(UNWEB) Perugia. “La negligenza della Giunta Tesei continua a far perdere occasioni preziose all’Umbria. L’ultimo caso è la mancata risposta all’avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per il potenziamento di strutture di ricerca, al quale l’Umbria è l'unica Regione a non aver risposto ed è rimasta esclusa insieme all’Abruzzo fino al 2027”. Così il consigliere regionale Pd, Tommaso Bori, che annuncia la presentazione di un’interrogazione “per conoscere i motivi di tale ritardo e per quantificare i danni relativi al mancato adempimento, rispetto ad un avviso che metteva sul piatto 1,6 milioni di euro”.

“Questa opportunità – spiega Bori – era da finanziare nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, nella missione e capitolo relativi al ‘potenziamento delle strutture di ricerca e creazione di campioni nazionali di R&S su key enabling technologies’. I centri nazionali saranno creati su cinque tematiche diverse: simulazioni, calcolo e analisi di dati; tecnologie dell’agricoltura; sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a Rna; mobilità sostenibile; biodiversità. L’avviso era rivolto ad aggregazioni di Università e Enti pubblici di ricerca”.

“La Giunta Tesei, però – osserva Bori –, non ha risposto a tale avviso. Fortunatamente l’Università, attraverso i propri canali, è riuscita a rientrare nel progetto, non ottenendo però quello che avrebbe potuto ottenere se la Regione fosse stata puntuale nell’adempiere alle richieste dell’avviso. Volendo ringraziare lo sforzo ulteriore dell’Ateneo perugino – conclude Tommaso Bori -, è giusto e necessario, per un’operazione di trasparenza e correttezza, che la Regione si assuma pubblicamente le proprie responsabilità, spiegando il motivo della mancata risposta e quantificando il danno provocato da questo comportamento”.


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