(ASI) – Perugia, – La Regione Umbria e l’Asl Umbria n. 1 rendono noto il programma di trasformazione e potenziamento del presidio ospedaliero e della rete dei servizi territoriali dell’area di Castiglione del Lago, con l’obiettivo di riqualificare e diversificare l’offerta dei servizi stessi alla luce dei bisogni espressi dai cittadini: lo rende noto l’assessore regionale alla salute e alla coesione sociale, Luca Barberini, sottolineando che “parallelamente al processo di riqualificazione è stata prevista la ristrutturazione dell’intero presidio ospedaliero, che comporterà un investimento già finanziato pari a circa 6,5 milioni di euro, unitamente ad un ammodernamento tecnologico per un importo di oltre 2,1 milioni di euro, anche questa somma già stanziata grazie all’utilizzo di fondi statali e regionali.

Il numero degli operatori sanitari aumenterà di 16 unità”.
“L’operazione – ha spiegato l’assessore - rientra nell’ambito del processo di predisposizione del nuovo Piano sanitario regionale, fortemente voluto dalla Regione per continuare a garantire e anche migliorare, la qualità della sanità umbra anche alla luce del cambiamento dei bisogni dei cittadini e della riduzione dei trasferimenti di risorse statali”.
“Riqualificare l’ospedale di Castiglione del Lago – ha aggiunto l’assessore - significa anche tentare di diversificare l’offerta dei servizi. L’ospedale di Castiglione del Lago diverrà idoneo ad affrontare efficacemente le situazioni ‘acute’ con risposte pronte e cure adeguate a pazienti con patologie differenziate. I posti letto saranno 61 e la nuova organizzazione garantirà un deciso potenziamento dell’area pronto soccorso e primo intervento”.
Verranno garantite le seguenti attività: gestione e organizzazione di una risposta assistenziale appropriata ed efficace di Pronto Soccorso, utilizzando il ‘triage’ per garantire la priorità delle prestazioni in relazione all’urgenza della patologia, attività di accettazione per i ricoveri urgenti e gestione, in base a protocolli validati, dell’accesso ai posti letto di osservazione breve, organizzazione di un’area di degenza con 4 posti di osservazione breve finalizzata alla gestione assistenziale a 12-24 ore di interventi diagnostici e terapeutici nei confronti di pazienti che non necessitano di ricovero immediato e che possono essere rinviati a domicilio dopo cure appropriate.

E’ prevista anche la gestione dell’urgenza intraospedaliera con utilizzo delle competenze specialistiche e diagnostiche disponibili e l’organizzazione di percorsi assistenziali con stabilizzazione e trasferimento del paziente in strutture dedicate aziendali e regionali, nonché la gestione e l’organizzazione di una risposta assistenziale appropriata ed efficace mediante trasporto sanitario in emergenza urgenza (sistema del 118) operando in rete con la Centrale Operativa Unica Regionale, secondo protocolli validati e condivisi per le patologie tempo dipendenti gravate da elevata mortalità e disabilità come infarto, ictus, politrauma.
L’area dell’emergenza è dotata di consulenze specialistiche cardiologiche, neurologiche, chirurgiche, ortopediche, e di un’ attività anestesiologica H24, volta a garantire interventi di stabilizzazione e trasferimento assistito in emergenza, incrementando i livelli di sicurezza e l’efficacia dei percorsi assistenziali.
L’offerta assistenziale nell’area di medicina sarà potenziata con l’attivazione di posti letto dedicati al trattamento dell’ictus oltre che di poltrone per l’attività di day hospital oncologico, che andranno ad affiancare quelle già esistenti per la dialisi.
Il processo di trasformazione e potenziamento prevede anche una ulteriore riqualificazione dell’Area assistenziale chirurgica che prevede l’organizzazione di un’area di degenza comune con 29 posti letto e 4 poltrone per chirurgia ambulatoriale, articolata in base alle modalità assistenziali di degenza ordinaria, day surgery, ambulatoriale, il potenziamento dell’attività programmata di chirurgia generale e chirurgia ginecologica. Inoltre verrà implementata anche la chirurgia ortopedica con posti letto dedicati, funzione che diverrà centrale nello sviluppo futuro dell’ospedale. In programma anche il potenziamento dell’attività di chirurgia specialistica quindi oncologica, urologica, uro-ginecologica, otorinolaringoiatrica, plastica e ricostruttiva.
L’assessore ha quindi reso noto che “la Regione Umbria, il Comune di Castiglione del lago e la ASL n. 1 sono impegnati nella progettazione di un nuovo Centro di Salute, una moderna a ampia struttura, che ospiterà anche ambulatori dedicati ai medici di base. Il progetto sarà parte essenziale del protocollo d’intesa che Regione, Comune e ASL n. 1 stanno predisponendo.”
“In questa fase di trasformazione – ha concluso l’assessore Barberini - si provvederà ad ottemperare alle direttive del ministero della Salute che prevedono la trasformazione dei punti nascita con un numero di parti inferiori a 500. Direttive determinate dall’esigenza di garantire la sicurezza di mamme e nascituri e di razionalizzare la spesa sanitaria in un periodo di compressione dei trasferimenti alle Regioni. Castiglione del Lago è il punto di partenza di un processo di rivisitazione delle funzioni delle sedi ospedaliere che prevede, tra le altre cose, anche la chiusura di funzioni non parametrate agli standard ministeriali. Si parte da Castiglione del Lago perché per tale sede è già pronto, come detto, un programma di trasformazione e potenziamento già finanziato.
Per favorire la vicinanza alle famiglie in uno dei momenti più importanti della vita, si è scelto di realizzare a Castiglione del Lago un servizio di assistenza materno infantile integrata con un attività consultoriale in grado di garantire approfondimenti diagnostico-terapeutici in ambito ostetrico e ginecologico, con attività in regime ambulatoriale e di day surgery”.


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