L’Assemblea legislativa dell'Umbria, nella odierna seduta di Question time, ha discusso l’interrogazione a risposta immediata “Prosperius, stato di attuazione della legge regionale n.10/2021”, a firma di Donatella Porzi (Misto).
(UNWEB) Illustrando l’atto ispettivo, Porzi ha chiesto di chiarire “quale sia lo stato di attuazione della Riforma dell’Istituto Prosperius, se è stata effettivamente sottoscritta la più volte annunciata convenzione e quali siano gli eventuali elementi ostativi che impediscono la piena attuazione dell’art. 6 della legge regionale n.10/2021. Durante numerose sedute, la Terza Commissione ha svolto una serie di approfondimenti con il Sindaco del comune di Umbertide, il presidente del CdA dell’Istituto Prosperius Tiberino, il direttore generale dell’azienda Usl Umbria 1 e la Rsu della struttura, in merito all’aggiornamento della situazione dell’Istituto in relazione a quanto previsto dalla legge regionale: ‘Sperimentazioni gestionali di servizi innovativi in sanità’. Alla luce dei numerosi proclami dei partiti di maggioranza che avrebbe portato alla grande riforma dell’Istituto Posperius, ad oggi nulla è cambiato. Anzi, rispetto alle scadenze previste dalla legge, nelle sedute della Terza Commissione era emerso che gli incontri e il confronto tra le parti coinvolte avrebbe portato, in un clima particolarmente positivo e favorevole ad individuare la metà di aprile quale termine per la firma della convenzione per l’utilizzo dei beni in concessione ed entro la fine di quel mese alla sottoscrizione del preliminare. Sembrerebbe però che nel frattempo siano emerse posizioni divergenti e confliggenti tra i vari livelli di management della Regione”.
L’assessore Luca Coletto ha risposto che “nello scorso mese di ottobre l’Azienda Usl ha fatto istanza di poter conseguire la disponibilità dei diritti reali su beni afferenti al plesso ospedaliero di Umbertide allo scopo di adeguare la propria quota di partecipazione azionaria nella Società istituto Prosperius Tiberino in ottemperanza a quanto stabilito nella legge 10/2021. Lo scorso 25 ottobre la direzione regionale ha inoltrato la richiesta di parere legale in merito alla suddetta istanza. Lo scorso 2 novembre è stato quindi trasmesso il parere consulenziale dove viene acclarata la piena legittimità al dato normativo vigente nell’adozione di un provvedimento regionale che disponga di confermare in capo all’Azienda Usl Umbria 1 il mandato a garantire la continuità alla sperimentazione gestionale riabilitativa dell’Istituto assicurando al contempo il rispetto della normativa nazionale in materia di maggioranza societaria pubblica. Di dare poi atto all’Azienda Usl Umbria 1 di procedere negli adempimenti provvedendo ad adeguare la propria quota societaria mediante utilizzo dei diritti reali sui beni immobili costituendo, sin dall’origine, la sua partecipazione al capitale sociale. La Giunta ha provveduto pertanto a stabilire di confermare in capo all’Usl Umbria 1 il mandato a garantire la continuità della sperimentazione gestionale e riabilitativa dell’Istituto, assicurando al contempo il rispetto della normativa nazionale in materia di maggioranza societaria pubblica. Di dare poi mandato che l’Usl Umbria 1 proceda negli adempimenti necessari per adeguare la propria quota societaria mediante l’utilizzo dei diritti reali sui beni immobili. Con deliberazione del Direttore generale dello scorso 18 novembre l’Azienda sanitaria Usl Umbria 1 ha portato a conclusione il procedimento attuativo delle legge in questione. Sono quindi state calendarizzate 3 sessioni degli organismi societari che entro il prossimo 30 novembre concluderanno l’intera procedura per il passaggio in maggioranza pubblica e la definizione della nuova governance come ottimizzazione e rilancio dell’Istituto quale eccellenza regionale”.
Replicando all’Assessore, Porzi si è detta “soddisfatta della conclusione del percorso, anche perché dal sito internet dell’Istituto Prosperius si evince che si è passati da un utile nel 2019 di 589mila euro ad una perdita di circa 400mila euro. Quindi è necessario che l’istituto riprenda il suo pieno funzionamento ed attività. Come minoranza continueremo a monitorare l’attività della struttura nell’interesse degli umbri e di quanto riuscirà a fare anche in termini di mobilità attiva”.