(ASI-UNWEB) "Da un’indagine di Confcommercio-Swg risulta che negli ultimi dieci anni sono 108 i negozi che hanno chiuso a Perugia e 82 a Terni. In termini percentuali hanno abbassato le saracinesche il 31% nel centro storico di Perugia e il 21% in quello di Terni. Idem anche coi centri più piccoli. Commercio al dettaglio e negozi di prossimità, già feriti a morte dalle follie delle politiche anti-pandemiche, vengono uccisi dalla grande distribuzione e dal commercio on-line.

I governi nazionali e locali sono complici di questa strage; non hanno difeso i pesci piccoli dall’attacco di quelli grossi, hanno anzi agevolato la grande distribuzione e l’apertura di grandi centri commerciali e l’irruzione delle multinazionali come Amazon o quelle del “delivery”. Oltre al danno economico per i negozianti il risultato è che le nostre città non sono più le stesse. I centri storici abbandonati dai cittadini diventati delle vetrine per turisti mordi e fuggi, luoghi di movida e spaccio. Basta con una politica che sta a guardare e si limita a metterci una pezza. Occorre un politica attiva per invertire la tendenza." Così in una nota Moreno Pasquinelli del Fronte del Dissenso.


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