(UNWEB) Perugia, L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha respinto con 7 voti contrari della maggioranza e 5 favorevoli della minoranza la mozione promossa da Michele Bettarelli (Pd) che mirava ad impegnare la Giunta regionale a prevedere urgentemente interventi finanziari a favore degli impianti natatori dell’Umbria. Nello specifico (https://tinyurl.com/3nc79c48) veniva chiesto all’Esecutivo di Palazzo Donini di “prevedere la creazione di un Fondo specifico a favore dei gestori di impianti natatori, in aggiunta agli eventuali aiuti di Stato, per mitigare il preoccupante aumento dei costi dell’energia e favorire la sopravvivenza di tante strutture”.
Nell’illustrazione del documento di indirizzo, Bettarelli ha sottolineato che “la pratica sportiva è indiscutibilmente uno strumento fondamentale per lo sviluppo psicofisico dei giovani e per il mantenimento di corretti stili di vita che contribuiscono al buono stato di saluto della popolazione adulta con un conseguente risparmio di risorse per il servizio sanitario. L’emergenza pandemica ha comportato negli ultimi due anni alcuni periodi di sospensione di tante attività sportive e altri periodi di riduzione di capienza delle strutture: tra queste, il comparto delle attività natatorie, risultano tra le più colpite ed i gestori di piscine, oltre alla riduzione del fatturato e alle spese fisse che comunque hanno continuato a sostenere durante il lockdown, alla riapertura hanno subito costi aggiuntivi per rispettare i protocolli di sanificazione ed ultimamente per l’aumento vertiginoso del costo dell’energia. Impianti sportivi come le piscine, per le loro caratteristiche, sono particolarmente energivori ed i gestori sono molti preoccupati circa la sostenibilità dei costi attuali dell’energia che potrebbero pregiudicare a breve la prosecuzione stessa delle attività”.
A seguire è intervenuta l’assessore Paola Agabiti che, nel sottolineare l’importanza della pratica sportiva, ha ricordato che “la Giunta regionale ad ottobre 2021 ha deliberato importanti misure a sostegno delle società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti natatori al coperto, la cui attività sia stata sospesa temporaneamente o ridotta a seguito dell’emergenza epidemiologica. Come Regione, lo scorso anno abbiamo stanziato oltre 2 milioni di euro per i ristori verso le associazioni sportive. In totale, per il mondo dello sport sono stati investiti oltre 8 milioni di euro di cui 3 milioni 700mila per interventi di riqualificazione di impiantistica sportiva. Rispetto all’atto in discussione, è stata firmata una convenzione con Sviluppumbria volta alla gestione delle procedure connesse all’erogazione del contributo a fondo perduto per un importo di 350mila euro per le società sportive che hanno subito nel 2020 una riduzione del fatturato nella percentuale minima del 15 per cento rispetto all’anno precedente. Le domande presentate sono state nove, di cui otto ammesse a contributo. La Giunta ha dunque già adottato le misure necessarie a prevedere sostegni finanziari a favore di gestori di impianti natatori notevolmente più consistenti anche rispetto agli altri interventi statali messi in campo al fine di mitigare gli effetti economici derivanti dalle restrizioni. Nella Conferenza delle Regioni (Commissione sport) abbiamo espresso parere favorevole condizionato alla richiesta emendativa al Ddl circa la previsione di misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica. Insieme a tutti gli assessori regionali abbiamo chiesto che le risorse del fondo unico a sostegno del potenziamento sportivo italiano siano destinate all’erogazione dei contributi a fondo perduto per le associazioni e società sportive dilettantistiche colpite, non solo dalle restrizioni Covid, ma anche dai rincari energetici. È stato previsto quindi che una quota di risorse pari al 50 per cento della dotazione complessiva del fondo venga destinata a questa tipologia di soggetti. Inoltre è stato chiesto al Governo un ulteriore aumento delle risorse del fondo stesso per il 2022. Il Governo ha accolto la proposta della Commissione Sport incrementando questo fondo di ulteriori 40 milioni di euro”.