(ASI) Perugia – Migliorare la produzione e la commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura umbra, con un pacchetto di interventi a sostegno dell’innovazione del settore e del ripopolamento del patrimonio apicolo: è questo l’obiettivo del programma di aiuti che sarà attuato dalla Regione Umbria nel 2016, dando continuità alle azioni di sostegno e valorizzazione per lo sviluppo dell’attività apistica. Su proposta dell’assessore alle Politiche agricole, Fernanda Cecchini, la Giunta regionale ha approvato i criteri di selezione per l’accesso ai benefici del bando che sarà pubblicato nei prossimi giorni.
Per l’annualità 2016 sono stati stanziati circa 146mila euro, con un lieve incremento rispetto al programma 2015, di cui potranno beneficiare apicoltori singoli o associati e società cooperative. “La Regione – rileva l’assessore – segue e sostiene con attenzione lo sviluppo di un settore che riveste particolare importanza per l’agricoltura umbra e ha un valore non solo economico, favorito dalla riconosciuta qualità dei mieli umbri, ma anche sotto l’aspetto ambientale. L’apicoltura svolge, infatti, un importante ruolo di controllo, tutela e protezione della biodiversità e della qualità ambientale e favorisce l’agricoltura compatibile con il rispetto dell’ambiente e la conservazione degli ecosistemi naturali”.
In Umbria sono circa 1300 gli apicoltori, con poco meno di 32mila alveari, per una produzione annua lorda di miele fra i 3 e i 4 milioni di euro. “Il miele umbro – sottolinea l’assessore Cecchini – è buono e sano. Vogliamo valorizzare queste sue qualità, e con esse lo sviluppo sostenibile del sistema produttivo, intervenendo anche su alcune problematiche del settore, quale il problema sanitario presente a livello globale”.
Sono quattro le tipologie di interventi in cui si articola il programma per il 2016: assistenza tecnica e presidi sanitari, acquisto di arnie antivarroa o di fondi a rete per la modifica di arnie esistenti, acquisto di attrezzature per l’esercizio del nomadismo e misure di sostegno per il ripopolamento del patrimonio apicolo comunitario.