(UNWEB) Spoleto - "State buoni, in attesa che il futuro sia migliore! Terminologia che ben si adatta al momento di crisi nel quale sono costretti a convivere gli autotrasportatori ex Cementir di Spoleto.
Il sinonimo di grave crisi aziendale non è una novità da anni assistiamo alla lenta agonia abbinata ad una crisi industriale che ha coinvolto la città di Spoleto : fallimenti , chiusure e con aziende in attesa di vendita all’ asta , hanno cancellato definitivamente quel ramo di cultura fiore all’occhiello dell’Industria cittadina.
Anche la noistra ex cementeria ha pagato un caro prezzo ma, ormai è storia recente su decisioni che non ha risparmiato i lavoratori del sito di Sant’Angelo in Mercole e con essi l’indotto interno e di conseguenza in bilico anche il gruppo degli autotrasportatori esterni ai quali non sono riconosciuti ristori ne tantomeno aiuti economici.
Gli autotrasportatori lamentano una preoccupante flessione nelle chiamate di autotrasporto, chiamate organizzate dalla sede di Gubbio . Il minor coinvolgimento e preoccupante riferita alla riduzione del lavoro s che riflette negativamente sulla famiglia e sugli impegni economici in essere.
I vari incontri tra una rappresentanza autotrasportatori e Colacem e non ultimo quello con il Comune di Spoleto, non hanno fornito prospettive rosee per il futuro.
Eppure i vertici Coolacem , prima della chiusura del sito spoletino aveva fornito ampie garanzie sulla continuità al lavoro , almeno per gli autotrasportatori spoletini. Al contrario oggi la Colacem smussa l’angolo e dimentica le promesse , affidando incarichi ai autrasporto ad altre aziende (che non citiamo).
Il Popolo della Famiglia di Spoleto con il suo coordinatore Rosario Murro, invita il Sindaco Andrea Sisti e tutta l’amministrazione comunale affiinchè possa verificare ogni possibile intervento , anche mediante un’incontro con i vertici Colacem .Gli autotrasportatori spoletini non possono più attendere."