(UNWEB) “È surreale - afferma Paola Fioroni (Lega) - che il Partito democratico parli ancora di Monteluce, uno dei flop più evidenti delle precedenti amministrazioni regionali di sinistra. Un dossier pesantissimo che si è ritrovata sulle spalle la presidente Tesei, come tanti altri, vedi ad esempio trasporti e comunità montane, e che rappresentava una ferita aperta nel cuore della città: un affronto per tanti cittadini e attività commerciali, non solo per Perugia, ma per l’intera regione.
Dopo 16 anni da una operazione speculativa di finanza creativa e da una decisione completamente improvvida e sbagliata da parte della giunta regionale a trazione PD, si è arrivati finalmente a vedere la luce in fondo al tunnel grazie alla determinazione, alla tenacia e alla competenza della presidente Tesei che ha avocato a sé la responsabilità della risoluzione dell’annoso problema, seguendolo in tutti i suoi step”.
“Oggi – prosegue Paola Fioroni - siamo finalmente arrivati ad una svolta con un piano di salvataggio che porterà il fondo a una proroga necessaria fino al 2027. Entro il 2023 saranno realizzate le nuove opere, terminate quelle esistenti in una percentuale del 90% rispetto a quello che era il piano iniziale e saranno investiti da Amco Prelios, un ente controllato direttamente dal Ministero dell'economia e finanze con una sua solidità, fino a 13 milioni di euro per finalizzare le opere riguardanti Monteluce. Si partirà con i parcheggi e le opere di urbanizzazione. Il fondo ha raggiunto l’accordo con i fornitori che per anni e anni non sono stati pagati dal committente, trovandosi in una posizione molto scomoda e mettendo a rischio la loro stessa sopravvivenza economica a causa del mancato saldo delle commesse. È in atto una rivoluzione copernicana rispetto a questa problematica. La Regione – continua Fioroni - ha seguito passo dopo passo la vicenda chiedendo con atti amministrativi trasparenti la convocazione delle assemblee per le proroghe del fondo nella maniera più corretta possibile, coinvolgendo finanziatori, quotisti e interloquendo a livello nazionale per far sì che i finanziatori importanti, come poi è successo, prendessero a cuore e si interessassero della questione.
“La Casa della salute – spiega Fioroni - era già voluta dall’amministrazione regionale in quel comparto, ma il fatto che non ci fossero sicurezze al momento della presentazione dei piani del PNRR riguardo il comparto Monteluce aveva impedito la previsione in quella zona. Ora la Casa della salute verrà realizzata nei tempi utili per il PNRR, così come inteso sin dall’inizio nel complesso della nuova Monteluce. Inutile - conclude - che il PD si attacchi a ciò che può per cercare di cambiare una narrazione che non può che essere solo questa”.