rondinelli pavanelli de luca papi(UNWEB) Gubbio. Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, insieme all'eurodeputata Daniela Rondinelli e alla senatrice Emma Pavanelli hanno effettuato questa mattina un sopralluogo sul più grande impianto eolico collettivo in Italia, quello della cooperativa energetica "ènostra" in grado di produrre l'energia sufficiente per 900 famiglie.

Un impianto che rappresenta un quinto della produzione eolica della nostra regione e che eviterà l'emissione di 878 tonnellate di CO2 all'anno. "Stiamo lavorando a un nuovo piano energetico per la regione e queste sono le esperienze da cui partire per la transizione e l'indipendenza energetica. Servono investimenti, ma soprattutto la capacità di guardare oltre e ispirarsi a modelli positivi" ha detto il consigliere regionale Thomas De Luca. Un esempio concreto di virtuosità in un momento in cui i costi delle bollette stanno piegando famiglie ed imprese. "Gubbio rappresenta un esempio concreto di auto organizzazione verso l'indipendenza energetica. La regione in questo momento è l'ostacolo più grande." ha aggiunto De Luca.

Successivamente si è svolto l'incontro con il sindaco Filippo Mario Stirati e il capogruppo in consiglio comunale Rodolfo Rughi per parlare dei temi legati all'applicazione del settore delle rinnovabili e della decarbonizzazione nell'industria pesante tra cui quella cemento. L'eurodeputata Rondinelli ha sottolineato la necessità "di tenere un raccordo tra il livello europeo e quello locale sulle politiche energetiche. Il tema dell'autosufficienza si sta ponendo anche a livello europeo, con la necessità di una strategia volta a disinnescare la dipendenza da fonti energetiche anzitutto di origine russa. Servono nuove politiche, investimenti maggiori sulle rinnovabili, un mix energetico che garantisca a ogni paese di approvvigionarsi e una politica di efficientamento energetico. No agli sprechi, sì all'uso consapevole dell'energia". L'eurodeputata Rondinelli ha annunciato la presentazione di un'interrogazione all'Europarlamento per un recovery fund sull'energia che finanzi questa strategia e attenui la fluttuazione dei prezzi iniziata a settembre scorso e che con la guerra in Ucraina è peggiorata ulteriormente. "Un recovery per sostenere famiglie e imprese dal caro bollette e promuovere una politica comune energetica dell'Europa".

I rappresentanti del M5S concludono sottolineando la necessità di porre attenzione anche sulle infrastrutture e sui sistemi di accumulo che servono per questo tipo di tecnologie. "Le rinnovabili hanno bisogno di tecnologie di accumulo - ha concluso De Luca - serve un intervento infrastrutturale altrimenti il rischio è quello di buttare miliardi nel nulla". De Luca ha ricordato in proposito i 2 miliardi previsti dal Pnrr per utilizzare l'idrogeno in settori hard-to-abate, ovvero nei settori industriali più inquinanti e abbandonare le risorse non rinnovabili. Favorire la transizione ecologica delle produzioni, delle industrie che risultano oggi più inquinanti e difficili da riconvertire: cementifici in primis. Un passaggio che contribuirà a sviluppare competenze e nuove tecnologie in modo competitivo.


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