Coletto 21062022(UNWEB) Nella sessione dedicata al Question time della seduta di oggi dell’Assemblea legislativa, il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca ha interrogato l’assessore Luca Coletto rispetto alle “gravissime omissioni e ritardi nell’attività di screening oncologici e indagini richiesti dall’Istituto Superiore di Sanità per la Conca ternana”. Nello specifico, De Luca ha chiesto alla Giunta se “nell’ambito della popolazione di riferimento siano state attivate le attività di screening nella fascia di età 0-29 anni per quanto riguarda tutti i tumori maligni e in particolar modo quelli del sistema nervoso centrale e se siano stati avviati degli studi eziologici per gli eccessi di mortalità del tumore alla mammella ‘non imputabili agli screening’, così come indicato e sollecitato dall’Istituto Superiore di Sanità nella V edizione del rapporto Sentieri”.

Illustrando l’atto, De Luca ha detto che “lo studio Sentieri sottolinea l’opportunità di effettuare sia approfondimenti di tipo eziologico, sia di implementare attività di sorveglianza epidemiologica nella conca ternana. Ed anche che secondo i dati dello studio dell’Istituto Tumori di Milano del 2014 indicherebbero un rischio significativamente maggiore di cancro al cervello nei lavoratori delle fonderie. Nel 2019 il Consiglio comunale di Terni ha approvato una mozione che chiedeva alla Regione Umbria l'inserimento di un programma di screening diagnostici mirati e specifici alla particolare situazione del territorio ternano. In Terza Commissione a febbraio 2022 il rappresentante della Direzione Salute regionale ha dichiarato che non ci sono studi approfonditi sul territorio. Il progetto Neoconca dell’Università di Perugia, in parte finanziato dal Comune di Terni, non si è ancora concluso. In una Regione normale di fronte a un Istituto che certifica un eccesso del 36% di tutti i tumori della fascia pediatrica, la prima cosa da fare sarebbe quella di attività di prevenzione secondaria. In un Paese normale la magistratura si sarebbe già attivata chiedendo perché non c’è stata nessuna attività volta ad accertare le cause di questa situazione. Eppure questo ci dimostra che Terni non è una città normale, che l’Umbria non è una regione normale, che l’Italia non è un Paese normale. Questi numeri sono un tabù che nessuno ha avuto la volontà di affrontare. Dopo circa 10 anni dalla prima edizione dello studio Sentieri e 4 anni dall’ultima, nessuna attività di ricerca di tipo eziologico o implementazione di sorveglianza epidemiologica è stata adottata per l’area della Conca ternana”.

L’assessore Coletto ha risposto che “la Regione Umbria ha la massima attenzione sul tema. All’interno del Piano sanitario c’è un capoverso dedicato alle questioni oncologiche anche legate alle industrie presenti nella conca ternana. Inoltre questa situazione è citata nel Piano di prevenzione appena approvato dal Ministero della Salute. I fondi per lo studio epidemiologico della Conca erano stati dati al Comune di Terni che non ha prodotto risultati per cause che non conosciamo. Comunque c’è stata una riunione in cui il Servizio Prevenzione regionale si è proposto per organizzare uno studio del rischio come suggerito dal rapporto Sentieri. E tutti si sono detti d'accordo. Il Servizio ha contattato l'Università di Perugia. Ad oggi, con un delegato del Rettore, stiamo lavorando ad un accordo con l'Università per uno specifico studio epidemiologico, per poi basare i piani di screening sui risultati”.

Nella sua replica De Luca ha detto che “negli ultimi anni nulla è stato fatto. Dei fondi del Ministero della Salute 400mila euro sono stati stanziati per la comunicazione e solo 90mila euro per uno studio che non serve a nulla. Serve che negli studi pediatrici ci siano controlli”.


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