(UNWEB) “L’Umbria torni ad essere davvero cuore verde, non solo d'Italia ma d'Europa. È questo il nostro obiettivo, che vogliamo portare avanti grazie alla mozione approvata ieri all’unanimità dal Consiglio regionale. Un risultato che dimostra come su temi come l’ambiente non esistono bandiere. Per questo siamo stati capaci di trovare una sintesi con la maggioranza, attraverso un confronto del quale non sempre il centrodestra è stato capace in questi anni”. Così il consigliere regionale Pd, Tommaso Bori, in merito all’atto approvato ieri in Aula, che “impegna la Giunta regionale a dichiarare lo stato di emergenza climatica e prevede anche azioni da intraprendere per far fare all’Umbria un passo nel futuro nel segno della sostenibilità”.

“Esprimo soddisfazione per il lavoro svolto ieri in Aula e rivendico – spiega Bori – la bontà delle nostre proposte, che hanno infatti anche incontrato il parere favorevole della maggioranza. Dopo l’inserimento della Tutela dell’Ambiente in Costituzione, era infatti inevitabile che anche l’Umbria, la terra del Manifesto d'Assisi, desse un segnale in tal senso. E quello che siamo riusciti a fare, ritengo sia un’ottima base di partenza. “Ora – continua Bori – serve dare le gambe a tutto quello che è raccolto all’interno della mozione, anche per segnare il passo rispetto a tante occasioni mancate a cui, nel corso degli anni, abbiamo assistito, a partire dalla Cop26 di Glasgow. Così, a partire dalla dichiarazione di emergenza climatica, l’Assemblea legislativa dovrà essere promotrice e protagonista attiva di iniziative verso la lotta e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Occorrerà vigilare sull’attuazione della legge 113 del 1992, per la quale servirà una verifica sull’effettiva piantumazione di un albero per ogni nuovo nato in ogni Comune”.

“Oltre alla Regione, che dovrà procedere anche con la partecipazione e il confronto con le associazioni del territorio, con Legambiente Umbria, Fridays for future Perugia e FIAB Perugia, che ringraziamo anche per gli stimoli ricevuti – prosegue Tommaso Bori – gli enti territoriali dovranno essere protagonisti e varare provvedimenti per agevolare e promuovere la riduzione di emissioni. Inoltre, essendo l’Umbria una delle regioni con il più alto tasso di motorizzazione in Europa (74 su 100 abitanti a Perugia e 67 su 100 a Terni) servirà incentivare la mobilità dolce. Altra linea strategica sarà evitare che i costi della transizione ecologica gravino sulle fasce più deboli. Porteremo un atto in ogni Consiglio di tutti i 92 Comuni dell'Umbria per raggiungere da subito questi obiettivi”.


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