(UNWEB) La Prima commissione dell’Assemblea legislativa, presieduta da Daniele Nicchi, si è riunita a Palazzo Cesaroni per l’illustrazione del Bilancio di previsione della Regione Umbria 2023-2025 e delle Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2023-2025 (Legge di stabilità regionale 2023).
Presentando gli atti ai commissari l’assessore Paola Agabiti ha detto che “pur in un contesto di grave difficoltà, questa manovra riesce a dare risposte a imprese e famiglie umbre, trovando le coperture per mantenere i servizi necessari al sostegno e allo sviluppo della nostra comunità. Ci sono ancora situazioni da chiarire nella Conferenza Stato-Regioni, come il versamento della tassa auto 2016-2022, la copertura dei minori ricavi da tariffa del Tpl nel 2021 e dei maggiori costi per energia e carburante. Senza dimenticare il contributo delle Regioni alla finanza pubblica che per l’Umbria ammonta a 3 milioni 450mila euro. Abbiamo sempre avuto un bilancio rigido, ma quest’anno lo è ancora di più. Per questo era difficile trovare risorse per cofinanziare la nuova programmazione europea, anche perché ora la quota di cofinanziamento regionale è salita al 18%. Ma ci siamo riusciti e ne siamo soddisfatti perché per noi si tratta di una priorità strategica per finanziare le nostre politiche di sviluppo”.
Per Agabiti le DIRETTRICI DELLA MANOVRA sono: nessun aumento della pressione fiscale e mantenimento delle agevolazioni fiscali esistenti; garantire la salvaguardia degli equilibri di bilancio, fortemente minata dalle minori entrate dovute allo scenario economico-finanziario; contenimento della spesa corrente e razionalizzazione dei costi per aumentare la flessibilità del bilancio a favore delle politiche di sviluppo; garantire il forte sostegno agli investimenti, considerati volano per la ripresa e lo sviluppo economico, anche attraverso il ricorso a nuovo debito; programmazione delle risorse finanziarie necessarie per il cofinanziamento della nuova programmazione europea 2021-2027; politiche di sviluppo integrate e sinergiche per ottimizzare tutte le risorse disponibili (Fondi strutturali, Fsc, Pnrr); finanziamento del sistema del Tpl, con la totale copertura dei maggiori costi per garantire i servizi; rafforzare azioni e interventi per la ripresa delle attività economiche e delle imprese; incentivare interventi a sostegno delle famiglie, dei giovani e dei soggetti in condizioni disagiate. Inoltre sono state incrementate di 1,3 milioni di euro gli stanziamenti per le spese di funzionamento dell’Ente per far fronte all’incremento dei costi energetici per le sedi e gli immobili di proprietà regionale.
“Per quanto riguarda gli interventi settoriali – ha sottolineato l’assessore Agabiti - sono stati confermati tutti gli stanziamenti già previsti nel bilancio tendenziale. Le principali scelte di questa manovra hanno portato ad incrementare gli stanziamenti previsti. Per TRASPORTI E VIABILITÀ c’è un incremento per il Tpl di quasi 13 milioni di euro nel 2023 e di oltre 25 milioni nel triennio; 500mila euro per il Minimetro di Perugia e 100mila per la funicolare di Orvieto; la conferma di 3 milioni all’anno alle Province per la manutenzione straordinaria sulle strade regionali e 2 milioni annui per la manutenzione stradale; 4 milioni all’anno per l’Aeroporto internazionale S. Francesco di Assisi. Per TURISMO E SPORT un milione e mezzo per l’impiantistica sportiva; un milione di euro per il 2023 per gli interventi di adeguamento strutturale del Palabarton in vista degli Europei di volley; a favore del turismo lento ci sono 400mila euro nel 2023 e 423mila nel 2024 per il potenziamento della ciclovia Assisi-Spoleto, della ciclovia Francescana e della ‘Via di Francesco’ e per la realizzazione della ‘Ippovia di Francesco’. Per le POLITICHE CULTURALI E IL DIRITTO ALLO STUDIO è previsto un incremento di 240mila euro nel 2023 e di 140mila negli anni successivi per gli interventi a favore dello spettacolo; un incremento di 20mila euro per il sostegno delle manifestazioni storiche; un incremento di 300mila euro per la Fondazione Umbria Jazz; 70mila euro all’anno per il Laboratorio di diagnostica per i beni culturali di Spoleto; 180mila euro per il diritto allo studio; 425mila euro all’anno per i servizi socio-educativi per la prima infanzia; 150mila euro all’anno per il piano di investimenti dell’Adisu. Per l’AGRICOLTURA 100mila euro per la prevenzione e la lotta contro gli incendi boschivi; 50mila euro per i danni provocati alle produzioni zootecniche dalla fauna selvatica; 300mila euro per l’Associazione Allevatori regionali. Per il SOCIALE E WELFARE 250mila euro per il sostegno dell’invecchiamento attivo; 180mila euro per il reinserimento delle persone sottoposte a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria limitativi o privativi delle libertà personali; 50mila euro per il sostegno degli oratori; 50mila euro per la Fondazione Umbria contro l'usura; 70mila euro per la cooperazione. Per la SANITÀ è previsto un incremento di 2 milioni di euro nel 2023 e di 1,5 milioni nel 2024 e 2025 per gli indennizzi dovuti ai soggetti danneggiati a seguito di trasfusioni; oltre 3 milioni 200mila euro per il cofinanziamento del programma 2023 di edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico. Per lo SVILUPPO ECONOMICO 50mila euro per l’artigianato; 15mila per la tutela dei consumatori; 30mila euro all’anno per le edicole nei comuni del cratere; 300mila euro per le Unioni dei Comuni; 150mila euro nel 2023 e 110mila nel 2024 e 2025 per la promozione e il sostegno delle comunità energetiche rinnovabili. Per AMBIENTE E TERRITORIO ci sono 2 milioni di euro per il 2024 e 2025 per interventi in materia di efficientamento energetico degli edifici pubblici e di edilizia residenziale pubblica; 1,5 milioni di euro nel 2024 e 2025 per gli interventi di manutenzione straordinaria sui corsi d’acqua”.
Infine Agabiti ha ricordato che “la manovra di bilancio conferma gli investimenti già programmati per 9 milioni di euro nel 2023, finanziati principalmente con ricorso a indebitamento. Inoltre nel Bilancio sono stati adeguati gli accantonamenti obbligatori: 9 milioni di euro per il fondo contenzioso e 55,5 milioni per il fondo crediti di dubbia esigibilità”.