(UNWEB) –Perugia- Si è tenuto questa mattina presso il Ministero del Lavoro l’incontro tra i curatori del fallimento Indelfab Spa e le rappresentanze dei sindacati di categoria e Rsu rispetto alla procedura di licenziamento collettivo avviata lo scorso aprile nei confronti di tutti i lavoratori in forza al fallimento, per un numero complessivo di 537 unità lavorative, di cui 262 occupate nello stabilimento di Nocera Umbra.
“Siamo molto soddisfatti della revoca dei licenziamenti da parte della curatela – ha commentato l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Umbria Michele Fioroni – a fronte dell’opportunità concessa dal decreto ‘Sostegni’ di prorogare il trattamento di integrazione salariale straordinaria per ulteriori sei mesi a partire dal mese di novembre come misura a salvaguardia della continuità occupazionale ed alternativa ai licenziamenti collettivi”.
“Si tratta di uno strumento di fondamentale importanza – ha evidenziato - - considerato che il MISE, confermando con le Regioni Umbria e Marche il carattere strategico dell’azienda, ha dato piena disponibilità a proseguire l’attività di scouting finalizzata ad individuare investitori italiani ed esteri interessati ad un progetto di reindustrializzazione del sito industriale Indelfab”.
“In questo contesto la Regione Umbria – ha affermato l’Assessore Fioroni – si muoverà in tre direzioni. Abbiamo infatti rafforzato il programma di politiche attive del lavoro a favore dei lavoratori della Indelfab che trova una specifica riserva di 2 milioni di euro CIGS nell’avviso Re-Work emanato nelle scorse settimane. Affiancheremo il MISE nelle attività di scouting – ha proseguito - per definire un piano di reindustrializzazione che possa consentire la salvaguardia occupazionale del personale in forza alla Indelfab. Svilupperemo a supporto di questa attività una progettualità che, facendo leva anche sulle risorse del PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, possa consentire – ha concluso - l’attivazione di iniziative industriali a carattere fortemente innovativo, attraendo investimenti esogeni”.