(UNWEB) – Perugia, – In merito alla presa di posizione del Coordinamento Associazioni Tartufai Umbria, con la quale nei giorni scorsi è stata annunciata l'assemblea in programma per sabato 22 giugno, si ritiene doveroso fare alcune precisazioni.
Innanzitutto, va rimarcato che l'affermazione contenuta nel comunicato stampa del CAT Umbria, secondo la quale vi sarebbe la volontà da parte dell'assessorato all'agricoltura di: "... porre limiti indefiniti, con un proprio emendamento all'attuale normativa, alla libera cerca ..." non risponde a verità.
L'Assessorato non si è fatto promotore di emendamenti alla normativa vigente. Gli unici emendamenti a cui l'Assessorato ha lavorato riguardano una proposta di legge regionale, avanzata da alcuni consiglieri dell'Assemblea Legislativa, che mira ad introdurre una serie di cambiamenti nella normativa in materia.
Tale proposta di legge è stata oggetto di confronto e di un dibattito serrato all'interno della Seconda Commissione dell'Assemblea Legislativa, dibattito che ha evidenziato forti dissensi sui contenuti del provvedimento. Dinanzi a questo scenario, lo sforzo portato avanti dall'Assessorato, anche attraverso una serie di incontri sia con le rappresentanze dei tartufai che con quelle del mondo agricolo, si è indirizzato verso la ricerca di punti di mediazione e di modifica al disegno di legge presentato per renderlo più coerente e funzionale alle esigenze di tutte le parti in gioco.
L'obiettivo di fondo che ha mosso e che muove l'Assessorato è quello di salvaguardare le prerogative e il valore della libera cerca, nella piena consapevolezza della irrinunciabile funzione identitaria, sociale ed economica che questa attività riveste e, nello stesso tempo, assicurare analoga attenzione verso i legittimi interessi e l'intraprendenza economica delle imprese agricole. Ad oggi, lo sforzo di mediazione compiuto non ha permesso di giungere ad una sintesi soddisfacente per entrambe le parti. Le posizioni rimangono distanti e pertanto serve proseguire sulla strada del confronto. Sarà un compito che, a questo punto, spetterà alla prossima legislatura regionale portare avanti, anche in considerazione degli sviluppi che potranno determinarsi a livello nazionale con l'avanzamento dell'iter di discussione della proposta di modifica della legge in materia di tartufi. L'auspicio è che il confronto su scala regionale possa proseguire in maniera costruttiva e rispettosa di tutti gli interessi in causa, al di fuori di strumentalizzazioni politiche, faziosità e forzature.
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