla revisione della rete sanitaria. Stiamo rispondendo alle debolezze strutturali della nostra regione. La pandemia ha amplificato la tendenza alla perdita di popolazione, la natalità si è ridotta ancora di più. Servono quindi misure strutturate e stabili per mettere in piedi effetti in controtendenza rispetto alle dinamiche sociali della nostra regione. Abbiamo lavorato con realismo e concretezza. Siamo orgogliosi delle nostre scelte”.

Daniele CARISSIMI (Lega): “L’assestamento è un altro passaggio cruciale nel percorso per portare l’Umbria fuori dalla crisi e verso il rilancio. Un atto dove si vede una visione strategica chiara ed evidente, che dà continuità all’azione di razionalizzazione iniziata con le manovre precedenti. Con l’assestamento ci sono interventi mirati per la ripartenza, ma la maggior parte dei fondi devono essere dedicati al Tpl per coprire le passività del passato. Da sottolineare le risorse dedicate alla famiglia, con 150mila euro dedicati ad una tantum per i nuovi nati che probabilmente verranno incrementati con un emendamento dell’assessore Agabiti. Sostenere la famiglia vuol dire riconoscere la base della società, sostenere uno slancio verso il futuro. Per ripartire serve fermare l’inverno demografico, invitando genitori a credere nel futuro. È una scelta responsabile e identitaria, un aiuto concreto per le persone, un esempio di come la spending review può essere reinvestito per i cittadini e per il futuro dell’Umbria. Un contributo che si inserisce nelle azioni di vicinanza alle famiglie dimostrata fin da inizio legislatura, che viene individuata come asset irrinunciabile della società civile. E questo in linea con le politiche del Governo Draghi. Interventi fondamentali per la ripartenza, che devono essere considerate non un punto di arrivo, ma di partenza. Dobbiamo puntare più in alto rendendo strutturali le misure per le famiglie e l’istruzione per dare all’Umbria una prospettiva di lungo periodo”.

Thomas DE LUCA (M5S): “Voteremo contro perché non siamo soddisfatti delle scelte politiche contenute nell’assestamento. Ad esempio sul Tpl servono azioni coraggiose in discontinuità con il passato. Ci sono azioni che vengono fatte solo a scopo di propaganda, come i 150mila euro recuperati dalla spending review e che vanno a finanziare una misura una tantum. Poi ne spendiamo 300mila per commissariare la sanità regionale grazie all’accordo con Agenas, l’ennesima prova del commissariamento degli umbri da parte dei veneti. Una scelta che poteva essere evitata, con decisioni proprie della politica. Anche le risorse per i nuovi nati potevano essere inserite in misure strutturali. Come pure per il sisma ‘97, dove serve una definizione chiara per questo tipo di risorse e su cui abbiamo chiesto più volte chiarezza. Mancano scelte politiche. Un fattore determinante per il rilancio della nostra economia è la campagna vaccinale che sostanzialmente non viene affrontata in questo testo. Serve una campagna istituzionale in cui la Presidente ci metta la faccia. Mancano azioni per mettere in sicurezza il nostro territorio dalle conseguenze della crisi climatica. Serve lavorare per il dissesto idrogeologico, con una manutenzione ordinaria, e riforme strutturali. Assenti il tema della coesione territoriale e delle aree interne”.

Andrea FORA (Patto civico): “Le modifiche proposte in questo atto non stravolgono il precedente ma lo integrano con misure condivisibili, anche se manca ancora qualcosa di importante. Bene gli 11 milioni e 300mila euro per il trasporto pubblico locale, di cui 6 per il rinnovo del contratto nazionale; ok lo stanziamento da 150mila a 240mila euro di fondi una tantum per i nuovi nati, ricordando che sul tema ci sono anche due proposte di legge che rilanciano il tema della natalità in Umbria, su cui dobbiamo essere uniti per contrastare la denatalizzazione; giusto lo stanziamento per i Comuni per rafforzare le strutture che si occupano della gestione dei danni causati dagli eventi sismici; bene la disponibilità di 67mila euro per L’Unione dei comuni del lago Trasimeno per far fronte a conseguenze pandemia. Ci sono dati che vanno nella giusta direzione e li voterò, come il riordino dei conti per riequilibrare il rapporto debiti crediti con gli enti locali, la ricontrattazione dei prestiti, tutto nell’ottica di ottimizzare le risorse pubbliche. Rilevo però alcune mancanze, come interventi su alcune leggi regionali inattuati, vedi la ‘disciplina delle cooperative di comunità’, con il coinvolgimento dei cittadini nella gestione della cosa pubblica. Ad oggi, nei fatti concreti, fatico in alcune prassi a individuare le strategie su cui innestare un cambiamento. Punto fondamentale la forte azione di riforma della Pa, legata a una riforma complessiva che deve partire da azioni di governo sulla funzionalità amministrativa. Dovremo gestire risorse Pnrr e risorse Ue per un ammontare enorme rispetto al passato, ma con la stessa macchina che ha gestito gli anni scorsi, non riuscendo a spendere tutte le risorse disponibili. Priorità politica è anche la lotta alla povertà, di cui non c’è traccia, servono strumenti nuovi e rapidi per trasferire risorse a famiglie e Comuni in difficoltà per l’emergenza povertà. Ci concentriamo su un assestamento che è poco rispetto a Pnrr e fondi strutturali, e c’è bisogno del coinvolgimento della comunità. Ora c’è una definizione più netta della programmazione delle risorse europee, oggi è il momento di avviare un percorso di partecipazione per definire le priorità economico finanziarie della regione. Una manovra seria nell’affrontare l’azione importante di efficientazione della macchina pubblica, con una spending review e la soluzione di problemi risalenti alle passate amministrazioni, ma pur risolvendo alcuni problemi non affronta i grandi temi futuri”.

Francesca PEPPUCCI (Lega): “Questo atto rappresenta un bilancio vicino alla realtà, ben concepito. Una manovra che non stravolge il bilancio approvato, ma dà risposte mirate ai cittadini. Un assestamento al bilancio che mostra di essere più funzionale rispetto al passato. Con l’amministrazione Tesei è stato subito fatto un lavoro straordinario per contrastare la pandemia, un evento che non ha riscontri nel passato, sono state ereditate troppe problematiche del passato che pesano ancora sulla linea che la Giunta vuole adottare. Ma con le scelte compiute è stato dato un segnale forte: più di metà dell’importo sul Trasporto pubblico locale, un settore in condizioni disastrose, un lavoro enorme svolto dall’assessore ai trasporti Melasecche e dalla presidente Tesei, con decine di milioni di debito e pesanti ricadute sui cittadini, un fatto su cui la politica dovrebbe assumersi le responsabilità. Ci sono interventi che sono simbolici, al di là della cifra, vedi l’una tantum per i nuovi nati, che riconosce il valore della persona nella società e sostiene le famiglie che vogliono un figlio nonostante il difficile momento che stiamo vivendo. C’è poi l’emendamento della Giunta, rispetto all’intervento inizialmente previsto, di incrementare le risorse per questa misura. Giusto l’aumento delle risorse alla protezione civile, che da un anno e mezzo lavora instancabilmente a servizio della comunità nella lotta al virus. Sulle critiche per il fatto che non si parlerebbe di sanità, ricordo che nessuna azienda è in attivo, il bilancio sanitario è in ordine, ma c’è un disavanzo strutturale che è stato coperto con poste straordinarie, per 97 milioni, anche qui la politica dovrebbe assumersi le responsabilità, anziché puntare il dito contro chi si sta rimboccando le maniche trovando soluzioni ai problemi creati da chi c’era prima. Il prossimo bilancio si spera sia il primo libero dalle catene degli errori del passato”.

Eleonora Pace (FdI): “Questo assestamento marca una decisa cesura con il passato. Nonostante le valutazioni formalizzate da vari organismi alcuni faticano ancora ad accettare la realtà. Si registra una netta inversione di tendenza sulla qualità e quantità della risorse europee utilizzate. Questa amministrazione dimostra di nuovo l’attenzione alle esigenze delle famiglie umbre e dei territori. Positiva la scelta dell’una tantum in favore dei nuovi nati, a dimostrazione di una vera attenzione al calo demografico e alle giovani coppie.  Bene il contributo straordinario per l’Istituto di studi musicali di Terni. La Regione ha ottenuto 29 milioni di euro per la riqualificazione urbana, un risultato importante per le attività connesse al Pnrr. Nel frattempo sono stati raggiunti obiettivi importanti nell’utilizzo dei fondi strutturali”.

Fabio Paparelli (Pd): “Durante questo dibattito ho sentito molte bugie. In un anno e mezzo avete creato un buco da 80 milioni. Ci troviamo di fatto la sanità umbra commissariata attraverso la convenzione con Agenas. Avete limitato il potere dei direttori delle Asl perché per due anni non siete stati in grado di monitorare la spesa ed avete inserito nel bilancio della sanità delle uscite non coerenti con il Covid mentre i fondi nazionali ad esso destinati non sono stati utilizzati. Vi distinguete per le polemiche con Governo di cui fate parte dopo aver buttato 4 milioni di euro per un ospedale da campo che non è servito a nulla. Non vedo nessuna visione dietro questo assestamento. Volete spacciare come grande visione politica un contributo da 300 euro a 800 famiglie. Con questo voi pensate davvero di incrementare la natalità in Umbria? I fondi per il Briccialdi vengono erogati da decenni. Mentre invece alcune leggi, come quella sul Commercio equo, non sono state finanziate. I 100mila euro per la protezione civile non cambieranno certo la situazione”. 

Stefano Pastorelli (Lega): “Paparelli dovrebbe preoccuparsi di scusarsi per tutti i debiti lasciati, dal Tpl alla sanità. Noi apprezziamo l’ulteriore sforzo operato dalla Giunta per la predisposizione di questo assestamento. SI iniziano a vedere i primi risultati di quel  cambio di passo che gli Umbri attendono da decenni. Sono state gettate solide fondamenta per quell’Umbria che ha deciso di costruire un edificio nuovo, ma sicuro. La ricostruzione post sisma verrà centrata con la ricostruzione degli ospedali di Norcia e Cascia. Si possono già vedere i segni concreti del cambiamento, sulla salute, sui trasporti, sulle strade, sui fondi europei, sugli investimenti, sulla sanità pubblica, sull’agricoltura, sul lavoro”. 

Paola Agabiti (Assessore): “Questa Giunta si muove nell’ottica della prudenza e della vigilanza, ulteriormente rafforzata per fare fronte alle conseguenze della pandemia. I nostri bilanci, contrariamente a quanto successo troppo spesso in passato, non hanno lasciato nessun impegno senza coperture. Non ci sono partite accantonate o debiti spostati. Queste espressioni non ci appartengono. Ci stiamo organizzando per poter utilizzare, presto e bene, le risorse che arriveranno. L’economia registra un ritardo di 10 anni rispetto al resto d’Italia. Ci siamo trovati ad affrontare una eredità pesante per poter invertire la tendenza. Per troppi anni non c’è stata la giusta attenzione alle entrate aggiuntive, soprattutto all’impiego dei fondi strutturali europei, che possono far ripartire l’economia. Per questo abbiamo incentrato la nostra attenzione su un virtuoso e tempestivo utilizzo delle risorse comunitarie. In questo senso sono stati raggiunti risultati importanti nelle borse di studio e nei fondi per lo sviluppo rurale. Nel turismo, solo nel 2020, sono state attivate risorse per quasi 26 milioni. Al 30 giugno 2020 abbiamo oltre 120 milioni di spesa certificata e questo ci consentirà di avere altri 60 milioni di fondi comunitari. Questi risultati sono stati raggiunti anche grazie alle innovazioni organizzative. I tempi medi delle istruttorie si sono ridotti a 6/8 mesi per la liquidazione delle domande”.


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