(UNWEB) – Perugia, Dispiace rilevare che la FILT CGIL continui ad inventarsi film inesistenti con espedienti che si giudicano da soli. Oggi è anche orfana della FAISA CISAL contro cui ha sparato accuse di voltagabbana per avere, quest'ultimo sindacato, partecipato ad un momento istituzionale di apertura del cantiere per la ricostruzione in corso della intera Ferrovia Centrale Umbra, dopo la chiusura che la sinistra decise sette anni fa, avendola ridotta in gran parte ad un ammasso di strutture obsolete e ferri vecchi fuori legge, analogamente a tutto il TPL.
Questo è il dato di fatto drammatico che appena quattro anni fa abbiamo ereditato da un PD che oggi grida alla luna pur di impedire a questa giunta di risollevare l'intero settore e porta in aula regionale, fatto gravissimo, una bella squadra (a parti invertite l'avrebbero chiamata una squadraccia) di sindacalisti per impedire all'assessore regionale di rispondere in due minuti ad una interrogazione del segretario del PD lunga ben sei pagine. Quanto al recente passato c'è in proposito una copiosissima letteratura con centinaia di articoli da rileggere in emeroteca per chi avesse poca memoria. Basterebbero solo alcuni esempi per confutare le accuse, le offese, le minacce, le richieste di dimissioni, i beceri assalti in aula contro ogni regolamento, gli attacchi personali e le demonizzazioni utilizzati a piene mani senza il minimo rispetto istituzionale ed umano.
Basta ricordare che lungo tutto il percorso della FCU in queste ore, non solo sta procedendo il treno innovatore per realizzare oltre 500 metri al giorno di nuovissimo armamento, ma anche che sono aperti in queste ore ben 15 nuovi cantieri con il progetto Pinqua nelle stazioni dei Comuni di San Giustino, Città di Castello, Umbertide, Perugia, Deruta, Marsciano, Todi, Massa Martana, Acquasparta, Sangemini e Terni, oltre agli altri cantieri per l'inserimento delle più avanzate tecnologie ERTMS. Per tacere dei Minuetto avviati ad una rigenerazione completa, nelle tecnologie e nella estetica. Non rispondo sugli aspetti tecnici della contestazione della gara da parte della FILT CGIL perché è chiarissima la spiegazione del Direttore dell'Agenzia per la Mobilità che allego, Agenzia che abbiamo creato proprio per impostare un vero e proprio piano industriale per riportare il TPL alla funzionalità e modernità delle regioni più avanzate. La FILT CGIL, nel vicolo cieco in cui si è voluta a tutti i costi cacciare, oggi, a gara prossima alla indizione, peraltro su pressione severa della Corte dei Conti che sprona la Regione, ma anche i comuni, a procedere celermente sulla via tracciata, invita questa giunta "a fermarsi una buona volta e ragionare", insistendo in modo pervicace sulla ipotesi di tre anni fa di un unico lotto di gara pretesa questa impossibile per quanto sposata recentemente quanto incredibilmente dal Segretario regionale del PD.
Il tavolo regionale è sempre aperto a chiunque voglia confrontarsi cercando di comprendere, gli uni i problemi degli altri, come abbiamo fatto con CISL, UIL, UGL e Orsa giungendo a concordare non solo l'assoluta certezza di impedire un solo licenziamento ma anche le garanzie del contratto autoferrotranviari e quello integrativo aziendale, oltre alla "clausola sociale rafforzata". Era ed è incostituzionale pretendere dalle imprese vincitrici l'obbligo di continuare ad assumere negli anni successivi nuovo personale nel caso in cui questo non fosse ritenuto necessario. Ebbene questo nostro impedimento è stato sistematicamente quanto volgarmente strumentalizzato, come un assenso ai licenziamenti, pur di gettare discredito sulla Regione e sulla Agenzia, su dirigenti e lavoratori che cercano di fare egregiamente il proprio dovere e che ringrazio, pur gli iscritti a proseguire con scioperi che hanno ottenuto esattamente nulla perché, come ho spiegato decine e decine di volte, non era né è nella discrezionalità della Regione concedere ciò che la legge e l'ART vietano.
Scioperi che, accreditati da parte sindacale all'85% delle adesioni, hanno visto un numero sempre calante di adesioni fino all'ultima percentuale vicino al 20%. Non si tratta quindi di "orgoglio personale" anche se le accuse reiterate di scelleratezza, di interessi personali e le minacce qualificano chi le pronuncia ma semplicemente di serietà, professionalità, passione civile, cioè di Politica alta che ha il coraggio di prendere le decisioni migliori anche se possono non incontrare il consenso di alcuni sindacalisti. La nostra stella polare è il benessere della nostra gente, il migliore servizio al pubblico perché crediamo in un Trasporto Pubblico Locale, moderno, agile, efficiente, al servizio di tutti i cittadini e soprattutto delle categorie più deboli a cominciare ad esempio dai non vedenti a cui garantiremo, non solo la gratuità, ma anche la possibilità per tutti di avere informazioni in tempo reale sull'arrivo degli autobus in modo da ridurre i tempi di attesa all'aperto e alle intemperie.
Il Coordinatore Responsabile di Umbria TPL e Mobilità Spa Pasquale Pasquini, replica a FILT CGIL
(UNWEB) – Perugia, – Non resta che rimanere sgomenti dalla lettura del comunicato stampa della FILT CGIL e dall'utilizzo del tutto strumentale e decontestualizzato di un documento del mese di gennaio 2024 trasmesso dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti, rispetto ad una interlocuzione positiva e collaborativa intrattenuta da svariati mesi con la stessa Autorità. Preme ribadire quanto segue:
1. l'Autorità non ha sollevato alcuna perplessità sulle economie di scala risultanti dalla divisione in lotti. Anzi, con parere n. 5/2023 del 23 marzo 2023 ART ha espresso apprezzamento e parere molto positivo sulla Relazione Lotti predisposta dall'Agenzia, che prevede la suddivisone in 4 lotti della prossima procedura di gara per l'assegnazione dei servizi TPL.
2. sul limite di aggiudicazione di massimo due lotti per singolo partecipante, l'OO.SS non sa e non può sapere che a seguito della nota ART del gennaio 2024, si è tenuto in data 6 febbraio apposito incontro con la stessa Autorità, nel quale è stato chiarito che l'indicazione formulata sul punto era indirizzata esclusivamente a suggerire l'inserimento nella Relazione di Affidamento di una maggiore motivazione posta a base del vincolo di aggiudicazione, a tutela dell'intera procedura di gara. A conferma della correttezza e vantaggiosità di tale scelta si segnala che tutte le gare svolte nel settore del TPL negli ultimi due anni (concluse ed in corso) sono tutte articolate in numerosi Lotti di gara e prevedono una forte limitazione all'aggiudicazione. In particolare:
a. la Gara della Regione Lazio per i servizi extraurbani e urbani minori, che ha una dimensione di 32 milioni di vett*km annue (leggermente più grande di quella della Regione Umbria) che è nella fase di valutazione delle offerte presentate dai concorrenti: limite di aggiudicazione di massimo due Lotti su un totale di 11 Lotti;
b. La gara della Regione Basilicata, che ha una dimensione di 35 milioni di vett*km annue (analoga a quella della Regione Umbria), in corso: limite di aggiudicazione di un solo Lotto allo stesso operatore economico sui 5 messi a gara;
c. la Gara Provincia Autonoma di Bolzano, che ha una dimensione di 21 milioni di vett*km annue (leggermente più piccola di quella della Regione Umbria), aggiudicata lo scorso anno: limite di aggiudicazione di massimo tre Lotti su un totale di 10 Lotti;
d. la Gara Roma Capitale per i servizi periferici, che ha una dimensione di 30 milioni di vett*km annue, (analoga a quella della Regione Umbria), aggiudicata lo scorso anno: limite di aggiudicazione di massimo un Lotto su un totale di 2 Lotti.
Non risultano altre gare di TPL recenti (salvo per servizi urbani di piccoli Comuni) dove non sia stato previsto il vincolo di aggiudicazione
3. sorprende infine che le OO.SS facciano riferimento e prendano spunto su quanto sta facendo l'Emilia Romagna, dove la stessa ART con parere n. 20/2023 del 26 ottobre 2023 ha bocciato l'ipotesi prospettata dall'Agenzia romagnola di gara con Lotto Unico!
Umbria TPL e Mobilità Spa
Il Coordinatore Responsabile
Dott. Pasquale Pasquini
Foto : da UmbriaTv