(UNWEB) Intervista al consigliere comunale di Perugia Riccardo Mencaglia (FdI)
1. Come e quando nasce la passione per la politica e perché ha scelto di iscriversi a Fratelli d'Italia?
Il mio impegno politico coincide con la mia adolescenza da studente, in cui ho attivamente partecipato alla vita dei movimenti studenteschi di destra, in un periodo in cui dirti di destra non era certo redditizio o facile. A questa si affiancava la politica nel mio territorio, nei circoli territoriali, tra la gente e con la gente. Questa è stata un'ottima ed imprescindibile gavetta, dove facendo politica per passione, sono nate amicizie importanti e ho appreso cosa vuol dire impegnarsi a fondo per la propria comunità, per il proprio territorio, che il rapporto umano e con il cittadino sono alla base di ogni azione politica e che i progetti non possono prescindere dal bene comune. Il mio mandato da consigliere comunale e da coordinatore comunale di Fratelli d'Italia non può quindi prescindere dall'entusiasmo dei primi anni di militanza, unito alla responsabilità di amministrare uno dei più importanti capoluoghi di regione italiani e di poter portare il proprio contributo a vantaggio dei cittadini con la stessa passione, impegno e disponibilità di sempre. Del resto per me fare politica significa essere al servizio della comunità.
2. Come giudica l'operato del sindaco Romizi e della Giunta?
Questo secondo mandato amministrativo è stato come per tutte le città italiane fortemente penalizzato dall'emergenza Covid. Il Comune ha dovuto affrontare una situazione molto difficile con risorse limitate ma ne è uscito in maniera egregia grazie soprattutto al lavoro che nei 5 anni precedenti è stato portato avanti a livello di risanamento di bilancio. Ricordo infatti che quando il centro-destra si insediò a Palazzo Dei Priori l'ente era sull'orlo del dissesto, ma un'attenta e mirata politica di razionalizzazione e di risparmio delle risorse ha permesso al nostro Comune di non tagliare servizi e di poter nuovamente investire in progetti, divenendo uno dei Comuni più virtuosi.
Questa è la consiliatura in cui si raccolgono i frutti di progetti coltivati negli ultimi anni, basti pensare al recupero del Mercato Coperto, all'opera di riqualificazione di Fontivegge e dei quartieri limitrofi come Madonna Alta (non ultimo l'importantissima riconversione del parco Martiri delle Foibe in un parco urbano di prim'ordine). L' amministrazione sta poi investendo molto nei quartieri, da San Marco a Ponte San Giovanni, con il progetto Pinqua e si sta lavorando costantemente e senza clamori per salvare il quartiere di Monteluce; si stanno recuperando immobili pubblici nel centro storico tramite accordi con enti e agenzie statali, si prosegue con il risanamento stradale, ricordo che prima dell'insediamento dell'amministrazione nel 2014 non si erano mai elaborati progetti complessivi di rifacimento delle strade e noi abbiamo messo subito sul piatto un milione e mezzo di euro ogni anno che ora sono diventati quattro.
Anche la riorganizzazione della mobilità urbana ecosostenibile è uno dei punti di forza del mandato, basti pensare al BRT ed al primo cantiere che partirà nel quartiere di Castel del Piano, con tutte le opere di riqualificazione e valorizzazione che ne conseguiranno.
In ultimo una nota per il grande successo della campagna Art bonus che ha permesso a diversi mecenati di collaborare per ridare vita e splendore ad alcuni dei monumenti più significativi di Perugia e di cui Fratelli d'Italia ha avuto la delega in questi due mandati.
Il mio giudizio è quindi positivo e le eventuali criticità che si sono riscontrate sono sempre state affrontate mettendo al centro il dialogo e l'interesse dei cittadini.
3. Lei si è particolarmente distinto per sua costante presenza nel territorio di Perugia. Come giudica la situazione e quali iniziative prenderebbe per valorizzare il territorio e per rendere la città più attraente anche dal punto di vista turistico?
Perugia possiede da un punto di vista turistico tutte le carte in regola per posizionarsi ai primi posti nel panorama culturale nazionale. Fiore all'occhiello non è solo la nostra bellissima Galleria Nazionale, ma tutta la città è un piccolo museo a cielo aperto in cui l'architettura etrusca, medievale e rinascimentale offrono ai turisti uno spettacolo unico, unito poi alla capacità ricettiva delle nostre strutture e alle nostre innegabili eccellenze enogastronomiche. Sono necessari quindi dal mio punto di vista solo degli interventi che valorizzino e mettano maggiormente in sinergia tutti gli attori del mondo turistico e rendere la nostra città ancora più inclusiva ed accogliente. Solo per fare un esempio in questi ultimi mesi è stata approvata dal consiglio la mia proposta di inserire nella cartellonistica informativa turistica delle descrizioni in lingua Braille, per consentire anche ai cittadini con disabilità di apprezzare sempre di più le bellezze che la nostra città ha da offrire, una visione che sarà adottata anche in interventi futuri.
4. Quale tema o problematica affronterà la sua prossima proposta politica?
In questa seconda parte di mandato impegni che mi sento di assumere sono quelli di continuare sulla valorizzazione dei progetti a favore delle categorie fragili (anziani, disabili, malati) come già ho fatto in questi primi due anni e mezzo sia per mia sensibilità personale che per esperienza professionale. A questo proposito mi piace ricordare la collaborazione con l'associazione per la lotta alla fibromialgia con cui abbiamo sensibilizzato la città di Perugia e con la quale abbiamo portato un’iniziativa anche alla regione Umbria. Continuerò a rendere partecipe sempre di più i quartieri, anche quelli più periferici, nella crescita e nello sviluppo della città, riprendendo anche, non appena le condizioni sanitarie lo permetteranno, gli incontri pubblici, perché per Fratelli d'Italia è tradizione e buona prassi il confronto con il territorio, con le istanze dei cittadini e ascoltare loro bisogni e proposte. Ci sono anche programmi più specifici che sono in via di definizione e di cui daremo notizia non appena definitivi che riguardano sempre la vita dei territori.
5. Cosa pensa della nostra idea di far diventare Perugia città metropolitana? Può essa rilanciare un ruolo importante del capoluogo Umbro nell'Italia centrale?
Perugia per le sue dimensioni territoriali e la sua posizione strategica nel territorio sia Umbro che nazionale rappresenta un crocevia importante, in cui grazie anche alla presenza dell'Università degli Studi e dell' Università per Stranieri si respira già un clima internazionale. Probabilmente Perugia non è destinata a diventare una città metropolitana nella misura in cui le conosciamo ora, ma per le sue peculiarità e le sue risorse culturali, economiche e sociali potrà in futuro sicuramente rappresentare una città strategica, in cui godere di importanti attrattive sotto diversi punti di vista ma in una dimensione a misura di cittadino. E questo è un privilegio che poche città possono permettersi e Perugia è tra queste.
Non credo che a Perugia servano sovrastrutture amministrative, Perugia gioca un ruolo politico istituzionale anche per tradizione e per ruolo delle Università per tutta l’Italia centrale. Un ruolo forte del capoluogo rende forte anche la regione che è piccola ma ha grandi potenzialità anche in sinergia con le regioni limitrofe (penso alle Marche ad esempio). Evidente che il ruolo di Perugia è la chiava del ruolo che può giocare tutta l’Umbria.
6. A chi dedica questo premio?
Dedico questo premio a tutti coloro che hanno creduto in me e mi hanno dato fiducia, a coloro che mi hanno supportato fin da ragazzo ed ovviamente alla mia famiglia che sempre mi sostiene.
Per tutti loro cercherò di impegnarmi sempre di più e fare del mio meglio. Spero di essere all’altezza di ripagare la fiducia ed il supporto che mi sono stati dati.
Redazione ASI - Umbria Notizie Web