(UNWEB) “Esprimo soddisfazione per l’accordo raggiunto questa mattina tra l’Università degli Studi di Perugia, l’Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio Universitario dell’Umbria e la Regione Umbria, volto a garantire a studentesse e studenti, ricercatori e docenti in fuga dalla Repubblica Ucraina, un’adeguata accoglienza e la possibilità di proseguire in Umbria la carriera accademica bruscamente interrotta in patria a causa della Guerra”. È quanto dichiara il consigliere e segretario regionale del Partito democratico Tommaso Bori.
“Siamo felici – spiega Bori - che il Partito Democratico dell'Umbria sia stato il primo, seguito subito dal PD di Liguria, Basilicata, Puglia e Calabria, a dare un contributo di solidarietà attiva alla crisi umanitaria in corso stabilendo un canale di accoglienza per gli studenti, ricercatori, dottorandi e docenti ucraini. I livelli regionali e nazionali del Partito Democratico, che per primi hanno raccolto e rilanciato l’appello lanciato proprio dall’Umbria, dalla Pro Rettrice dell’Università statale di Kiev, continueranno ad essere impegnati in queste ore affinché tale iniziativa trovi la massima diffusione e adesione”.
“Nella nostra regione – conclude Bori - stiamo presentando un atto in ognuno dei 92 comuni e nelle due province, con cui si chiede di aderire al programma d’accoglienza della comunità universitaria ucraina con l’auspicio di arrivare a fornire in tempi brevi anche supporto, risorse e servizi così come auspicato dal Rettore dell’Università Maurizio Oliviero”.