274734755 391451292789183 3685064618328245257 n(UNWEB) "Il Primo Maggio si celebra in ogni angolo del mondo per ricordare la centralità del lavoro, delle lavoratrici e dei lavoratori.
Ma anche quest'anno, c'è ben poco da festeggiare: il poco lavoro che c'è è sempre più precario e meno pagato. Ed oggi oltre alla piaga della disoccupazione, della precarietà, dell'insicurezza, abbiamo anche la povertà di coloro che pure un lavoro lo hanno.


La sicurezza sul lavoro scende in maniera parallela alla perdita dei diritti dei lavoratori e del loro peso nella società.
L'INAIL denuncia 194mila infortuni sul lavoro, in Italia, nel primo trimestre del 2022. Erano stati 128mila un anno fa. Un aumento del 50%!
In Umbria i dati parlano di 2.757 incidenti sul lavoro nello stesso periodo, con 712 incidenti in più rispetto il primo trimestre 2021.
Tra Gennaio e Marzo 2022, su tutto il territorio nazionale, si sono registrate 189 morti sul lavoro: più di due decessi al giorno!
E la strage continua, inarrestabile.
Da decenni, al centro non c'è più il lavoro e chi fatica ma l'impresa ed il profitto. E queste sono le conseguenze.
Per questo Rifondazione Comunista, a Terni, come ovunque, intende la giornata del Primo Maggio come una giornata di lotta, di riconquista dei diritti e della dignità persa." 

Così, in una nota, Partito della Rifondazione Comunista


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