(UNWEB) – Perugia, – "Il consigliere regionale del Pd Michele Bettarelli si sta distinguendo per le pessime figure che fa nel perseguire ottusamente propri obiettivi elettorali, prima contro gli interessi dell'Umbria nel sostenere soluzioni per la stazione Medio Etruria volte di fatto a sabotare il progetto di collegamento regionale all'Alta Velocità, ed oggi nel saltellare dalla gioia per il parere negativo che l'attuale Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria ha rilasciato, rispetto all'indirizzo condiviso in fase istruttoria con la precedente, ai professionisti incaricati del progetto di consolidamento del ponte di Montemolino". È quanto afferma l'assessore regionale alle Infrastrutture e alle Opere pubbliche, Enrico Melasecche.
"D'altronde – dice l'assessore - il tourbillon che ha visto alternarsi quattro, cinque diversi dirigenti in quattro anni alla guida della Soprintendenza dell'Umbria non ha di certo facilitato il compito di quelle amministrazioni, comunali o regionale, che avessero perseguito l'ambizione di affrontare con un minimo di serietà problemi incancreniti da sempre. Due – spiega - erano le soluzioni ipotizzate. La prima che prevede il consolidamento del ponte attuale risalente ai primi decenni del secolo scorso, lasciando integre tutte le arcate in mattoni e mantenendo l'estetica delle strutture metalliche, ma intervenendo necessariamente sulla loro consistenza in modo tale da sopportare il peso del traffico che ancor oggi, a causa della ignavia di chi ci ha preceduto, viene regolato con semaforo a senso unico alternato".
"Le travi – prosegue - verrebbero sostituite con altre con lo stesso identico disegno, ma con una maggiore consistenza in ragione delle normative cambiate e della maggiore sicurezza che la legge impone in conseguenza di una perizia che consente l'utilizzo del ponte, nelle attuali condizioni, per poco tempo ancora".
"Per realizzare questo progetto – sottolinea l'assessore Melasecche - sono stati reperiti, con grande fatica, 5 milioni di euro da vari canali finanziari. Il tutto per rispettare al massimo la struttura esistente, ma cercando di renderla funzionale alle esigenze di una comunità che non viaggia più con il carretto tirato dai somari, tutelando in modo assoluto l'ambiente senza andare a costruire nelle vicinanze l'ennesimo ponte che comporterebbe il raddoppio di consumo di suolo, anche per creare una nuova viabilità, e l'impegno di una somma di cui oggi non disponiamo, come minimo il doppio di quella che occorre per il progetto presentato".
"Quindi un corretto e responsabile utilizzo delle risorse pubbliche – rimarca Melasecche - senza continuare a moltiplicare i ponti sul Tevere, musealizzando i vecchi ed imponendo alle amministrazioni continue manutenzioni, con una ulteriore necessità di risorse a tale scopo. Si tradirebbe in qualche modo lo spirito di coloro che quei ponti vollero e costruirono, facendo venir meno la loro funzione strutturale di attraversamento del Tevere, trasformandoli di fatto in oggetti da guardare".
"La cultura di buon governo a cui informiamo la nostra azione, nel pieno rispetto della legge, impone – evidenzia - soluzioni efficaci, rispettose della memoria storica, dell'ambiente e delle risorse pubbliche, ma ci responsabilizza a tal punto da privilegiare sempre il tentativo di coniugare intelligentemente le diverse sensibilità rispetto all'attendismo fatalistico di chi ci ha preceduto. Potrei fare vari esempi in cui la non facile azione di amministratori locali è riuscita, nel pieno rispetto del ruolo delle diverse amministrazioni statali, a portare positivamente a sintesi, risolvendoli, problemi annosi".
"All'intervento per la piena riattivazione della funzionalità del ponte di Montemolino stiamo lavorando con molto impegno – rileva l'assessore - e non credo che se i tecnici, interni ed esterni alla Regione, avessero avuto la sensazione che lo avessero dovuto considerare in modo un po' burocraticamente rigido, allo stesso livello di un colonnato del Bernini, cui comunque la sostituzione di parti ammalorate sta avvenendo nel corso dei secoli, avrebbero continuato a lavorare ad un obiettivo impossibile. Possibile – aggiunge - che neanche la proposta di creare nei pressi del ponte una testimonianza della tecnica costruttiva a suo tempo usata, musealizzando una porzione dell'attuale struttura, riesca a sbloccare un progetto giunto ormai alla fase realizzativa?".
"Chi ha l'onore e l'onere di amministrare la cosa pubblica non può mai prescindere dal buon senso – conclude l'assessore Melasecche - per cui respingiamo con fermezza la logica odiosa di alcuni consiglieri regionali di opposizione che lavorano per il tanto peggio tanto meglio".
--