(UNWEB) “A causa di oltre 300 mila prestazioni sanitarie non erogate, migliaia cittadini, ormai da mesi, denunciano numerose difficoltà nell’effettuare analisi e visite mediche, anche urgenti, presso le strutture pubbliche, perché i tempi di attesa sono ormai infiniti o le prestazioni sospese, costringendo, solo chi ne ha la capacità economica, a rivolgersi alle strutture private per poter effettuare prestazioni sanitarie”: lo afferma il consigliere regionale Tommaso Bori (Pd-vicepresidente Commissione sanità), annunciando un’interrogazione sul tema.
“E’ giunto il momento – secondo Bori - di fare chiarezza e intervenire quanto prima per risolvere una situazione che sta peggiorando giorno dopo giorno nonostante un quadro emergenziale in via di miglioramento e il graduale ritorno alla normalità, soprattutto grazie alle vaccinazioni. Gli errori commessi e la mancata organizzazione hanno causato un notevole allungamento delle liste d'attesa, sempre più lunghe, visite e operazioni chirurgiche rimandate o sospese, con conseguenze molto gravi sulla salute e sull'aspettativa di vita di migliaia di persone, che tutt’ora rimangono in attesa di analisi, visite, controlli e interventi chirurgici, rallentando i tempi necessari per la formulazione del corretto quadro diagnostico del paziente e il rischio di grave decorso delle patologie. Questa situazione deve essere affrontata e risolta, a partire dalle criticità più gravi”.
“Per questo motivo – spiega - abbiamo chiesto alla Giunta regionale di sapere quale sia, ad oggi, lo stato delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie, sia relativamente ai livelli essenziali di assistenza (LEA) attualmente erogati e non, sia per quanto riguarda il rispetto delle priorità, sia per quanto concerne le prestazioni che vengono prese in carico e non fissate all’atto della richiesta da parte dell’utente. Quali agende di prenotazione sono ancora aperte e quali, invece, non sono ancora state riattivate, nello specifico, relativamente al numero di prestazioni e alla categoria di appartenenza delle stesse, accumulate a partire da marzo 2020 fino ad oggi, quali sono le tempistiche di erogazione, in riferimento alle prestazioni prenotate, all’elenco dettagliato delle priorità e dei relativi tempi d’attesa massimi previsti per legge e, in caso contrario, all’esatto quadro delle tempistiche attualmente seguite. Altresì, quali agende di prenotazioni sono state nel tempo chiuse, quali sono chiuse attualmente e quali sono state riaperte, da marzo 2020 ad oggi ed il numero esatto di prenotazioni che, attualmente, non vengono fissate nell’immediato, all’atto della richiesta dell’utente, ma che vengono prese in carico dal sistema e prenotate in un secondo momento, indicando quali di queste risultano ancora inevase. Riteniamo opportuno – conclude Bori - che la stessa Giunta regionale, anche attraverso questa mappatura, prenda finalmente atto del disagio vissuto dai cittadini oltre che del disastro che è stato compiuto in questi ultimi due anni e porvi finalmente rimedio”.