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(ASI) “Il dialogo e il confronto hanno dato i primi risultati e la Cisl, oggi, non scende in piazza e prende distanza dallo sciopero generale”.

 il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti a prendere la parola. “I primi risultati – precisa – ci sono stati in ambito previdenziale. Con il Governo abbiamo calendarizzato un percorso per dare gambe a una piattaforma, tra l’altro, unitaria e soprattutto abbiamo scongiurato lo scalone della legge Fornero.

Al Governo chiediamo però maggiori fondi per la sanità e soprattutto che siano rinnovati i CCNL, che sono scaduti ormai da troppo tempo. Ciò è necessario perchè veniamo da dieci anni di tagli lineari che hanno portato ad impoverire il sistema sanitario pubblico”. La Cisl Umbria, pur non scendendo in piazza, non fa quindi nessuno sconto ma critica il metodo. “La Cisl privilegia il dialogo e il confronto alla mobilitazione e quindi riguardo alla legge di Stabilità dobbiamo superare alcune criticità. Una di queste certamente riguarda i voucher, che per quello che ci riguarda significherebbe un ritorno al passato. Una penalizzazione soprattutto per i lavoratori del terziario e del settore agricolo.

Proprio come la legge sul Caporalato che per noi rimane una priorità”. Sulla Flax Tax la Cisl Umbria insiste sul fatto che venga modificata: “Chi ha di più – chiarisce Manzotti – deve pagare di più”.  Sull’indicizzazione delle pensioni, poi, il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti ha affermato che non si possono mortificare coloro che percepiscono quattro volte il trattamento minimo (2000 euro lordi, che netti sono circa 1600). “Si tratta del ceto medio – precisa Manzotti -, pensionati che rappresentiamo”. Sulla non autosufficienza, la Cisl prosegue con la sua battaglia per la giustizia sociale e chiede investimenti strutturati e continuativi nel tempo." Così in una nota Cisl Umbria.


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