dce9aa2e a9d0 42fc aca7 f0d57bfa6ab5Quasi mille persone al Giò per l'incontro con Bombardieri. Nuova sede del sindacato in via del Fosso 2Bis

(UNWEB) Perugia,  Giornata di festa per la Uil dell'Umbria con la tappa umbra della campagna nazionale "Diamo voce al Paese reale" e l'inaugurazione della nuova sede regionale, che raccoglie tutte le categorie e i servizi del sindacato. Una giornata di festa che ha visto come protagonista il segretario nazionale Pierpaolo Bombardieri, accompagnato dal tesoriere Benedetto Attili. "Quando lavoriamo insieme con la logica di rete – ha detto Bombardieri tagliando il nastro della nuova sede – questi sono i risultati".

La mattinata è iniziata all'Hotel Giò, di fronte ad una sala piena di quasi mille persone, con gli interventi e le testimonianze dei lavoratori. Dall'operatrice sociosanitaria impegnata nelle cooperative e che è costretta a pagare diventando socia per lavorare, fino chi ha paventato le difficoltà legate alla sicurezza sul lavoro, i precari nel campo della ricerca, l'insegnante, l'infermiera che ha aperto uno spaccato legato alla crisi della figura dell'infermiere, l'operaia che ha parlato delle difficoltà del lavoro in età avanzata. Quindi le conclusioni del segretario nazionale Bombardieri, che ha suonato la carica a tutta la Uil. In primo luogo l'annuncio della convocazione del Governo sulla manovra: "Sarà un'ora, venerdì, a partire dalle 19 con 17 sigle. Abbiamo fatto un calcolo – ha detto – se dividiamo un'ora per 17, vuol dire che avremo tre minuti a testa per illustrare le nostre posizioni e parlare della manovra. Noi ascolteremo. Ci aspettiamo una risposta sui salari, a partire dal mantenimento del cuneo fiscale, che, però, non aumenta il salario ed è una misura che dura solo per un anno. Abbiamo chiesto anche la detassazione degli aumenti contrattuali e della contrattazione di secondo livello e aspettiamo risposte sulla riforma del fisco e delle pensioni e sulla sanità".

Un occhio al salario minimo e alla scadenza di domani al Cnel: "Il salario minimo serve e deve coincidere con i minimi contrattuali dei contratti maggiormente rappresentativi. Serve perché c'è lavoro povero a causa di contratti applicati in dumping e firmati da sindacati farlocchi. Serve perché anche in alcuni contratti firmati da noi è giusto avere un aiuto, essendoci controparti che non vogliono rinnovare. In Germania e in Spagna, ad esempio, ci sono, contemporaneamente, sia il salario minimo sia i contratti nazionali. Il documento varato dall'Assemblea del Cnel fa una scelta diversa: dice, in modo assoluto, che il salario minimo non serve. Secondo noi è un errore, perché l'Assemblea avrebbe dovuto valutare sia l'ipotesi di rafforzare la contrattazione, e con quali sigle sindacali e datoriali perché c'è anche un tema relativo alla rappresentatività che la politica non vuole affrontare, sia la possibilità di applicare il salario minimo: ecco perché abbiamo ritenuto di votare contro".

Fondamentale anche la sfida della sicurezza sul lavoro: "Bisogna far diventare le morti sul lavoro una questione nazionale. Occorre aumentare le ispezioni e gli ispettori e far sì che le aziende che violino le norme sulla sicurezza non partecipino ai bandi della Pubblica amministrazione. Bisogna, inoltre, istituire una Procura speciale che si occupi di sicurezza sul lavoro, investire sulla formazione e parlare di sicurezza nelle scuole. Mi sembra che il Governo non sia disponibile ad ascoltare le nostre proposte". Proprio per commemorare i morti sul lavoro e ricordare l'impegno della Uil di "Zero morti", piantato anche un ulivo nella zona della nuova sede. Prima del taglio del nastro della nuova sede, consegnate da parte del segretario regionale Uil, Maurizio Molinari, anche alcune targhe di riconoscimento: a Vincenzo Ferraioli, Benedetto Attili e Pierpaolo Bombardieri. "E' la sede di un presidio di democrazia – ha detto Bombardieri – e che rimarrà come riferimento".

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