Il segretario del Pd firma i referendum Cgil e partecipa al flashmob della Uil contro le morti sul lavoro
(UNWEB) Perugia, "Il lavoro è un diritto costituzionale e per questo bisogna fare di tutto per tutelarlo e costruire un modello di sviluppo sostenibile, nel quale le persone non siano in balia della precarietà e non rischino la vita ogni giorno, per un lavoro insicuro. L'Umbria è purtroppo tra le regioni maglia nera per le morti sul lavoro e questo è inaccettabile". Così il segretario regionale del Partito democratico dell'Umbria, Tommaso Bori che oggi ha firmato i referendum della Cgil sul lavoro e ha partecipato al flashmob della Uil contro le morti sul lavoro.
"Così come ha fatto la segretaria nazionale del Partito democratico Elly Schlein e molti dirigenti del Pd, anche io ho firmato i referendum della Cgil per abolire il Jobs Act. Il lavoro e la dignità delle persone devono essere al centro di ogni progetto politico che sia attento e inclusivo. Per questo – spiega Bori – è necessario supportare l'iniziativa della Cgil che mira a ridurre la precarietà e vuole dare un segnale anche sul fronte della sicurezza sul lavoro".
"Sicurezza – ha continuato Bori – al centro dell'iniziativa della Uil nazionale contro le morti sul lavoro, che ha fatto tappa in Umbria. Per questo ho voluto partecipare al flashmob del sindacato, che ha portato in piazza IV Novembre 110 bare di cartone, pari alle morti sul lavoro degli ultimi cinque anni in Umbria. Un numero francamente sconcertante, non degno di un Paese civile e che deve essere abbattuto in ogni modo. Per questo motivo l'impegno è a portare in Regione la proposta Uil sul 'cantiere sicuro', auspicando di trovare le più ampie convergenze"