Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, contesta l'assenza dall'Aula della presidente della Regione, Catiuscia Marini, e fa notare che la mostra di Burri a New York aprirà soltanto il 9 ottobre. Quindi Liberati chiede se “era davvero necessario muoversi con grande anticipo e saltare la seduta consiliare del martedì”.
(ASI) Perugia, - “Una presenza compulsiva in aereo, un filo rosso unisce Marini da Todi a Marino de Roma. L’Umbria pare un avamposto della Farnesina: la nostra presidente vola liberamente tra Bruxelles e New York, quando non è altrove, comunque saltando sovente a pie’ pari l’Aula. Il Movimento 5 Stelle non le chiede molto: partecipi, se c’è Aula. Mostri rispetto. Rispetto dovuto non al nostro gruppo, quanto all’Assemblea legislativa. L’andazzo finora non è stato bello: a fronte di un certo numero di consiglieri seri, presenti, attenti, sia dell’una parte che delle opposizioni, non pochi sono distratti e altrettanti assenti. Si stenta ad avere il numero legale per proseguire”: il capogruppo del Movimento 5 stelle, Andrea Liberati, contesta l'assenza della presidente della Regione, Catiuscia Marini, dall'Aula di Palazzo Cesaroni.
“A fine settembre – continua - la presidente, anche allora assente dall’Aula, si giustificò sostenendo che doveva essere a Roma per una riunione dell’organismo Ciae, incontro cui però non risultò ufficialmente invitata, stando ai documenti a noi trasmessi. Dal Ciae al 'Ciao'. Stavolta Catiuscia Marini è a New York per la mostra del Burri, a 100 anni dalla nascita dell’artista. Dal 'Ciao' al 'Bye'. Non volendo in questa sede valutare l’opportunità del viaggio, stando semplicemente al sito Internet del Guggenheim Museum, dove la retrospettiva è ospitata, si osserva come essa apra anzitutto il 9 ottobre, dopodomani, e chiuda il 6 gennaio http://goo.gl/hryBku . Era dunque proprio necessario andarsene per quasi sei giorni, essendo Catiuscia Marini partita martedì e rientrando domenica, (come si apprende da http://goo.gl/Fpq0Ic ? Era davvero vitale muoversi in grande anticipo rispetto all’effettivo momento di apertura al pubblico della mostra, considerando che il martedì c’è tradizionalmente Aula e che ogni mattina dall’Italia comunque decollano decine e decine di voli no stop per la Grande Mela e ivi atterrano nel primissimo pomeriggio del giorno stesso?”.
“È stata inferta – prosegue Liberati - una nuova ferita all’Aula, già privata, de jure, di funzioni, delegittimata da sprechi e costi, infine distrutta dal presidenzialismo all’italiana. Non sorprendiamoci se in molti, tra cittadini e Movimento 5 Stelle, si interrogano sul senso di un Ente siffatto: lentamente muore, canterebbe il poeta. Lentamente muore una Regione la cui democratica Assemblea è largamente svuotata dei suoi compiti: dell’antico rango resta così soltanto una finzione, una stanca fiction. L’Aula è ridotta, non da oggi – conclude - a un simulacro: flebile vi giunge l’eco della contrapposizione del passato, certo novecentesca, ma niente affatto retorica. Fu proprio quella dialettica ad accompagnare la crescita dell’Umbria, ormai ostaggio di poteri spesso arroganti, sempre pervasivi, pressoché illimitati”.