291380745 344833781163434 3712210705168544663 n(UNWEB) Le azioni e le strategie “per migliorare l’approvvigionamento e la disponibilità di grano e cereali in Umbria, a seguito del conflitto tra Russia e Ucraina”, sono al centro dell’interrogazione a risposta immediata (question time) che il consigliere regionale Manuela Puletti (Lega) ha presentato alla Giunta di Palazzo Donini.

Nell’atto ispettivo, Puletti chiede di sapere “se si sta attivando un piano d’azione strategico, per dotare l’Umbria nel medio-lungo periodo, di una produzione cerealicola, tale da metterla sufficientemente al riparo, da possibili mancati approvvigionamenti di grano proveniente da Paesi esteri. E se sono state avviate le interlocuzioni necessarie in sede di Conferenza Stato-Regioni, per rinviare l’entrata in vigore della nuova P.A.C. e allentare i vincoli ambientali che gravano sulle aziende agricole, impedendone una produzione in grado di far fronte autonomamente, alla domanda interna”. Manuela Puletti domanda infine se “è stata avviata la ricognizione, avvalendosi delle strutture competenti, del proprio patrimonio immobiliare fondiario in disuso, da poter destinare, coinvolgendo con un sistema di incentivi le aziende agricole umbre interessate, alla produzione di grano, mais, soia e cereali”.

Nel documento il consigliere regionale della Lega mette in evidenza che “a partire da maggio 2020, i prezzi dei prodotti agricoli e agroalimentari sono costantemente aumentati. Le tensioni internazionali che si sono innescate da inizio 2022 hanno ulteriormente aggravato la situazione, attivando una spirale di aumenti che ha interessato le principali fonti di approvvigionamento energetico (gas e petrolio) e causando rincari insostenibili del carburante e delle tariffe delle utenze da parte di famiglie e imprese. Russia e Ucraina sono tra i principali Paesi esportatori di frumento tenero, uno dei prodotti fondamentali per l’alimentazione mondiale: le due nazioni belligeranti, insieme rappresentano il 14,3% della produzione mondiale di grano, eguagliando quasi l’intera Unione Europea e addirittura doppiando, gli Stati Uniti d’America. Il loro export verso la comunità internazionale rappresenta su scala globale un rilevante 30%, oggi messo a repentaglio da questo stato di perdurante instabilità. L’Italia – rimarca Puletti - importa dall’Ucraina il 43% dell’olio di semi di girasole e il 45% del mais, elemento basilare per l’industria mangimistica nazionale: nel 2021 il nostro Paese, ha importato da Russia e Ucraina il 3,2% di grano tenero e il 2,5% di grano duro. Nei supermercati italiani si sta invitando la clientela a razionalizzare l’acquisto di alcuni prodotti, in virtù dei mancati rifornimenti dovuti anche allo stato di agitazione del settore autotrasporto, gravemente colpito dai rincari”.

Manuela Puletti sottolinea inoltre che “il greening è uno dei pilastri fondamentali della nuova Politica Agricola Comunitaria (Pac) che entrerà in vigore in Italia a gennaio 2023. Questa misura si basa su impegni che mal si conciliano con le politiche produttivistiche da mettere in atto quanto prima per fronteggiare l’eventuale mancanza di grano e cereali. Occorre dunque, anche in Umbria, attivarsi per poter far fronte ad un’eventuale emergenza degli approvvigionamenti, iniziando a programmare ad esempio, la coltivazione di terre in disuso per colture proteiche, incentivando gli agricoltori con specifiche premialità, mettendo a sistema anche il patrimonio immobiliare fondiario di proprietà dell’ente”.


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