(UNWEB) “La terza città dell’Umbria esclusa dai progetti del Pnrr per le Case di comunità. Un fatto particolarmente grave, che testimonia improvvisazione e inadeguatezza nella programmazione dei progetti della Giunta regionale”. Così la consigliera regionale Pd, Donatella Porzi che annuncia la presentazione di una interrogazione per chiedere “quali sono i progetti del Pnrr sanità destinati a Foligno. Quali sono le ragioni per le quali non si è proceduto alla progettazione di una Casa di comunità a Foligno e se si intende intervenire per l’immediato inserimento della città di Foligno nella progettazione e successiva dislocazione delle nuove Case di comunità, considerando che l’Umbria può avere 19 case di comunità, a fronte delle 17 individuate”.
Porzi ricorda la documentazione e i passaggi burocratici che hanno portato a queste procedure: “la deliberazione 1249 del 10 dicembre 2021, in cui la Giunta regionale ha avviato l’Attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Missione 6. La Giunta regionale ha approvato e preadottato poi lo schema di proposta del Piano sanitario regionale 2021 – 2025. In fase di partecipazione, il documento sta ricevendo sonore bocciature. Il finanziamento previsto per la Regione Umbria – spiega Porzi - per i progetti PNRR (Missione 6) in base alla proposta di ripartizione programmatica provvisoria, elaborata dal Ministero della Salute, ammonta a oltre 108milioni di euro. L’Umbria ha individuato la governance regionale per il Pnrr sanità, con l’assessore alla Salute, il direttore regionale Salute e Welfare e l’amministratore unico di Umbria Salute e Servici Scarl. Questa governance ha il compito di pianificazione strategica delle progettualità del PNRR relative alla sanità e coordinamento delle stesse con la programmazione regionale e di interfacciare con i Servizi della Direzione Salute e Welfare e le Aziende Sanitarie regionali per garantire la coerenza tra le azioni di sistema e le azioni di sviluppo delle progettualità PNRR”.
“La presidente della Regione – prosegue Porzi – ha illustrato, lo scorso 24 febbraio, le misure per rafforzare la rete dei servizi sanitari esistenti ai sindaci delle maggiori città umbre, ai sindacati ed ad alcune parti sociali. Secondo le dichiarazioni della Presidente Tesei a breve saranno assunte due delibere di Giunta nelle quali si definirà la dislocazione definitiva delle Case di comunità, delle Centrali operative territoriali e degli ospedali di comunità. Le Case di Comunità sono strutture sanitarie, promotrici di un modello di intervento multidisciplinare, nonché luoghi privilegiati per la progettazione di interventi di carattere sociale e di integrazione sociosanitaria. La sede della Casa della Comunità deve essere visibile e facilmente accessibile perché è il luogo dove il cittadino può trovare una risposta adeguata alle diverse esigenze sanitarie o sociosanitarie”.
“In Umbria – conclude Porzi - sarebbero previste 19 Case di Comunità mentre la Giunta regionale ha presentato un progetto di 24,6 milioni di euro (ai quali vanno aggiunti altri fondi reperiti da altre fonti) destinati a solo 17 nuove Case di comunità. Da tali progetti è completamente esclusa Foligno, che subirebbe un enorme danno economico e sociale oltre al perdurare di una insostenibile pressione sull’ospedale, che non verrebbe sgravato da tutti quei servizi che può garantire la Casa di Comunità”. R