protocollo calabroni 5 (ASI) Perugia– Le punture di calabroni e vespe rappresentano un problema di sanità pubblica per cui è necessario assicurare ogni tipo di intervento teso ad evitare, o ridurre al minimo, i rischi per la salute delle persone e dei lavoratori: con la finalità di tutelare la popolazione da queste dannose situazioni nel pomeriggio di oggi nella sede della Prefettura di Perugia è stata siglato una convenzione tra Regione Umbria, Prefettura di Perugia e Comando regionale dei Vigili del Fuoco.


Il documento per la lotta contro gli imenotteri aculeati e il conseguente potenziamento delle attività di soccorso condotte dai vigili del fuoco in situazioni di particolare inaccessibilità, è stato firmato dall’assessore regionale alla Coesione sociale e Welfare, Luca Barberini, dal prefetto di Perugia, Antonella De Miro, dal direttore regionale dei Vigili del Fuoco, Raffaele Ruggiero.
La validità della convenzione che rinnova la collaborazione in materia ormai consolidata tra le istituzioni firmatarie, è per l’anno 2015 e, fatte salve diverse intese tra le parti da stabilire entro il 15 marzo di ogni anno, si considera rinnovata automaticamente e alle medesime condizioni, anche per gli anni 2016 e 2017. L’entità del contributo della Regione da erogare per l’anno in corso, sulla base della media degli interventi effettuati nel triennio pregresso, è pari a 85 mila euro.
“Un protocollo importante – ha detto il prefetto di Perugia, Antonella De Miro – che serve a rinnovare un rapporto di collaborazione che ha già dato riscontri positivi in Umbria. Bisogna ricordare che i Vigili del Fuoco non intervengono solo nel caso di incendi, ma sono un corpo strutturale della Protezione Civile che lavora per la sicurezza delle persone a 360 gradi. La convenzione si muove in questo solco, visto che salvaguarda la vita delle persone che, alcuni casi, può essere messa a rischio dalle punture di imenotteri”.
“Nel corso degli ultimi anni le infestazioni in Umbria da vespe e calabroni hanno fatto registrare un costante incremento, creando disagio nella popolazione. La diffusione di imenotteri aculeati – ha detto l’assessore Barberini - è da attribuire, da una parte, allo sviluppo crescente di un’edilizia di tipo orizzontale e, dall’altro, a condizioni metereologiche che favoriscono lo sviluppo di colonie di grandi dimensioni”.
Barberini, dopo aver ricordato che con la delibera della giunta regionale del 13 settembre 2000, sono stati individuati gli ambiti specifici per lo svolgimento degli interventi di competenza dei Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco di Perugia e di Terni con particolare riferimento a quelli realizzati in specifiche situazioni di rischio per la salute delle persone e per le quali è necessario mettere in campo un’adeguata preparazione professionale ed idonee attrezzature, - ha riferito che - “la diffusione di vespe e calabroni per essere adeguatamente fronteggiata, ha richiesto prestazioni straordinarie anche da parte dei Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco di Perugia e di Terni. Per cui la Regione Umbria, in considerazione degli elevati costi sostenuti, ha disposto un contributo economico a titolo di sostegno delle spese per il servizio svolto e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, di attrezzature, nonché di prodotti chimici e materiali necessari”.
Concludendo l’assessore Barberini ha voluto evidenziare che “l’analisi del servizio svolto dai Vigili del Fuoco ha dato risultati estremamente positivi anche nella percezione da parte dei cittadini che si sono trovati nella situazione di ricorrere al servizio che è capillare su tutto il territorio”.
“I Vigili del Fuoco – ha precisato il direttore, Raffaele Ruggiero – hanno l’obbligo di intervenire per far fronte a situazioni di emergenza che possano mettere a rischio l’incolumità dei cittadini. La lotta agli imenotteri rientra in questi casi perché l’aggressione di vespe e calabroni può essere anche letale e, spesso, chi non vive direttamente questo problema non comprende il disagio che queste situazioni, che rientrano a pieno titolo nel concetto di soccorso, possono creare. La convenzione che firmiamo oggi quindi, è utile per tutta la comunità umbra e per il territorio”.
In base alla convenzione l’impiego operativo delle strutture, dei mezzi e del personale dei comandi provinciali è previsto per le situazioni di particolare inaccessibilità, quindi quando i cittadini si trovino nell’impossibilità di isolare i locali all’interno dei quali insistono sciami di insetti, impossibilità di allontanamento, sia pur temporaneo, delle persone vulnerabili, situazione di crisi per gruppi sociali, dimensioni straordinarie degli sciami o dei favi, rischio o difficoltà di accesso ai siti, situazioni in cui siano necessari strumenti e mezzi in dotazione ai Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco di Perugia e di Terni.


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