(UNWEB) "L'annuncio delle dimissioni di Stefano Bandecchi dalla carica di Sindaco sono solo l'ultimo atto di una commedia tragica dove a perdere è solo la città di Terni.
Dopo otto mesi di mandato l'unico risultato tangibile è lo svilimento dell'immagine di una città sempre più piegata alla personalizzazione narcisistica. Un coro plaudente di politicanti, portatori di interesse, feticisti dell'uomo solo al comando hanno consegnato, con servile inettitudine, una città già depressa ad un soggetto che ha come unica finalità il consolidamento dei propri interessi economici e di conseguenza politici.
È altrettanto chiaro che la legge prevede la possibilità di ritirare le dimissioni. Viene quindi da chiedersi se questo non sia l'ennesimo atto di forza, magari nei confronti di una maggioranza e di una giunta che con un po' di dignità prova a non essere solo un obbediente consiglio di amministrazione.
Oltre questo circo rimangono tutte le ferite e le enormi questioni sociali, produttive, ambientali. Dopo otto mesi di mandato, fioriere, villaggi di luci, iniziative di polizia privata, il vuoto totale di una propaganda incessante e dannosa non sarà coperto o assolto dall'ennesima capriola.
La città di Terni deve riprendersi la sua dignità. Serve una nuova grande mobilitazione!"
COsì, in una nota, Partito della Rifondazione Comunista Federazione di Terni