274725379 257064446607035 1570723731752513947 n(UNWEB) Il Comitato per il controllo e la valutazione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduto da Thomas De Luca, ha analizzato oggi l’attuazione delle “Norme per la gestione integrata dei rifiuti e la bonifica delle aree inquinate” (legge regionale n.11/2009) decidendo al termine della seduta di fissare una audizione per ascoltare l’assessore all’Ambiente Roberto Morroni e i tecnici della Regione.

IL REPORT. La seduta è stata aperta dall’illustrazione di una informativa, stilata dagli Uffici di Palazzo Cesaroni, sull’iter di attuazione della legge, sugli aggiornamenti intercorsi, sulle scadenze e sugli obiettivi previsti. Il documento ha messo in evidenza che quella attuale è una “fase transitoria” perché il Piano dei rifiuti e il piano d’ambito non sono ancora stati approvati. La produzione dei rifiuti, nell’anno 2020, ha subito una riduzione mentre gli obiettivi della raccolta differenziata (72% entro il 2018) sono stati raggiunti e superati da 17 Comuni su 92 totali. La legge prevede una clausola valutativa in base alla quale la Giunta regionale dovrebbe inviare ogni anno (oltre ad una relazione triennale) una serie di dati specifici all’Assemblea legislativa, che è stata inviata solo una volta, nel 2017. Nel 2010 sono state approvate le linee guida per la bonifica dei siti inquinati (235 in Umbria), suddivisi in cinque tipologie.

INTERVENTI. Daniele Carissimi (Lega) ha rilevato che “secondo i dati contenuti in una delibera di Giunta del 2020 e riferiti al 2018, circa il 58% dei rifiuti differenziati viene effettivamente riciclato mentre il resto finirebbe comunque in discarica. Ogni anno la Regione invia ad organismi nazionali i dati aggiornati su ciclo dei rifiuti e siti da bonificare. Dati che devono essere forniti anche all’Assemblea legislativa”. Thomas De Luca (M5S) ha valutato “devastante il ritardo nella comunicazione tra Giunta e Assemblea su una questione prioritaria come quella dei rifiuti e delle bonifiche. La mancanza di dati sull’attuazione della legge impedisce di modificarla e di correggerne le criticità. Ci troviamo a prendere atto del fatto che la legge non è stata attuata rispetto ai report da inviare all’Assemblea. Grave l’assenza delle schede dettagliate sui siti da bonificare”.


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