(ASI) Perugia. “La vicenda Casciari-Biancarelli dimostra, ancora una volta, quello che abbiamo sostenuto ancora prima che la legge elettorale fosse approvata ovvero che è una normativa che non garantisce la certezza dell’esito elettorale e non tiene conto della volontà espressa dagli elettori”. Così la deputata di Scelta Civica, Adriana Galgano, membro del Comitato per la democrazia in Umbria, torna ad evidenziare le criticità insite nell’Umbricellum.


“Questa è una legge che, come abbiamo sempre sostenuto, produce effetti nefasti rispetto all’esito del voto – continua – Da maggio, ci sono ancora dubbi sulla composizione del Consiglio tanto che, a seguito della pronuncia del Tar dell’Umbria, si rimettono in discussione il criterio di ripartizione dei voti e il calcolo della soglia minima del 2,5% necessaria per entrare nell’Assise. Aspettiamo con fiducia la pronuncia del tribunale di Perugia rispetto al ricorso che abbiamo presentato insieme al Comitato per la democrazia ma – chiude Galgano – indipendentemente dall’esito, la nostra battaglia contro l’Umbricellum continuerà perché più che gli interessi dei partiti in gioco, a contare siano gli elettori e il diritto di voto loro attribuito dalla Costituzione”.
Ad intervenire è anche il coordinatore regionale di SC, Michele Ricciardi che sottolinea come “la legge elettorale continui a dimostrarsi confusionaria e passibile di interpretazioni contrastanti”. “Per paradosso – spiega – stando a quanto stabilito dai giudici, gli umbri potrebbero votare esclusivamente per il candidato presidente e a quel punto come si stabilirebbero i seggi da attribuire in Consiglio? I limiti dell’Umbricellum sono evidenti e per questo non intendiamo mollare ma vogliamo batterci perché gli elettori di questa regione abbiano la certezza che la loro volontà venga non solo tenuta in considerazione ma rispecchiata nella composizione della massima Assise regionale”.


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