DSC01577(UNWEB) – Perugia,   Un Tavolo Verde allargato di fondamentale importanza per il settore agricolo umbro anche alla luce dei fermenti che hanno portato diverse questioni alla ribalta europea e delle novità, in primis sugli strumenti finanziari, che la Regione Umbria sta mettendo in cantiere a sostegno delle imprese agricole umbre. Giovedì 14 marzo, all'Hotel Posta Donini (Perugia), si è così aperta la riunione straordinaria del Tavolo Verde che ha visto per la prima volta una partecipazione allargata ai rappresentanti delle associazioni di categoria del mondo produttivo, ovvero Confindustria, Confartigianato e CNA come ha tenuto a precisare il Vicepresidente della Giunta regionale e assessore alle Politiche Agricole, Roberto Morroni.

Proprio Morroni ha aperto la giornata di lavori, divisa in due sessioni: una mattutina con l'analisi delle problematiche di settore; l'introduzione degli strumenti finanziari nel CSR (Complemento di Sviluppo Rurale) 2023-2027 e il sostegno alla liquidità delle imprese agricole; poi le modifiche finanziare al PSR (Programma di Sviluppo Rurale) 2014-2022 e l'utilizzo delle economie da saldo e le proroghe. Sempre di mattina anche la fase di ascolto dei rappresentanti delle associazioni di categorie del mondo agricolo umbro, mentre nella sessione pomeridiana si è lavorato sullo stato di avanzamento dei Cantieri (aggregazione - qualità - digitalizzazione - semplificazione) e sul calendario dei bandi CSR 2023-2027.

"Oggi mettiamo in fila ragionamenti tesi a dare maggiore supporto alle imprese agricole umbre alla luce delle criticità emerse dopo il Tavolo Verde del 9 gennaio e su cui la Regione si era già messa a lavoro - ha spiegato l'assessore Roberto Morroni - Il punto centrale in questo momento è l'accesso al credito e su questo, dopo gli impegni presi, possiamo ora cominciare a parlare di strumenti operativi per sostenere le aziende".

Morroni ha spiegato che in questi ultimi due mesi l'Assemblea Legislativa umbra ha posto grande attenzione alla condizione di disagio e malessere delle aziende agricole regionali anche alla luce delle proteste cui si è assistito sia a livello europeo che nazionale. L'Assemblea Legislativa ha approvato una risoluzione all'unanimità che impegna la Giunta regionale ad attivarsi per supportare il settore.

"Serve un percorso che dia solidità e prospettive e noi abbiamo le risorse per farlo grazie a un plafond, ovvero la dotazione della programmazione comunitaria 2023-2027 che è doppia rispetto al nostro speso specifico nel quadro nazionale - ha proseguito l'assessore - questo grazie al grande lavoro fatto ma che, sia chiaro a tutti, probabilmente rappresenterà l'ultimo ciclo così sostanzioso. Per questo dobbiamo muoverci sulle tre direttrici che tutti conosciamo: aggregazione, qualità e innovazione tecnologica, solo così riusciremo a superare la dimensione ridotta delle imprese umbre ed essere più competitivi e solidi. Inoltre la Regione Umbria si è presa l'impegno di aprire il confronto con il Governo nazionale e l'Europa per intervenire sui problemi più stringenti che in questi ultimi mesi sono stati evidenziati dai rappresentanti delle associazioni di categoria".

Si è poi entrati nello specifico degli interventi cominciando dall'accesso al credito che "rappresenta la vera criticità del mondo agricolo - ha detto Michele Michelini, direttore della Direzione Sviluppo economico e Agricoltura della Regione - Ad oggi nel CSR non ci sono strumenti finanziari e per questo ci siamo attivati per chiedere una modifica del CSR dell'Umbria che rientra all'interno del contenitore del PSR nazionale: le singole Regioni hanno già avanzato oltre 2mila richieste di modifica al proprio CSR. La partita è lunga e anche per questo, grazie alla finanziaria regionale Gepafin, ci siamo mossi per degli interventi più rapidi".

Michelini ha spiegato che all'interno dell'interlocuzione nazionale sul CSR, la Regione Umbria chiederà l'attivazione di due strumenti specifici: un Fondo di rotazione e un Fondo di garanzia, che consentano di operare sulla riduzione dei tassi di interesse dei mutui e permettere un accesso più rapido alle linee di credito con le banche.

In attesa che la discussione nel PSR nazionale si concluda, Morroni e Michelini hanno annunciato che, sempre tramite Gepafin, la Regione attiverà anche un sistema di prestiti a breve scadenza (Prestiti di conduzione agevolata) per l'anticipazione delle spese per la conduzione aziendale fino alla vendita dei prodotti per un importo massimo di 35mila euro con tassi agevolati. Con un plafond di 1 milione e 150mila euro, le previsioni della Regione parlano di 1.170 possibili aziende beneficiarie. Come ha spiegato Franco Garofalo, Autorità di gestione del PSR, l'iter per il varo di questo strumento è iniziato ed entro agosto la Regione dovrebbe riuscire ad approvare gli schemi di convenzione "per arrivare ai bandi entro ottobre e l'avvio delle concessioni di questi prestiti entro la fine dell'anno".

La discussione del Tavolo Verde si è poi spostata sullo stato di avanzamento del PSR 2014-2022 che entro il 2025 deve chiudere la partita della vecchia programmazione europea attraverso la spesa dei 294 milioni di euro rimasti.

"Lo sforzo più importante - ha detto l'assessore Morroni - e su cui la Regione si è già messa in moto da tempo, sarà quello del 2025 quando andranno spesi 194 milioni, motivo per cui chiedo a tutte le associazioni di categoria un sostegno per evitare situazione che possano creare dei ritardi".

Venendo infine alle modifiche nella spesa per le misure del PSR, si è ragionato su 34 milioni di euro che provengono dalla riduzione della spesa per alcune misure e il loro spostamento su altre in un'ottica di ottimizzazione ed efficienza della spesa.


 AVIS

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