(UNWEB) – Perugia, “Stiamo vivendo un momento di profondo e straordinario cambiamento della Politica agricola comunitaria e l’evento odierno, a poco tempo di distanza dal voto di approvazione della nuova PAC da parte del Parlamento europeo, si pone l’obiettivo di focalizzare l’attenzione del mondo istituzionale e agricolo sul nuovo scenario che attiene alla nuova programmazione dei fondi comunitari 2023-2027. A fronte della numerosa e qualificata partecipazione a questa iniziativa, possiamo constatare che è stata una scelta decisamente opportuna”. È quanto affermato dal vice presidente della Regione Umbria e assessore alle Politiche agricole, Roberto Morroni, a commento dell’evento “Il PSR per Umbria 2023/2027 in ... coro”, il convegno organizzato dall’Autorità di gestione del Programma di sviluppo rurale per l’Umbria 2014/2022.
All’evento, che si è tenuto ieri pomeriggio presso la Posta Donini di Perugia, è intervenuta anche la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, per la quale “il PSR è sicuramente uno strumento molto importante per la nostra regione e occasioni di discussione e condivisione sul tema sono alquanto proficue. In questi ultimi tempi, la Regione ha lavorato con forte impegno, all’interno della Conferenza delle Regioni, per ottenere il giusto riconoscimento nei confronti dei programmi presentati dall’Umbria per i due anni di slittamento della programmazione 2014-2020. Il confronto in quella sede, promosso insieme ad altre 5 regioni italiane che rischiavano di essere penalizzate dai nuovi criteri, ha condotto a una soluzione che garantisce all’Umbria la possibilità di portare avanti i bandi e i piani strategici per il rilancio dell’agricoltura attraverso azioni volte alla valorizzazione, alla conoscenza e all’impulso dell’intera filiera agroalimentare: un settore centrale, come tutto il comparto agricolo, nel contesto economico e di salvaguardia ambientale dell’Umbria”.
Al convegno hanno preso parte, inoltre: Paolo De Castro, vice presidente della commissione agricoltura del Parlamento europeo; Silvia Michelini, direttore generale dello sviluppo rurale della Commissione europea; Giuseppe Blasi, capo dipartimento del Ministero delle politiche agricole; Gabriele Papa Pagliardini, direttore di AGEA; Stefano Vaccari, direttore generale di CREA, l’ente nazionale di ricerca; Angelo Frascarelli, presidente di ISMEA e docente di economia e politica agricola comune all’Università di Perugia; Luigi Rossetti, direttore regionale della Regione Umbria, competente per le politiche agricole.
Al “panel” hanno altresì partecipato: Albano Agabiti, presidente Coldiretti Umbria; Andrea Radicchi, responsabile settore agricoltura di Legacoop Umbria; Fabio Rossi, presidente Confagricoltura Umbria; Matteo Bartolini, presidente CIA Umbria; Lorenzo Mariani, segretario Confcooperative Umbria; Vincenzo Vizioli, presidente AIAB Umbria.
Per l’assessore Morroni “la nuova programmazione comunitaria persegue obiettivi fondamentali quali la difesa del reddito, dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori, attraverso l’innovativo Piano strategico nazionale all’interno del quale troveranno spazio i due “vecchi pilastri” della politica comunitaria: da un lato i “pagamenti diretti” del FEAGA (Fondo Europeo Agricolo di Garanzia), dall’altro lo “sviluppo rurale” finanziato dal FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale).
“Considerando che la proposta del nuovo Piano strategico dovrà essere definita entro il prossimo 31 dicembre – ha aggiunto Morroni - , ci troviamo, quindi, in una fase estremamente importante del confronto istituzionale tra gli assessori all’agricoltura delle diverse Regioni e il Ministro, al fine di giungere a un’intesa capace di raccogliere le sfide trasformandole in opportunità”.
“Uno dei temi centrali di questo confronto – ha proseguito Morroni - che ci vedrà impegnati già nei prossimi giorni, riguarda la definizione dei criteri per la ripartizione tra le regioni italiane dei fondi europei a disposizione dell’agricoltura. La Regione Umbria continuerà a far valere le proprie ragioni a tutela degli imprenditori e dei lavoratori del settore agricolo regionale. Come Regione Umbria intendiamo supportare il processo di ammodernamento dell’agricoltura e potenziare la capacità delle imprese agricole di creare valore nella direzione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Senza dimenticare l’importanza di guardare al futuro e ai giovani, favorendo il ricambio generazionale”.
In chiusura del dibattito, Franco Garofalo, in qualità di Autorità di gestione del PSR per l’Umbria 2014/2022, ha spiegato il significato del titolo del convegno: “contrariamente alle programmazioni passate – ha affermato - in cui ciascuna regione italiana presentava alla Commissione europea un proprio Programma di sviluppo rurale e su di esso era protagonista del confronto con la Commissione stessa, la programmazione 2023/2027 presenta come novità assoluta la proposta alla Commissione di un unico che, seppure “diretto” e coordinato dal MIPAAF, sarà comunque redatto in maniera “corale” attraverso il confronto e il contributo di tutte le regioni italiane”.
L’evento è terminato con l’esibizione di Libercantus, noto ensamble vocale di Perugia.