275889960 270347048612108 141983245489908539 n(UNWEB) L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha bocciato, con 4 voti favorevoli (Pd, M5s e Misto) e 10 contrari (consiglieri di maggioranza) la mozione promossa dal capogruppo del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, in materia ambientale e in particolare riferita alla videosorveglianza dell’inquinamento industriale.

Nello specifico De Luca mirava ad impegnare la Giunta regionale a: adottare nell’ambito di processi autorizzativi dei siti industriali e delle industrie insalubri di classe 1 l'installazione di sistemi per la sorveglianza di eventuali emissioni fuggitive non captate, nell'ambito delle Migliori Tecniche Disponibili (BAT) e del documento di riferimento per specifica tipologia impiantistica (BREF) per il controllo e la gestione di fenomeni di questo tipo; adottare dei protocolli d'intesa con stakeholder e cittadini esposti per prevedere sistemi di monitoraggio visivo e non, anche con i più sofisticati sistemi di controllo di ultima generazione, che abbia come fine quello di controllare origine, frequenza, durata delle emissioni fuggitive non captate, in modo tale che i dati raccolti da questo monitoraggio possano essere utilizzati per intervenire sulla causa di tali fenomeni in modo da eliminare definitivamente la problematica; coinvolgere la cittadinanza in un piano per il controllo partecipato del territorio e nella prevenzione dei rischi industriali attraverso strumenti digitali per la segnalazione immediata tramite materiale video-fotografico.

Nell’illustrazione dell’atto, De Luca ha sottolineato che “sono ormai numerosissime e continue le denunce di casi di nubi, fumi e polveri anomale nei pressi dei siti industriali maggiormente impattanti per l’ambiente e vicini alle aree urbane della nostra regione. Oggi i social network assumono un ruolo sempre più importante per quanto riguarda la segnalazione e la condivisione di eventi in cui si verificano emissioni fuggitive o emissioni di nubi o fumi anomali da impianti di produzione giudicati insalubri. Sempre più frequenti sono le situazioni in cui gli stessi cittadini che si trovano nei pressi di un sito industriale in presenza di anomale emissioni di nubi filmano l’accaduto ricondividendo la testimonianza sui social network. Questa azione è stata spesso di supporto al fine della denuncia e del pronto intervento delle autorità preposte. Le emissioni in atmosfera sono uno degli aspetti di prevalente impatto ambientale ad opera delle realtà produttive. Tali emissioni, provenienti dai componenti di impianti industriali insalubri, possono comportare rischi per la sicurezza dell’impianto e per la salute di lavoratori e cittadini, provocare danni ambientali anche dal notevole impatto economico. Arpa Umbria è l’ente deputato al monitoraggio della qualità dell'aria e del controllo delle emissioni industriali, avvalendosi anche di sistemi di monitoraggio delle emissioni in continuo e verifica dei dati. La Regione Umbria risulta essere l'Autorità Competente al rilascio, rinnovo e riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata al gestore dell’impianto. Nella suddetta A.I.A possono essere contenute adeguate prescrizioni e misure intese a evitare o a ridurre le emissioni nell'aria, nonché acqua, suolo, comprese le misure relative alla gestione dei rifiuti. Nell’aprile 2019 il Comune di Terni ha approvato l’atto di indirizzo della Seconda commissione consiliare concernente la ‘Repressione del fenomeno delle emissioni fuggitive non captate del polo siderurgico. Adozione immediata del sistema di sorveglianza dei punti d’emissione’ con il quale si impegnava il Sindaco e la Giunta a richiedere alla Regione Umbria, autorità competente al rilascio dell'AIA, la possibilità di imporre nell’ambito del rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale del polo siderurgico, l'installazione di tutti i sistemi per la sorveglianza di eventuali emissioni fuggitive non captate, verificando se nell'ambito delle Migliori Tecniche Disponibili (BAT) e del documento di riferimento per specifica tipologia impiantistica (BREF) vi siano già tecniche di controllo e gestione di fenomeni di questo tipo. In attesa degli esiti di tale verifica anche convocare la proprietà dell’Acciai Speciali Terni per un confronto nell’ottica della massima collaborazione e trasparenza per la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini affinché attraverso un protocollo d'intesa si possa prevedere un sistema di monitoraggio visivo e non, anche con i più sofisticati sistemi di controllo di ultima generazione, che abbia come fine quello di controllare origine, frequenza, durata delle emissioni fuggitive non captate, in modo tale che i dati raccolti da questo monitoraggio possano essere utilizzati per intervenire sulla causa di tali fenomeni in modo da eliminare definitivamente la problematica. A coinvolgere infine la cittadinanza nel controllo partecipato del territorio e nella prevenzione dei rischi industriali attraverso l’istituzione di un numero verde.

Siamo molto indietro rispetto alla tabella di marcia, mi auguro non vi siano passi indietro su questo progetto ineludibile. Per le emissioni fuggitive, visti gli incidenti accaduti e l’emissione in atmosfera in maniera incontrollata, vengono considerati episodi sporadici, circoscritti, ma le centraline registrano valori ben superiori a quelli previsti dalle normative, quindi il fenomeno delle emissioni fuggitive che vengono sistematicamente registrate costituisce un’importante quota dentro lo sforamento. E si tratta di emissioni incontrollate. Dovrebbe essere invece monitorato. Perciò il sistema di videosorveglianza diventa strumento di controllo non solo volto a reprimere queste situazioni, ma anche migliorare l’abbattimento delle emissioni e migliorare gli impianti. La mozione vuole inserire questo ulteriore strumento all’interno degli iter autorizzativi per tutelare la salute dei cittadini e avere un controllo partecipato del territorio”.

Per la Giunta, l’assessore Roberto Morroni ha detto che “attualmente non si è a conoscenza di sistemi di monitoraggio visivo, né è previsto che siano installati su impianti industriali. Gli impianti hanno già sistemi di monitoraggio collegati in remoto con Arpa Umbria. Misurano direttamente le emissioni di ciascun camino o punto di emissioni autorizzato. Sono regolati casi di incidenti o imprevisti con il gestore che deve comunicare a Regione e Arpa, adottare immediatamente tutti gli accorgimenti utili. Occasionali eventi con anomale emissioni di fumo non sono emissioni fuggitive, derivano da guasti o non normale funzionamento, cui il gestore deve provvedere. Le segnalazioni dei cittadini sono già accettate e utilizzate da Arpa come elementi utili per verificare i fatti. Inoltre le centraline di monitoraggio della qualità dell’aria, gestite da Arpa, controllano tutte le emissioni, comprese le fuggitive, viene svolto un monitoraggio continuo”.


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