(UNWEB) L’Assemblea legislativa ha preso atto della relazione della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, sullo stato di attuazione del programma di governo e sull’amministrazione regionale per quanto riguarda l’anno 2022.
“Nonostante la crisi internazionale, e anche grazie alle politiche regionali, l’Umbria – ha sottolineato la presidente Tesei - fa registrare dati positivi in tutti i principali indicatori economici che vanno dal Pil all’occupazione, passando per l’export. Proprio la realizzazione del programma di Governo regionale ha permesso di mettere in campo sostegni economici alle imprese tarati sulle effettive esigenze dell’imprenditoria locale, l’utilizzo funzionale dei fondi europei, nonché si è riusciti a intercettare ad oggi 2,6 miliardi di euro per i progetti Pnrr, ben sopra la media nazionale pro-capite. A questo si affianca l’intero miglioramento delle infrastrutture regionali esistenti e la progettazione di nuove al fine di superare l’isolamento a cui la regione è stata a lungo sottoposta. Vi sono inoltre il rilancio dell’aeroporto internazionale dell’Umbria, che ha registrato dati record a livello europeo, la promozione del territorio e una coordinata e attenta politica sui grandi eventi che hanno fatto da attrattori turistici, le politiche familiari che supportano le famiglie dalla nascita di un nuovo figlio sino agli studi universitari, una riorganizzazione sanitaria che ha visto anche il varo di un piano per abbattere le liste di attesa nonché la progettazione di nuove strutture ospedaliere, la netta e palpabile accelerazione della ricostruzione post sisma 2016 anche con progetti innovativi come quello di Castelluccio, lo scioglimento dei nodi legati a complessi dossier come il comparto Monteluce di Perugia, le Comunità montane e la revisione generale delle partecipate regionali, ad oggi società ed enti sani e funzionali. Il tutto con particolare attenzione al bilancio regionale, senza ricorrere ad inasprimenti della pressione fiscale”.
I DATI
“I dati – ha spiegato la presidente - dicono che nonostante la pandemia, la guerra in Ucraina e la ripresa dell’inflazione, l’anno scorso è stato un anno caratterizzato da numerosi elementi positivi: la crescita del Pil, la riduzione del tasso di inattività e l’aumento del tasso di occupazione, la robusta espansione delle esportazioni e una vivace dinamica imprenditoriale. Nel 2022 tornano a crescere anche le dinamiche migratorie: le nuove iscrizioni di residenti, in complesso 24.296 (+9,1% rispetto al 2021), superano le cancellazioni (22.285, +0,4% rispetto al 2021) generando un saldo migratorio positivo di 2.011 residenti (in forte crescita rispetto al 2021, quando l’anno chiudeva con un saldo di appena 86 nuovi residenti). Per ciò che concerne il Pil per l’Umbria si stima una crescita pari al 3,5% nel 2022 e allo 0,6% nel 2023, anno in cui è scongiurata la recessione, dati sostanzialmente in linea con la media italiana, così come in crescita appare l’Export umbro con un +23,7% nel 2022. L’Umbria, inoltre, è sempre più attrattiva per investitori esteri e fa registrare sempre nel 2022 un +16,7% dell’imprenditoria straniera”.
“Per quanto attiene i fondi del Pnrr – ha proseguito - ad oggi l’Umbria ha intercettato 2,609 miliardi di euro divisi nelle 6 missioni; 1,2 miliardi di questi riguardano progetti interregionali. Al totale si aggiungono circa 289 milioni di euro del fondo Complementare al PNRR destinati al cratere umbro del sisma. Circa il 25% dei progetti sono stati avviati e oltre l’80% degli stessi è di importo superiore ad un milione di euro. Per quanto riguarda i progetti di cui la Regione Umbria è soggetto beneficiario/attuatore, l’importo complessivo degli stessi è di circa 487 milioni di euro (dei restanti interventi i soggetti attuatori sono i Comuni, lo Stato e le grandi aziende di Stato), e risultano tutti avviati”.
Capitolo infrastrutture: “Nel corso del 2022 è proseguito il servizio di media lunga percorrenza interregionale Perugia-Arezzo e viceversa in continuità con i servizi ferroviari AV da/verso Milano/Torino. La Giunta regionale ha inoltre approvato il progetto di collegamento dell’aeroporto con la rete dei servizi ferroviari di interesse regionale e nazionale, tramite bus navetta dedicati. A ottobre è stato approvato lo Schema di Protocollo d’Intesa tra Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Regione Umbria, Regione Toscana e Rete Ferroviaria Italiana, finalizzato alla determinazione e condivisione della migliore soluzione per la realizzazione di una stazione dedicata, denominata ‘Medio Etruria’, lungo la linea ferroviaria direttissima Firenze-Roma. Per quanto concerne le strade, sono state avviate le attività relative alla progettazione dell’intero tratto umbro della E78, sono proseguiti i lavori relativi al piano straordinario di miglioramento e potenziamento dell’itinerario E45 da Orte a San Giustino, è stata ultimata la progettazione definitiva del Nodo di Perugia–variante alla E45-tratto Collestrada-Madonna del Piano. Continua il processo di realizzazione della Tre Valli, arteria fondamentale per l’Umbria, ad oggi inserita anche tra le priorità infrastrutturali per l'area del cratere sismico e la relativa progettazione definitiva è stata avviata, è attualmente in corso di redazione”.
Aeroporto dell’Umbria: “è stato salvato, risanato e rilanciato, ha una nuova governance, un piano industriale serio e investimenti pubblici, per arrivare a risultati che parlano di 17 rotte, il collegamento di linea con uno dei principali hub mondiali (Londra Heathrow) circa 100 voli settimanali nella stagione di picco, 370mila passeggeri (primo aeroporto d’Italia e terzo d’Europa per crescita tra i medio- piccoli scali), 10 milioni di fatturato, una solidità finanziaria invidiabile, nuovi servizi per i passeggeri, che verranno ancora migliorati ed ampliati nel 2023, anno in cui si punta ai 500mila passeggeri e 4mila passeggeri di voli privati, e al collegamento di linea tutto l’anno con un ulteriore hub mondiale che renderà per gli umbri non più necessaria la fruizione di altri aeroporti extra regionali per essere collegati con l’Europa e il mondo e, per tutti i viaggiatori, renderà l’Umbria una meta stabilmente collegata”.
Trasporto pubblico locale: “L’Agenzia unica per la mobilità è operativa dal 29 ottobre 2021. Nel corso del 2022 sono stati trasferiti all’Agenzia numerosi contratti per i servizi di trasporto pubblico ferroviario e su gomma. Inoltre, è stato approvato lo schema definitivo del Protocollo di intesa tra Regione Umbria e gli enti territoriali, in cui viene stabilito che i singoli Enti dovranno procedere con apposito atto al trasferimento dei contratti di TPL all’Agenzia. Fin dal 2022 si sta lavorando per predisporre la gara per l’affidamento del trasporto pubblico locale regionale.
Sostegno alle imprese: “Il 2022 ha visto un ulteriore rifinanziamento di circa 7 milioni di euro, arrivando così a 26 milioni esclusivamente dedicati ai bandi Small, Medium, Large, la misura Smart attack. Si è inoltre intervenuti anche con strumenti di finanziamento agevolato di piccola taglia, rivolti alle imprese più dimensionate; proseguito il programma di accelerazione Smartup. Facciamo ogni sforzo affinché i i nostri giovani rimangano nella regione”.
Lavoro: “l’approccio promosso nel corso del 2022 è stato quello di sviluppare strumenti utili a massimizzare l’efficacia e l’efficienza dell’incontro tra domanda e offerta e a innalzare il livello qualitativo del mercato del mercato del lavoro. Questo obiettivo si è perseguito con due strumenti: l’Osservatorio regionale del mercato del lavoro e la collaborazione con l’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). Il 2022 ha visto molti interventi importanti, tra cui: completamento dell’Avviso Rework; il finanziamento di 30 piani progettuali e 537 azioni formative nell’Avviso Upgrade; il completamento degli interventi formativi dell’Avviso Skills, che ha consentito la qualificazione di oltre 850 disoccupati. Nel 2022 c’è stato inoltre l’avvio del Programma Nazionale per la Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL), l’azione di riforma prevista dal Pnrr”.
Turismo e spettacoli: “Si è provveduto attraverso vari strumenti di promozione (trasmissioni televisive, campagne pubblicitarie, eventi) a operare un fattivo rilancio in termini di attrattività dell’Umbria e di nuova immagine dell’intero territorio. Vale citare a questo proposito il riconoscimento dell’Umbria, da parte della prestigiosa guida Lonely Planet, come unica destinazione italiana Best in Travel 2023, oltre all’adozione del ‘brand system’ per un rilancio che si propone di coinvolgere tutti i protagonisti della filiera turistica ma che si apre anche agli altri settori, ai prodotti agro-alimentari, alla manifattura. Il sostegno, economico, organizzativo e logistico, ad alcuni grandi eventi, nuovi o ripensati totalmente, organizzati sul territorio regionale ha lo scopo di dotare l’Umbria di un’offerta, che si ripeta annualmente, di alto livello contenutistico/artistico, che sia attrattiva per il pubblico regionale e non, e che sia in grado di promuovere il territorio in linea con quelle che sono le caratteristiche culturali, identitarie, valoriali e naturalistiche della regione”.
Programmazione europea 2021-2027: “Il 2022 è stato un fondamentale anno di svolta per la Regione Umbria con la conclusione dell’iter relativo alla nuova programmazione europea 2021-2027, che segna una significativa e profonda azione riformatrice e un cambio di passo a sostegno e in risposta ai bisogni e alle istanze dei cittadini umbri e delle imprese, con la previsione di specifiche e concrete misure, capaci di definire un sensibile scarto fra l’attuale amministrazione regionale e le precedenti amministrazioni. Il bilancio regionale previsionale conferma le linee programmatiche di inizio mandato e quanto ribadito nel Defr consentendo alla Giunta regionale di tenere fede al suo impegno di lasciare invariata la pressione fiscale e di mantenere le agevolazioni previste, pur consentendo allo stesso bilancio di essere estremamente solido sia dal punto di vista economico che finanziario”.
Partecipate regionali: “Un punto qualificante dell’attuazione del programma di Governo è stato il risanamento e rilancio delle Partecipate Regionali, che oggi risultano essere in n. 17 con l’Istituto Clinico Tiberino, importante centro di riabilitazione italiano divenuto per volontà e operazione della regione a maggioranza pubblica, oltre alla Fondazione Umbria contro l’usura, Fondazione Umbria film commission e Fondazione Teatro stabile dell’Umbria. Nel bilancio 2022 l’aggregato delle partecipate evidenzia rispetto al 2018 (situazione ereditata) un numero di dipendenti sostanzialmente stabile ma un volume d’affari aumentato di circa il 57%, a testimonianza di una ritrovata efficienza di questo comparto.
Edilizia scolastica e universitaria: “Tra i molti interventi, si evidenziano qui due progetti di particolare rilievo: quello su strutture edilizie esistenti presso la località di Pentima Bassa, nel Comune di Terni, di proprietà della Regione Umbria, finalizzati alla riqualificazione architettonica e funzionalizzazione dell’intera area; quello che a Perugia vede l’acquisto da parte della Regione, attraverso un impegno di spesa di 4 milioni di euro, dell’Ottagono del Bellocchio, a Perugia, che vedrà la nascita di 60 nuovi alloggi dell’Adisu per gli studenti universitari. Gestione ciclo dei rifiuti: “Il settore rifiuti è costantemente monitorato da parte dell’Amministrazione, nonché gestito in sinergia con gli attori pubblici (AURI, ARPA) nonché privati (gestori, soggetti privati nel settore rifiuti speciali). I risultati raggiunti nel 2022 testimoniano una attività costante di pianificazione e gestione: riduzione della produzione di rifiuti urbani per più di 3.0000 tonnellate; incremento della raccolta differenziata di ben 1,4 punti percentuali; riduzione del conferimento in discarica di ben 6 punti percentuali rispetto al 2021. Il nuovo Piano rifiuti deliberato in Giunta, che ridisegna la realtà regionale con un orizzonte di lungo respiro, sta seguendo l’iter istituzionale previsto”.
Agricoltura: “Sono stati rimodulati i Fondi a disposizione del settore primario e si è provveduto a delineare i contorni della futura programmazione per affrontare al meglio le sfide lanciate dall’Europa al comparto agricolo e forestale. Sfide che vedono una rivoluzione digitale e green a cui l’Umbria è pronta a rispondere grazie alla ricchezza del proprio capitale umano, del proprio retaggio culturale millenario e agli investimenti infrastrutturali e produttivi svolti nel tempo e programmati nei prossimi anni. Di qui al 2027 investiremo trasversalmente rispetto all’intero comparto ben oltre 1 miliardo di euro per garantire sviluppo, benessere e prosperità delle imprese con un impatto significativo rispetto anche a tutto il restante sistema economico e sociale. Grande attenzione, soprattutto con i fondi Pnrr, alla attenuazione del rischio idrogeologico”
Ricostruzione delle aree colpite dal Sisma 2016: “Il 2022 si è caratterizzato per il raggiungimento di traguardi importanti nella ricostruzione post sisma. Nell’ambito della ricostruzione privata alla data del 31 dicembre 2022: i cantieri avviati sono stati 2.546 e su 1.317 di questi si sono già conclusi i lavori; a fronte di un totale di 4.411 istanze presentate all’USR Umbria, delle quali 3.980 complete, ben 2631 risultano concesse e 690 sono in istruttoria. Si precisa che 661 istanze di danno lieve sono di competenza dei comuni di Spoleto, Cascia e Norcia. Nell’ambito della ricostruzione pubblica, nel corso del 2022 sono state emanate ordinanze commissariali e ordinanze speciali che hanno permesso un’accelerazione. Al 31/12/2022 sono stati finanziati 438 interventi classificati nelle seguenti macro tipologie di intervento. Nel corso del 2022, inoltre, sono stati affidati anche i servizi di progettazione per il ripristino della viabilità di accesso al nucleo abitato sul versante Nord di Castelluccio. Nel 2023, oltre a procedere su questo passo, si è proseguito sul progetto dell’ospedale di Norcia e posta la prima pietra dell’ospedale di Cascia”.
Comparto Monteluce: “Con la conclusione della procedura che ha portato all’attestazione del piano asseverato in conformità alle previsioni di legge, il conseguente investimento di AMPRE srl-Prelios SGR SpA ed il pagamento a saldo e stralcio dei fornitori perlopiù locali effettuato dagli investitori, la Regione ha portato a termine la complessa operazione di salvataggio del Comparto Monteluce del Fondo Immobiliare Umbria. Nel 2023 inizieranno le prime contrattualizzazione degli investimenti pubblici e privati”.
Liquidazione delle Comunità montane: “ha rappresentato uno dei principali e più complessi dossier che il governo regionale ha dovuto sciogliere in questi anni e che ha trovato definitivo compimento tra il 2022 ed il 2023: 4 Comunità montane possono potenzialmente e all’esito del percorso chiudere in pareggio, mentre la Comunità montana del Trasimeno presenta uno sbilancio prospettico di ben 19,2 milioni. A parziale mitigazione della situazione, al termine del percorso di liquidazione complessivo, potrebbe venire in soccorso il fondo patrimoniale vincolato alimentato, come previsto dalla normativa regionale, con le vendite degli immobili non necessari alle liquidazioni delle singole comunità montane, mentre ulteriori soluzioni di supporto esplorate con il Ministero dell’Interno e con le partecipate regionali fin da luglio 2022 appaiono non percorribili. Pertanto, sin dal 2023 si sta procedendo con la effettiva liquidazione delle Comunità Montane dei Monti Martani Serani e Subasio, dell’Orvietano Narnese Amerino e Tuderte, dell’Alta Umbria e della Valnerina.
Sanità: “L’annualità appena trascorsa è stata quella interessata dalla gestione di finanziamenti cospicui ed importanti quelli del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che, per quanto riguarda la Missione 6 ‘Salute’ e la Missione 5 ‘Inclusione e coesione’. Per quanto concerne la Missione 6 Salute nel corso del 2022 sono stati programmati tutti gli interventi dei progetti eligibili e nello specifico sono stati approvati dislocazione e finanziamenti su tutto il territorio regionale di 17 Case di Comunità, 5 Ospedali di Comunità e 9 Centrali Operative Territoriali. Nel 2022 è stato approvato il Piano Sanitario Regionale 2022-2026 che ha dovuto fare i conti con i continui mutamenti di scenario, le necessarie rimodulazioni di servizi e attività, con nuove disposizioni normative, ma anche la grande opportunità rappresentata dai finanziamenti del Pnrr e dalle riforme dallo stesso previste. Tra gli effetti distorsivi derivanti dalla pandemia da Covid 19, si registrano altresì le criticità, registrate in tutte le regioni, relative alla necessità di procedere al recupero delle prestazioni sanitarie rimaste inevase, che hanno generato liste di attesa degli utenti per recuperare le quali è stato adottato il Piano di recupero per le liste d’attesa. Dalle 86mila prestazioni in liste d’attesa grazie al piano di abbattimento siamo già a 62mila, al ritmo di 1000 prestazioni al giorno, entro fine luglio contiamo di avere eliminato il pregresso”.
Politiche per la famiglia e la disabilità: “Importanti strumenti messi a disposizione delle famiglie: ‘voucher sport’, realizzato in collaborazione con il CONI regionale; bando destinato al pagamento delle rette dei servizi socio-educativi per l’infanzia 0-6 anni; borse di studio per gli studenti delle scuole primarie e secondarie di I e II grado, statali e paritarie; bonus bebè; il nuovo sostegno per le neo mamme fino ad un anno di vita del bambino; è stata garantita la erogazione di un contributo ‘una tantum’ a favore delle famiglie interessate da evento di morte di un componente a causa di infortunio sul lavoro. Per quanto riguarda la disabilità e l’integrazione socio-sanitaria: sono state assegnate alle zone sociali/Unione dei comuni del Trasimeno risorse finanziarie pari a euro 1.308.920,00 e sono state inoltre disciplinate misure di assistenza, cura e protezione nel superiore interesse delle persone con disabilità grave, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive di sostegno familiare in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale, nonché in vista del venire a meno del sostegno familiare, attraverso la progressiva presa in carico della persona interessata già durante l’esistenza in vita dei genitori. Il tutto ha creato un sistema di supporto alle famiglie che va dal momento della nascita lungo tutto l’arco di vita del bambino, poi ragazzo, dalla nascita fino al momento degli studi universitari. Una precisa scelta politica tesa a supportare le famiglie umbre e a rendere più attrattiva a livello residenziale la nostra regione”.
INTERVENTI
Stefano Pastorelli (Lega): “Tante cose fatte, molte ancora da fare, riconosciamo alla Presidente la determinazione che siamo certi manterrà per mettere a terra tutto quello che resta da fare, comprese le nuove emergenze, per le quali non si può incolpare la presidente Tesei ma chi ricopre incarichi regionali di responsabilità. Penso alla bomba d’acqua che si è abbattuta qualche giorno fa su Assisi e ha causato l’allagamento dell’ospedale che già prima non versava in condizioni eccellenti”.
Fabio Paparelli (Pd): “è stata descritta una sorta di crescita infelice. Parlando di economia, al netto del fatto che le stime sul Pil sono buone, anche grazie alle risorse aggiuntive determinate dalla contingenza, c’è una mancanza: il non essere stati capaci di incidere su alcuni temi strutturali che non si risolvono solo con i bandi e gli incentivi. Servirebbe una grande concertazione con le forze sociali per capire come agire sulla produttività, su cui non c’è stata un’azione efficace. È mancata la consultazione sociale. Dobbiamo cogliere l’occasione del Pnrr, tante risorse tutte insieme mai più confluiranno sulla nostra regione. Ma il Governo regionale non ha una visione d’insieme per un vero cambiamento di rotta su alcune questioni dell’economia che andavano affrontate. Mancanza di un disegno organico sulle risorse del Pnrr. Infrastrutture: manca una seria programmazione dei lavori con Anas. Sulla sanità pubblica ci sono dati che danno conto della situazione: il fatto che si debba far ricorso ai privati per smaltire le liste d’attesa dimostra che il pubblico non è capace di dare risposte e si favorisce la sanità privata. Prima del covid il 20% delle prestazioni era a pagamento, adesso sono triplicate. Problemi che hanno anche le altre regioni. Noi in poche settimane abbiamo raccolto 3mila firme per il rinnovo della convenzione con l’Università, anche l’intersindacale medica ha portato alla luce molti problemi. Il nuovo ospedale di Terni non andava fatto con il project financing, una follia pensare di rifare un pezzo per volta l’ospedale dove si trova oggi. Il Piano sanitario è fermo dopo 4 anni, la medicina territoriale è ancora da riorganizzare. Se un candidato sindaco conquista una città umbra con lo slogan ‘mai più schiavi di Perugia’ dobbiamo fare una riflessione. Lo dico perché siamo vissuti sempre su un patto di solidarietà e di ridistribuzione delle risorse. Venendo meno i trasferimenti statali, questo patto è saltato, non siamo stati capaci di dare una risposta e c’è chi trova terreno fertile per farsi propaganda. C’è poi una questione sociale in questa regione, di degrado, non la affrontiamo in maniera adeguata, non c’è un piano di lotta alla povertà e la questione si fa sempre più pressante. Dopo 4 anni ci saremmo aspettati qualcosa di più. Si dice che entriamo nella seconda fase del Pnrr ma chi conosce quanto avvenuto nella prima? Auspichiamo risposte, come anche i cittadini”.
Andrea Fora (Patto civico): “Atto su cui mi complimento per la completezza con cui è stato redatto, che richiede una lettura approfondita ma ha il merito di essere stato costruito con un buon metodo. La relazione è un quadro a tinte chiaroscure: il Pil buono non rileva un andamento di crescita strutturale. Il reddito delle famiglie si è ridotto dell’1,8%, il doppio rispetto al dato nazionale. La povertà delle famiglie umbre è intorno al 7%. Il welfare è ancora troppo relegato ai margini della programmazione politica. Occorre intervenire sulla debolezza delle nostre famiglie, ben vengano i bonus ma soddisfano solo poche famiglie che vivono nella precarietà. Da approccio caritatevole dobbiamo passare alla emancipazione sociale dei cittadini. C’è esigenza di fare meglio squadra fra giunta e maggioranza, con le energie di tutta la regione. Quando ci riuscite, vedi aeroporto e altre questioni anche difficili con il comparto Monteluce, va bene. Ambiente: non si può continuare a smaltire in discarica, occorre adottare gli obiettivi previsti dalla Ue, che prevedono il 10% in discarica e il 75% di riciclo. La fase transitoria, prima del termovalorizzatore, sia veloce. Nel 2022 sono state fatte alcune cose buone, errori ci sono stati nella sanità ma il difetto principale credo sia l’assenza di una visione strategica che comprenda anche tutte le fragilità. Queste ultime possono anche non premiare nel breve periodo, in termini di consenso elettorale, ma i tanti finanziamenti che arriveranno sono un’occasione da sfruttare al meglio, serve una politica coraggiosa, andare oltre il tornaconto elettorale. Mancano forse le condizioni politiche per cui la Giunta possa andare avanti spedita, a volte anche per una mancata unità delle forze di maggioranza. La regione ha poveri sempre più poveri e ricchi sempre più ricchi, così non può funzionare. Dobbiamo ascoltare i fragili, fare ciò che non è stato possibile in questi anni entro la fine del mandato elettorale”.
Valerio Mancini (Lega): “Per far rinascere l’Umbria abbiamo dovuto usare il martello pneumatico perché l’Umbria era arrugginita e ferma. I 20 milioni di debiti del trasporto pubblico, chi li ha fatti doveva pagarli. In Valnerina, territorio colpito dal terremoto, dopo tre anni dal sisma ancora non erano state rimosse neanche le macerie. Nessuno sapeva cosa doveva fare. Anticamente si usavano per nuove fondamenta. Monteluce: c’erano aziende che fallivano, danni affrontati a colpi di milioni di euro. Tutti bravi a trovare soluzioni quando non si è al governo. Trasporti: la Fcu chiusa perché priva di manutenzione straordinaria, non si sono trovate le risorse prima e adesso la colpa sarebbe di Tesei e Melasecche? Il sistema sanitario è sempre stato appesantito da contratti a tempo indeterminato, con personale in eccesso. Siamo sempre stati pieni di facenti funzioni e oggi, finalmente, abbiamo stabilizzazioni di personale necessario. Altri soldi buttati quelli per le politiche vaccinali inutili, milioni di euro con cui si sarebbe potuta costruire una nuova programmazione. I governi di centrosinistra hanno fatto miliardi di tagli in sanità, chiuso rianimazioni e aperto centri di accoglienza, compromettendo tutta la sanità nazionale, questo ha fatto la sinistra. Le ripercussioni ci sono ancora oggi. Premiati direttori generali che hanno fatto quadrare i bilanci con i tagli. Quelli che fanno la lista di cose che non vanno, disconoscono i grandi successi: l’aeroporto e i suoi numeri parlano da soli. L’Umbria sfrutti le sue peculiarità. Cluster aerospaziale e nautico, aziende che hanno ordini fino al 2026, qualcuno va bene”.
Dopo gli interventi, la presidente Tesei ha chiuso la discussione con una replica finale: “manca la politica seria, non c’è più nessuno sui banchi dell’opposizione, tranne Fora. Ma la serietà non è quella che dimostra oggi quest’Aula. Il plauso al nuovo Statuto, approvato oggi, non è sufficiente. Capisco che la minoranza ci voglia far scontare tutto, ma sento stupidaggini, e ricordo non solo a voi ma a tutti i cittadini dell’Umbria che cosa ho trovato nel 2019, in tutti i settori. Non accetto le critiche infondate da chi oltretutto se ne va dall’Aula. Ci avevano lasciato retrocessi fra le regioni meno efficienti ma i dati di Bankitalia ci dicono la situazione reale. Siamo entrati con un’Aula bloccata dopo Sanitopoli, senza poter deliberare per mesi, e intanto programmavamo. Ora abbiamo i progetti, il Pnrr. Ma ci siano scordati com’era la sanità in questa regione? Abbiamo vissuto l’emergenza più totale e ne siamo usciti”.