20220830 103214Filt Cgil e Faisa Cisal insieme ai lavoratori di Busitalia ribadiscono il loro no allo spacchettamento del servizio: se non ci sarà un passo indietro sarà sciopero il 16 settembre

(UNWEB) Non 4 ma 2 lotti, entrambi di dimensione regionale, uno per il trasporto su gomma, urbano ed extraurbano, per impianti fissi e mobilità alternativa, navigazione e percorsi ciclabili, l'altro per il ferro, comprensivo anche delle rispettive manutenzioni del materiale rotabile e su gomma. È la controproposta che Filt Cgil e Faisa Cisal dell'Umbria avanzano alla Regione, in vista del prossimo confronto programmato il 2 settembre sulla gara per il Tpl. Una proposta che - come hanno sottolineato i segretari dei due sindacati, Ciro Zeno e Christian Di Girolamo - vuole essere un'apertura verso la giunta regionale, che "eviti lo spacchettamento e la privatizzazione surrettizia del servizio, garantendo economie di scala ed efficienza economica, ma venendo comunque incontro alle esigenze di riorganizzazione prospettate da palazzo Donini, in una logica però settoriale e non di frammentazione territoriale".
Nel corso della conferenza stampa, alla quale hanno preso parte alcuni lavoratori e lavoratrici di Busitalia, fortemente preoccupati per l'ipotesi di "ritorno al passato" rappresentata dai 4 lotti, i sindacati hanno espresso le preoccupazioni che derivano dalla lettura della delibera di giunta, varata lo scorso 10 agosto, nella quale si esplicita la misura del finanziamento da mettere a gara per il Tpl in Umbria: dagli attuali 63 milioni si scenderebbe a 50 per il primo anno, con un aumento fino a 58 milioni nell'arco dei successivi nove. "Questi non sono 'risparmi' come dice la Regione, ma molto più banalmente tagli, che avranno necessariamente ripercussioni sul servizio, sul personale, o sul costo dei biglietti", osservano i sindacati. Sindacati che sono preoccupati, inoltre, per l'assenza di ogni riferimento alla navigazione sul Trasimeno e a tutto il settore delle manutenzioni, che attualmente dà lavoro a circa 150 persone.
Queste criticità portano Filt Cgil e Faisa Cisal ad insistere sulla necessità di un ripensamento profondo rispetto alla proposta avanzata dalla giunta e di un confronto vero che passi per l'ascolto delle lavoratrici e dei lavoratori del Tpl: "Se questo non arriverà nel prossimo confronto del 2 settembre la mobilitazione dovrà necessariamente proseguire ed è già fissato un nuovo sciopero per il prossimo 16 settembre".


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