(UNWEB) Nella riunione odierna della Terza Commissione, presieduta da Eleonora Pace si è parlato del ‘Diritto alle cure delle persone malate croniche non autosufficienti residenti in Umbria’. Sul tema si è svolta un’audizione delle Associazioni aderenti alla rete A.D.N.A. (Alleanza per i Diritti delle Persone Non Autosufficienti).
È emersa la necessità, ribadita in ogni intervento, di dedicare un apposito capitolo del Piano sanitario regionale all'analisi dei dati utili per quantificare i bisogni e le risorse da destinare alla fascia di popolazione malata cronica non autosufficiente. Particolare importanza è stata riservata anche alla necessità di rinforzare la rete territoriale delle strutture socio sanitarie territoriali, intervenendo su una maggiore interlocuzione e dialogo tra le stesse.
Dall’incontro, condiviso da tutti i membri della Commissione e sollecitato anche dal vice presidente, Tommaso Bori, è emersa la necessità di interventi regionali per garantire prestazioni sanitarie e continuità nella presa in carico del bisogno di cura individuale, come tra l’altro previsto nella normativa regionale e nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) per i malati cronici. Si tratterebbe - come è stato evidenziato negli interventi - di persone, perlopiù anziane, totalmente dipendenti dagli altri per fondamentali funzioni quotidiane. In Umbria, gli anziani con forme di demenza o con patologie invalidanti, secondo dati Inps e dell’Osservatorio sarebbero alcune decine di migliaia.
A fare il quadro della situazione e ad illustrare il ruolo e le finalità di A.D.N.A. è stata Elena Brugnone (presidente Associazione Umana Odv) che ha tenuto a rimarcare, tra l’altro, le difficoltà delle famiglie che spesso si ritroverebbero sole a sostenere pesanti responsabilità ed oneri. È emerso anche il problema delle liste di attesa per il ricovero convenzionato presso le strutture residenziali socio sanitarie. È stato quindi ricordato che dai dati forniti dal Difensore civico regionale, nel 2019 erano 824 gli anziani malati cronici non autosufficienti inseriti dalle ASL dell'Umbria in queste liste, con tempi di attesa che possono superare i 2 o 3 anni. La priorità è quindi quella di poter prevedere risorse nel Piano sanitario regionale per garantire tutte le prestazioni ‘Lea’ sanitarie e socio sanitarie, relative all’assistenza domiciliare, semiresidenziale e residenziale e quindi assicurare un’ampia continuità assistenziale e riabilitativa.
Nel corso della riunione sono intervenuti anche Tiziano SCARPONI (presidente Associazione pro cardiopatici ‘Cuor di Leone’; Miranda PINCHI (presidente ANCeSCAO Umbria Aps); Elisa MARCACCIOLI (presidente Unione Parkinsoniani Perugia). Altri rappresentanti di Associazioni, presenti alla riunione produrranno proposte scritte alla Commissione che a sua volta provvederà a trasmettere all’assessorato regionale una relazione approfondita sul tema e sulle criticità emerse dal confronto con le Associazioni.
Sono otto le Associazioni che compongono la rete A.D.N.A.: Umana OdV; La Pietra Scartata Onlus; Lotta contro L'Ictus Cerebrale, Città della Pieve; Madre Coraggio OdV; Unione Parkinsoniani Perugia; ANCeSCAO Umbria Aps; Pro cardiopatici Cuor di Leone; Il Sole di Foligno.